venerdì 30 maggio 2014

HIROSHIGE, HOKUSAI E LA PITTURA GIAPPONESE

Pittura giapponese e natura

La pittura e, più in generale, l’arte e la cultura giapponese hanno, da sempre, un forte legame con la natura. Ciò riflette l’enorme rispetto dei giapponesi per l’ambiente. Pittori e quadri giapponesi hanno come protagonista la natura, filtrata dalle diverse stagioni dell’anno, specchio incofutabile dello stato d’animo dell’autore. Come per le altre arti, la pittura giapponese mostra influenza stranieri, in particolare cinese. L’influenza occidentale arriva soltanto nel XVII sec. quando si avviarono numerosi scambi commerciali.

Tra i più grandi esponenti della pittura giapponese si possono citare Katsushika Hokusai e Hiroshige Utagawa. Entrambi paesaggisti, questi due pittori seppero meglio di altri concentrare tradizione, influenze occidentali, sguardo attento verso ciò che li circondava e voglia di proporre nuove tematiche.

Hiroshige Utagawa nacque a Edo, l’antica città di Tokyo, sul finire del XVIII sec. Oltre ad essere pittore fu anche un sapiente incisore. La produzione artistica di Hiroshige comprende diversi generi ma protagonista principale della sua arte fu la natura nelle sue varie espressioni. Fu una vera contemplazione della natura, creando una contrapposizione tra il finito e l’infinito, uomo e natura, realtà e spiritualità. Ebbe eccezionale peso sulla pittura europea del suo tempo. In particolare, fu uno degli aspetti più evidenti dell’impressionismo e post-impressionismo. Spesso non fu influenza, ma vera e propria ammirazione-imitazione da parte di illustri artisti come Monet e Van Gogh.
Le serie più celebri di Hiroshige furono le incisioni intitolate “Le 100 vedute famose di Edo” e le “36 vedute del Monte Fuji ukiyo-e e xilografie policrome che raffigurano il Monte Fuji in condizioni meteorologiche e stagioni diverse da luoghi diversi. Uguale tema fu trattato trattato da Hokusai in due serie proprie, “Trentasei vedute del Monte Fuji” e “Cento vedute del Monte Fuji”.

Dello stesso periodo di Hiroshige, ma di qualche decennio più grande, fu Katsushika Hokusai, anch’egli pittore e incisore. Al secolo Katsushika Sori, scelse un gran numero di pseudonimi, fino al più celebre Hokusai (letteralmente “studio della stella polare”)
Delle serie sul Monte Fuji sopra citate, l’opera più celebre, universalmente conosciuta è La Grande Onda, una vigorosa rappresentazione della antitesi tra forza della natura e debolezza dell’uomo.
Le opere di Katsushika Hokusai interpretavano la società del suo tempo attraverso un uso appassionato dei colori, lasciandosi influenzare, sempre con spirito critico, sia dalla pittura tradizionale giapponese che dall’arte occidentale.
Katsushika Hokusai è da molti considerato il creatore dei manga, i moderni fumetti giapponesi. Dal 1814 fino al 1849, anno in cui morì, Hokusai pubblicò tredici volumi di bozzetti, conosciuti con il nome di Hokusai manga (schizzi sparsi di Hokusai), considerati come i primi esempi di fumetti giapponesi.


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