lunedì 18 giugno 2012

PROJECT X - UNA FESTA CHE SPACCA

Project X - Una festa che spacca
Titolo originale: Project X
Nazione: USA
Anno: 2012
Genere: commedia
Durata: 1h28m
Regia: Nima Nourizadeh
Sceneggiatura: Michael Bacall, Matt Drake
Fotografia: Ken Seng
Musiche: Dane A. Davis
Cast: Thomas Mann, Oliver Cooper, Jonathan Daniel Brown, Dax Flame, Kirby Bliss Blanton, Brady Hender, Nick Nervies, Alexis Knapp, Miles Teller, Peter Mackenzie, Caitlin Dulany, Rick Shapiro, Martin Klebba, Pete Gardner, Nichole Bloom


Trama
Approfittando della casa libera per la partenza dei genitori, Costa e JB vogliono una festa memorabile per il compleanno del loro amico Thomas, in modo da accrescere la loro popolarità tra i compagni di scuola. Thomas è riluttante ad organizzare la festa a casa sua per paura che venga scoperto dai genitori. Si accordano per un numero massimo di cinquanta persona. In realtà, Costa la pubblicizza in modo esagerato, così alla festa arrivano più di mille persone. Ovviamente, i tre perderanno il controllo della festa arrivando al totale delirio.

Recensione
“Project X - Una festa che spacca” è il film nessun ragazzino dovrebbe vedere. “Project X - La festa che spacca” è il film che tutti i ragazzini vedranno. Non vengono trattati problemi adolescenziali, non è un’allegra avventura tra amici, non c’è il ragazzino alle prese con i problemi scolastici, questo film è una nichilistica autodistruzione di massa. Todd Phillips, autore di esilaranti commedie come “Road trip”, “Una notte da leoni”, “Parto col folle” e “Una notte da leoni 2”, lascia la regia all’esordiente Nima Nourizadeh, britannico di origini iraniane. Il risultato non è poi così diverso. Alla sbronza si aggiunge la mercificazione della donna ridotta a bottino sessuale e una poco educativa somministrazione di pasticche di ecstasy. Quest’ultima avrebbe dovuto far bollare il film più di un misero VM14. La festa organizzata dai tre nerd, Thomas, Costa e JB, fa impallidire il più trasgressivo megaevento di Ibiza o Mykonos. Approfittando dell’assenza dei suoi genitori, i tre non si imbarcano in affari loschi a sfondo sessuale come Joe Goodsen in “Risky business - Fuori i vecchi... i figli ballano”, vogliono soltanto organizzare una festa memorabile che possa farli diventare delle celebrità tra i compagni di scuola per i quali erano dei fantasmi.
Infatti, “Project X - Una festa che spacca” parte proprio dal desiderio dei tre protagonisti di uscire da una vita di anonimato. Storie di nerd che di cui il cinema ha parlato spesso, a partire da “Animal House”, (1978) diretto dal mitico John Landis, film che diede il via a un vero e proprio sottogenere cinematografico, la “school comedy”.
Nourizadeh si serve dell’ormai abusata tecnica del mockumentary (finto documentario) rendendola il più reale possibile. Infatti, molte delle scene sono stare realmente riprese dai protagonisti della storia, muniti di videocamere e telefonini. Inoltre, i nomi di quasi tutti i protagonisti sono gli stessi degli attori che li interpretano. La mdp si incolla ai tre protagonisti seguendoli ovunque. Se manca una seppur minima analisi interiore dei personaggi è perché, molto probabilmente, si vuole puntare sul fatto che questi ragazzi non hanno molto dentro e per questo si riducono a pedine sfumate dell’alcool e della droga. Bravi comunque i tre attori principali, al loro primo ruolo importante.
La scelta dei tempi è azzeccata: si parte da sonnacchiose riprese che documentano la preparazione della festa creando una forte aspettativa sull’esito della festa; i primi arrivi degli invitati che pian piano dai 50 pattuiti diventano qualche centinaio; i primi segni di intolleranza del vicino che chiama la polizia (fantastica la scena in cui tutti in silenzio attendono che i poliziotti vadano via). A dire il vero, non tutti gli adulti sono contrari alla festa. Anzi, vediamo anche il vicino “non più giovane” che vuol partecipare a tutti i costi cercando di trasformarsi in qualcosa che non è più. La festa procede e pian piano i tre ne perdono il controllo arrivando alla totale distruzione con tanto di scontri di piazza.
Malgrado una piccola parte in cui il protagonista si accorge di aver perso quello a cui più teneva in nome della popolarità a tutti i costi, “Project X - Una festa che spacca” è un film privo di valori, sconsigliabile per i suoi contenuti eccessivi. Alcuni potrebbero affermare che i ragazzi sono così, ma se davvero questi fossero i ragazzini del nostro tempo, privi di controllo, di obiettivi e di vero talento, volgari e vuoti, accecati dalla voglia di sesso e di notorietà, il nostro futuro sarebbe senza alcuna speranza. Questa generazione non può essere davvero così degenerata. Infine, è ridicolo il comportamento del padre/padrone di casa, quasi compiaciuto del comportamento scellerato del figlio che riteneva imbranato. Non si può, però, negare come “Project X - Una festa che spacca” mostri personaggi divertenti, un buon ritmo, una perfetta gestione dei tempi, battute geniali quanto scurrili e situazioni assurde, al limite del paradossale (vedi il nano nel forno). Un prodotto decelebrato all’inverosimile, ma ben confezionato da un genio della commedia qual è, a tutti gli effetti, Todd Phillips.

Voto: 68%


1 Comment:

Nonna Papera said...

Che bello questo blog, parla delle due cose che amo di più!