Titolo originale: id.
Nazione: 2012
Anno: USA
Genere: drammatico
Durata: 2h18m
Regia: Robert Zemeckis
Sceneggiatura: John Gatins
Fotografia: Don Burgess
Musiche: Alan Silvestri
Cast: Denzel Washington, John Goodman, Don Cheadle, Kelly Reilly, James Badge Dale, Bruce Greenwood, Melissa Leo, Nadine Velazquez, Rhoda Griffis, Tamara Tunie, Brian Geraghty, Garcelle Beauvais, Adam Tomei
Trama
Il capitano Whip Whitaker, esperto pilota civile, diventa un eroe quando riesce a salvare con un miracoloso atterraggio di emergenza, quasi l’intero equipaggio dell’aereo. Whitaker viene però indagato per negligenza dopo che viene scoperto nel suo sangue la presenza di alcool e droga.
Recensione
Sebbene ci sia un aereo che si schianta al suolo, “Flight” non è un disaster movie. Sebbene ci sia un capitano sotto inchiesta, “Flight” non è un legal thriller. “Flight” è un film drammatico sulla dipendenza. E’ la storia della lunga spirale verso il baratro che
un uomo si trova ad affrontare. Si tratta soltanto di dipendenza e di ciò che un uomo è capace di fare per un bicchiere di alcool o per una tirata di coca. Il capitano Whip Whitaker ha già perso molto: una moglie ormai diventata ex ed un figlio quindicenne che lo odia per la sua condizione. Il suo miglior amico, Harling Mays, è uno spacciatore e le donne che frequenta sono anch’esse dipendenti dall’alcool e dalla droga. Ma Whip Whitaker è un eroe: malgrado fosse alticcio e drogato, ha salvato con il suo miracoloso atterraggio la vita di molti passeggeri. Un atterraggio che diversi piloti sobri non sarebbero riusciti a fare.
Insomma, se si accetta il fatto che “Flight” è un viaggio attraverso la disperazione e l’autodistruzione di un uomo, allora si può rimanere soddisfatti. Perché, “Flight” è un film ben fatto, ma non è il thriller appassionante che il trailer potrebbe far sembrare. In effetti, la prima mezz’ora è molto interessante. Robert Zemeckis cattura subito il pubblico dalla prima scena. A parte lo splendido corpo nudo dell’attrice Nadine Velazquez (una delizia per gli occhi dei maschietti), la scena fa subito comprendere come quell’uomo si stia perdendo, allontanandosi sempre di più dal concetto di famiglia e di amore, valori fondamentali della società americana, importante quando sei un professionista che ha in mano la vita di centinaia di persone. Anche le scene che precedono il disastro aereo sono ben congegnate e da alta tensione. Zemeckis ripropone tutta l’adrenalina e quel senso di realtà che avevano già contraddistinto il disastro aereo che apriva il suo precedente film “Cast away”.
La sceneggiatura è solida, seppur macchiata da un po' di buonismo spesso, forse troppo spesso, presente nel cinema americano. Buono il cast: Denzel Washington è il capitano Whip Whitaker, ne ricostruisce tutti gli aspetti, dal fiero pilota all’uomo distrutto dalle dipendenze, sia nel fisico che nell’animo; John Goodman è Harling Mays, spassososissimo; impeccabile Don Cheadle nei panni dell’avvocato Hugh Lang.
Lunghi dall’essere un film d’intrattenimento, “Flight” è un bel dramma vecchio stile sull’umana disperazione. Niente thriller ad alta quota, ma un’attenta esplorazione sulla dipendenza e le sue conseguenze.
Nazione: 2012
Anno: USA
Genere: drammatico
Durata: 2h18m
Regia: Robert Zemeckis
Sceneggiatura: John Gatins
Fotografia: Don Burgess
Musiche: Alan Silvestri
Cast: Denzel Washington, John Goodman, Don Cheadle, Kelly Reilly, James Badge Dale, Bruce Greenwood, Melissa Leo, Nadine Velazquez, Rhoda Griffis, Tamara Tunie, Brian Geraghty, Garcelle Beauvais, Adam Tomei
Trama
Il capitano Whip Whitaker, esperto pilota civile, diventa un eroe quando riesce a salvare con un miracoloso atterraggio di emergenza, quasi l’intero equipaggio dell’aereo. Whitaker viene però indagato per negligenza dopo che viene scoperto nel suo sangue la presenza di alcool e droga.
Recensione
Sebbene ci sia un aereo che si schianta al suolo, “Flight” non è un disaster movie. Sebbene ci sia un capitano sotto inchiesta, “Flight” non è un legal thriller. “Flight” è un film drammatico sulla dipendenza. E’ la storia della lunga spirale verso il baratro che
un uomo si trova ad affrontare. Si tratta soltanto di dipendenza e di ciò che un uomo è capace di fare per un bicchiere di alcool o per una tirata di coca. Il capitano Whip Whitaker ha già perso molto: una moglie ormai diventata ex ed un figlio quindicenne che lo odia per la sua condizione. Il suo miglior amico, Harling Mays, è uno spacciatore e le donne che frequenta sono anch’esse dipendenti dall’alcool e dalla droga. Ma Whip Whitaker è un eroe: malgrado fosse alticcio e drogato, ha salvato con il suo miracoloso atterraggio la vita di molti passeggeri. Un atterraggio che diversi piloti sobri non sarebbero riusciti a fare.
Insomma, se si accetta il fatto che “Flight” è un viaggio attraverso la disperazione e l’autodistruzione di un uomo, allora si può rimanere soddisfatti. Perché, “Flight” è un film ben fatto, ma non è il thriller appassionante che il trailer potrebbe far sembrare. In effetti, la prima mezz’ora è molto interessante. Robert Zemeckis cattura subito il pubblico dalla prima scena. A parte lo splendido corpo nudo dell’attrice Nadine Velazquez (una delizia per gli occhi dei maschietti), la scena fa subito comprendere come quell’uomo si stia perdendo, allontanandosi sempre di più dal concetto di famiglia e di amore, valori fondamentali della società americana, importante quando sei un professionista che ha in mano la vita di centinaia di persone. Anche le scene che precedono il disastro aereo sono ben congegnate e da alta tensione. Zemeckis ripropone tutta l’adrenalina e quel senso di realtà che avevano già contraddistinto il disastro aereo che apriva il suo precedente film “Cast away”.
La sceneggiatura è solida, seppur macchiata da un po' di buonismo spesso, forse troppo spesso, presente nel cinema americano. Buono il cast: Denzel Washington è il capitano Whip Whitaker, ne ricostruisce tutti gli aspetti, dal fiero pilota all’uomo distrutto dalle dipendenze, sia nel fisico che nell’animo; John Goodman è Harling Mays, spassososissimo; impeccabile Don Cheadle nei panni dell’avvocato Hugh Lang.
Lunghi dall’essere un film d’intrattenimento, “Flight” è un bel dramma vecchio stile sull’umana disperazione. Niente thriller ad alta quota, ma un’attenta esplorazione sulla dipendenza e le sue conseguenze.
Voto:76%
4 Comments:
interessante credo che lo vedrò...poi DEnzel è uno dei miei attori preferiti :-)
Nello spazio dove hai scritto in rosso "voto" non c'è il tuo voto sul film
ciao, buona settimana!!!!
Grazie, era già presente nella lista delle recensioni, ma avevo dimenticato di mettere il voto qui.
Buona domenica!
Non ho letto la trama, questa sera lo vedrò.
Ciao
Mamma mia, son rimasta indietrissimo con il cinema: ho un elenco luuuuuugo.....
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