mercoledì 29 gennaio 2014

LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA IN MOSTRA A BOLOGNA

Mostra Bologna La ragazza con l'orecchino di perla
Dall’8 febbraio al 25 maggio 2014, il capolavoro di Jan Vermeer sarà in Italia, a Bologna, accolto con tutti gli onori del caso a Palazzo Fava, che è parte del percorso Genus Bononiae. “La ragazza con l’orecchino di perla” sarà la star indiscussa di una raffinatissima mostra sulla Golden Age della pittura olandese, curata da Marco Goldin e, tra gli altri, da Emilie Gordenker, direttrice del Mauritshuis Museum de L’Aia dove il capolavoro di Vermeer è custodito, e dal quale provengono tutti i dipinti in mostra a Bologna. L’occasione storica di ammirare in Italia questa icona e gli altri celeberrimi dipinti olandesi, nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Carisbo e il suo presidente dott. Leone Sibani e Genus Bononiae-Musei nella Città e il suo presidente prof. Fabio Roversi Monaco, Intesa Sanpaolo e Marco Goldin, storico dell’arte e direttore di Linea d’ombra. E con la partecipazione fondamentale, in qualità di main sponsor, del Gruppo Segafredo Zanetti.
“La ragazza con l’orecchino di perla” evoca bellezza e mistero e il suo volto da oltre tre secoli continua a stregare coloro che hanno la fortuna di poterla ammirare dal vero. O che magari l’hanno scoperta attraverso i romanzi e il film, di cui la bellissima ragazza dal copricapo color del cielo è diventata, forse suo malgrado, protagonista. Il suo arrivo in Italia è il frutto straordinario di una trattativa durata un paio di anni, a partire dal momento in cui il Mauritshuis - scrigno di opere somme da Vermeer fino a Rembrandt - è stato chiuso per importanti lavori di restauro e ampliamento, che ne vedranno la riapertura il prossimo 27 giugno.
Nel frattempo, una parte delle collezioni del Museo è stata riallestita presso il Gemeentemuseum, sempre a L’Aia, mentre un nucleo, forse il più strepitoso, è stato concesso ad alcune sedi internazionali in Giappone (a Tokyo e Kobe) e negli Stati Uniti: il Fine Arts Museum di San Francisco, l’High Museum of Art di Atlanta e la Frick Collection di New York, ovvero a istituzioni di assoluto prestigio mondiale. Come unica sede europea, e ultima prima del definitivo ritorno de La ragazza con l’orecchino di perla nel suo Museo rinnovato, la scelta è caduta su Bologna e su Palazzo Fava.
Assieme al capolavoro di Vermeer, a Bologna ci sono altre 36 opere dello stesso Museo, sempre di qualità eccelsa, scelte appositamente per la sede bolognese e quindi in parte diverse da quelle già esposte in Giappone e poi negli Stati Uniti. “La ragazza con l’orecchino di perla” non sarà tra l’altro l’unico capolavoro di Vermeer in mostra. Ad affiancarla ci sarà Diana e le sue ninfe, quadro di grandi dimensioni che rappresenta la prima opera a essere stata da lui realizzata. E ancora, ben quattro Rembrandt e poi Frans Hals, Ter Borch, Claesz, Van Goyen, Van Honthorst, Hobbema, Van Ruisdael, Steen, ovvero tutti i massimi protagonisti della Golden Age dell’arte olandese.
Accanto a questa mostra, la Fondazione Carisbo, Genus Bononiae – Musei nella Città e Linea d’ombra proporranno anche Attorno a Vermeer, omaggio tributato da venticinque artisti italiani contemporanei, da Guccione a Sarnari, da Raciti a Forgioli, scelti da Marco Goldin per il senso della loro adesione all’intima idea specialmente del medium luminoso vermeeriano, senza distinzione tra figurativo e astratto.


2 Comments:

Nella Crosiglia said...

La luce è la cosa che ti abbaglia maggiormente e rende vive tutte le sue opere..
Bella recensione amico mio, avrei piacere tu ti iscrivessi al mio blog , grazie!
http://rockmusicspace.blogspot.it/

ORACOLO DI ZED said...

già ti avevo scritto facendoti i complimenti per il blog non vedo il commento pubblicato quindi mi ripeto. Complimenti per il blog. Sicuramente è ben scritto e originale. Fare qualcosa di diverso non è facile. Rispetto a tutti gli altri che fanno la solita solfa. Continua cosi. Ciao Ciao.