giovedì 10 gennaio 2013

WARM BODIES

Warm Bodies - L'amore prende vita
Titolo originale: id.
Nazione: USA
Anno: 2013
Genere: commedia, horror, sentimentale
Durata: 1h37m
Regia: Jonathan Levine
Sceneggiatura: Jonathan Levine
Fotografia: Javier Aguirresarobe
Musiche: Marco Beltrami, Buck Sanders
Cast: Nicholas Hoult, Teresa Palmer, John Malkovich, Analeigh Tipton, Rob Corddry, Dave Franco, Cory Hardrict, Daniel Rindress-Kay, Vincent Leclerc, Billie Calmeau, Adam Driscoll


Trama
Un misterioso virus ha trasformato gran parte dell’umanità in zombie che vagano alla ricerca di carne umana. Le persone non contagiate vivono rinchiuse in bunker fortificati. Un giorno, durante un giro alla ricerca di cibo, un gruppo di umani si imbatte in alcuni zombie. Uno di loro, R, rimane colpito da Julie, la ragazza di una delle sue vittime. Invece di attaccarla, R cerca di salvarla dagli altri zombie. Pian piano R si innamora della ragazza, ma questo sarà l’inizio di una feroce guerra contro i suoi simili.

Recensione
“Warm Bodies” conferma le doti del giovane regista Jonathan Levine. La sua capacità di raccontare storie al limite (50 e 50) con un tocco di serena allegria malgrado tutto si rivede in questa pellicola che non scade nel parodistico o nell’emulazione di “Twilight”. Della saga del vampiro e della bella c’è soltanto la delicata storia d’amore. Questa volta c’è uno zombie che sembra più sfigato di un liceale vergine. Il non-morto non accetta la sua condizione, vede se stesso come un alienato. E’ una versione molto originale dei personaggi celebrati da Lucio Fulci, George A. Romero e Dario Argento. Non che siano buoni, ma neanche tanto cattivi. La loro unica possibilità di sopravvivenza è mangiare la carne umana. Insomma, cosa possono farci?
Al di là della storia divertente, ciò che funziona di “Warm Bodies” è l’alchemica relazione tra Nicholas Hoult, trasformatosi da ragazzino ciccione preso di mira dai compagni (“About a boy - Un ragazzo) a tipetto magrolino niente male, e Teresa Palmer, attrice australiana davvero bella con quella leggera somiglianza (in meglio, molto meglio) con Kristen Steward. Pur se ancora acerbi per reggere saldamente le redini di un’intera pellicola, la loro storia funziona senza apparire mai troppo dolce o improbabile.
Sebbene alcune scelte siano opinabili, “Warm Bodies” è un riuscito. Levine offre quel giusto mix di horror, commedia e sentimentalismo, capace di attrarre e soddisfare una grossa fetta di pubblico.

Voto: 70%

Trailer “Warm Bodies”


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