mercoledì 28 dicembre 2011

EMOTIVI ANONIMI

Emotivi Anonimi Recensione
Titolo originale: Les emotifs anonymes
Nazione: Belgio, Francia
Anno: 2010
Genere: commedia, sentimentale
Durata: 1h20m
Regia: Jean-Pierre Ameris
Sceneggiatura: Jean-Pierre Ameris, Philippe Blasband
Fotografia: Gerard Simon
Musiche: Pierre Adenot
Cast: Benoît Poelvoorde, Isabelle Carré, Lorella Cravotta, Lise Lametrie, Swann Arlaud, Pierre Niney, Stephan Wojtowicz, Jacques Boudet, Alice Pol, Celine Duhamel, Philippe Fretun, Gregoire Ludig Philippe Gaule, Joëlle Sechaud, Isabelle Gruault


Trama
Angelique è una giovane cioccolataia che soffre di una patologica timidezza. Viene assunta alla “Fabrique de Chocolat”, un’azienda che produce cioccolata di proprietà di Jean-Rene, uomo all’apparenza burbero e diffidente, ma in verità anche lui un timido ed emotivo. Angelique viene assunta per sbaglio come responsabile alle vendite. Per timidezza non fa presente l’errore ritrovandosi così costretta in un lavoro che normalmente necessiterebbe di una persona determinata e dinamica. Per superare i suoi problemi di relazione, Jean-Rene è in cura da uno psicologo che gli assegna il compito di invitare a cena una donna. L’uomo invita Angelique: potranno mai due completi emotivi, timidi e impacciati riuscire rivelare l’un l’altro cosa hanno dentro?

Recensione
Un racconto poetico sulla timidezza, sull’insicurezza e sull’emotività, sentimenti spesso ai margini non soltanto del cinema, ma anche di una società che premia soltanto persone decise e intraprendenti, divorando chi tentenna. “Emotivi anonimi” è la storia di due persone comuni, dai sentimenti autentici, deliziosamente tenere. Un racconto che volteggia tra la magia de “Il favoloso mondo di Amelie” e la delicatezza di “Chocolat”. Protagonisti sono due attori poco conosciuti in Italia, ma celebri in Francia, Benoît Poelvoorde e Isabelle Carre. Il primo è un industriale troppo umano e introverso per riuscire a condurre la sua fabbrica di cioccolato al successo; la seconda è una ragazza dolce che indossa sempre il suo cappotto verde e la sciarpa rosso scozzese e che, a dire il vero, sembra una copia sbiadita della meravigliosa Amelie Poulin.
Sfortunatamente “Emotivi anonimi” si spegne prima di accendersi, l’idea originale e carina viene castrata da una sceneggiatura monotona che non trova mai uno sviluppo interessante. Tutto si riduce ad episodi imbarazzanti e paradossali. Il titolo “Emotivi anonimi” è un chiaro riferimento agli “alcolisti anonimi”, gruppi di persone che si radunano per risolvere una grave patologia. Ebbene, la timidezza e l’emotività sono patologie non gravi, ma di sicuro fastidiose e frustranti che potevano e dovevano essere trattate con maggior cura anche nel caso di una commedia. L’incapacità di tirare fuori il proprio valore, di avere relazioni sociali e rapporti d’amore sono tematiche interessanti e comuni a molti e vederle proposte sullo schermo in sketch imbarazzanti con i protagonisti che caricaturano in modo eccessivo tali sentimenti non creano empatia, bensì qualche giustificata irritazione.
La cioccolata rimane un anonimo sottofondo, la magia non ha effetto, così “Emotivi anonimi” scivola via priva della brillantezza tipica delle commedie francesi. Il finale, chiaramente un happy end, è esteticamente sublime: i due innamorati si allontanano dalla chiesa e corrono lungo una deserta stradina di campagna immersa nella foschia del mattino presto, sulle note di “Big Jet Plane” di Angus and Julia Stone. La scena  brilla di luce propria, incantevole a tal punto non sembrare appartenere al film che si sta chiudendo.
Due non-vincenti, non-belli, non-intraprendenti si conoscono e riescono ad amarsi: “Emotivi anonimi” è almeno una positiva iniezione di fiducia per tanti che in loro si riconoscono.

Voto: 55%


2 Comments:

Adriano Maini said...

Non l'ho ancora visto, ma credo mi piacerà, anche perché spesso i francesi sanno rendere con tratto gentile storie delicate come questa.

Anonimo said...

Emotivi, timidi, impacciati, paurosi. Due personaggi simpatici ma poco incisivi e non per le loro mancate caratteristiche vincenti. Divertente il gruppo degli alcolisti anonimi.