mercoledì 7 maggio 2014

LE BELVE

Titolo originale: Savages
Nazione: USA
Anno: 2012
Genere: azione
Durata: 2h11m
Regia: Oliver Stone
Sceneggiatura: Shane Salerno, Oliver Stone, Don Winslow
Fotografia: Daniel Mindel
Musiche: Adam Peters
Cast: Blake Lively, Taylor Kitsch, Aaron Taylor-Johnson, John Travolta, Benicio Del Toro, Salma Hayek, Diego Cataño, Shea Whigham, Karishma Ahluwalia, Joaquín Cosio, Jonathan Carr, Joaquín Cosio, Demian Bichir


Trama
Ben e Chon sono due ragazzi di Laguna Beach, splendida cittadina della costa californiana. Passano il tempo a divertirsi tra la spiaggia e la loro fantastica casa, dove producono la migliore marijuana del Paese. Ben è, infatti, un esperto botanico e fervente buddista, Chon è il duro, un ex soldato delle forze speciali americane. La loro attività inizia ad espandersi troppo, tanto da intaccare gli affari del cartello della droga messicano Baja guidato dalla bella e spietata Elena. Dopo essersi vista rifiutare l’offerta di collaborazione, Elena fa rapire Ophelia, la splendida ragazza che i due si dividono tra amore e sesso. Ben e Chon iniziano una guerra per riavere la loro amata.

Recensione
Questa volta Oliver Stone vuole soltanto divertirsi. “Le belve” non ha alcuna importanza sociale, nessuna voglia di trattare temi di attualità o di politica. Semmai l’unica morale è quella nei confronti dei gangster, uomini che navigano nella ricchezza destinati a farlo anche nella merda.
Perché le loro vite sono fatte così: non ti puoi fidare di nessuno, non hai nessuna reale scelta, le droghe che spacci alla fine ti rendono schiavo, i tuoi genitori o i tuoi figli non vogliono saperne nulla di te. Basato su un romanzo di Don Winslow e infiammato da una fotografia satura all’inverosimile tanto da far credere di assistere ad un episodio di C.S.I., “Le belve” è fatto di omicidi, torture, droga, corruzione, rapimenti, sesso e quanto di peggio/meglio possa offrire una vita malavitosa. Nulla cambia se fai parte di un cartello della droga organizzatissimo oppure un fai da te indipendente che con un laureato in botanica nel team (a due) riesce a smerciare l’erba migliore del mondo. E non serve a redimersi l’andare in giro per il mondo a salvare bambini affamate o popolazioni bisognose.
“Le belve” è narrato dalla voce di Ophelia, la “O” interpretata da Blake Lively. Una voce inutile e fastidiosa, un espediente che Stone poteva risparmiarsi. Ofelia è una ragazza bellissima e tanto ricca da potersi permettere una vita agiata senza dover far parte del gruppetto che campa producendo marijuana. Qui è perfettamente incarnata da Blake Lively. Per sfortuna, quella Serena van der Woodsen di “Gossip Girl” scevra di ogni condizionamento sociale. Insomma, non appartenendo all’upper class newyorkese, questa “versione di Serena” può divertirsi nelle spiagge californiane come uno spirito libero senza però rinunciare a spese folli nei centri commerciali. Ofelia si divide l’amore e il letto dei due protagonisti, interpretati da Taylor-Johnson e Taylor Kitsch, entrambi verosimili come produttori di droga un po’ naif e impreparati al ruolo. Fantastici gli interpreti secondari: se Salma Hayek è una intrigante quanto singolare matriarca criminale, Benicio del Toro e John Travolta si dilettano nel loro rispettivi ruoli mai troppo cattivi, mai troppo buoni.
Emozionante e divertente, “Le belve” offre un sicuro intrattenimento sia nella splendida location californiana, sia nella trama ben snocciolata e un po’ tarantiniana, in particolare nell’ultima mezz’ora di film.


Voto: 80%