lunedì 18 febbraio 2013

PROMISED LAND

Promised Land Streaming ITA
Titolo originale: id.
Nazione: USA
Anno: 2012
Genere: drammatico
Durata: 1h46m
Regia: Gus Van Sant
Sceneggiatura: Matt Damon, John Krasinski, Gus Van Sant
Fotografia: Linus Sandgren
Musiche: Danny Elfman
Cast: Matt Damon, John Krasinski, Frances McDormand, Hal Holbrook, Carla Bianco, Terry Kinney, Joe Coyle, Dorothy Silver, Titus Welliver, Lexi Cowan, Tim Guinee, Benjamin Sheeler, Sara Lindsey
Uscita al cinema: 14 febbraio

Trama
Steve Butler è un agente di un’importante compagnia, la Global. Si reca assieme ad una sua collega in una piccola cittadina della campagna americana dove dovrà convincere gli abitanti a cedere in affitto i loro terreni per consentire trivellazioni per estrarre gas naturale. Tutto sembra facile, perché la cittadina versa in grave crisi economica. Ma nella cittadina arriva Dustin Noble, un attivista ambientale intenzionato a bloccare ogni offerta di Butler. Noble ha una serie di fotografie di animali morti che hanno bevuto l’acqua in luoghi dove erano attive le estrazione. Anche lui ha perso in pochi mesi la sua fattoria che apparteneva alla sua famiglia da oltre un secolo.

Recensione
“Promised land” è la terza collaborazione tra Matt Damon (sceneggiatore e attore) e Gus Van Sant (regista). Con “Will Hunting - Genio ribelle”, il giovane Matt assieme al suo amico Ben Affleck, arrivarò a vincere l’Oscar. Poi fu la volta della sceneggiatura “Gerry”, assieme a Casey Affleck, fratello minore di Ben, e a Van Sant. Il film non era male, ma sparì nelle strane strategie della distribuzione italiana.
Questa nuova sceneggiatura è scritta assieme ad un altro amico, l’attore e suo antagonista nel film John Krasinski. In realtà, doveva essere il suo esordio alla regia, ma altri impegni concorrenti lo fecero desistere e limitarsi al ruolo di attore e sceneggiatore.
“Promised land” vorrebbe essere una riflessione sulla crisi economica e dei valori di una comunità che a causa di essa stanno scomparendo. Ne approfitta, così, la multinazionale di turno, la Global, un nome che richiama alla “globalizzazione”, proprio quella che in nome di un modello unico di cultura e di economia, calpesta quelle piccole comunità che la crisi sta deliberatamente annientando. Sono i soldi a governare tutto: finte le guerre di religione, finto il razzismo tra popoli. Arriva il danaro e quasi tutti crollano al volere del ricco. Non proprio tutti. Perché basta il discorso del vecchio Frank Yates (un fantastico Hal Holbrook) a rimettere tutto in discussione, a far riaffiorare quell’orgoglio sepolto dallo stress per una vita in bilico tra vivere e sopravvivere.
“Promised land” poteva essere un gran bel film, ma la sceneggiatura firmata Damon/Krasinski non regala né tensione né emozione, e dello stesso umore è la regia di Van Sant. Assieme al suo direttore della fotografia Linus Sandgren crea immagini suggestive che fanno spesso ricorso a riprese a volo d'uccello della serena campagna americana. Atmosfere e musiche, quelle del maestro Danny Elfman, che evidenziano, involontariamente, la mancanza di forza drammatica nella pellicola. Fa un po’ meglio Matt Damon nel ruolo di attore; lo stesso non si può dire di John Krasinski: la sua faccia di bravo ragazzo era ok per il ruolo di ambientalista convinto, ma il suo buonismo arriva a livelli insopportabili. Inutili le presenze di Hal Holbrook e Frances McDormand, dato che i loro personaggi assumono un peso irrilevante. Brutta la storiella d’amore, sempre sul punto di nascere, tra il protagonista e la ragazza di turno.
Debole nello script e nella regia, non sorretto da interpretazioni molto valide, “Promised land” è un film che non esalta. Doveva essere il film che le aziende petrolifere avevano paura di farci vedere. Di sicuro una trovata pubblicitaria, perché nel film non c’è denuncia, né particolare attenzione alle nuove tecnologie che potrebbero soppiantare la nostra schiavitù dall’oro nero.

Voto: 50%

Trailer “Promised land”


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