Johnny Stecchino è uno dei film più celebri diretti e interpretati da Roberto Benigni. Racconta la storia di Dante, un autista di un pullman per disabili, che conosce una ragazza di nome Maria ad una festa. Maria lo invita nella sua villa di Palermo e lui immediatamente accetta. In realtà, Maria vuole portare Dante a Palermo perché è identico al marito, Johnny Stecchino, un pentito di mafia che tutti vogliono morto. Spera, così, di far uccidere Dante facendo credere che Johnny sia morto. Arrivato a Palermo, l’ingenuo Dante si troverà in una serie di pericoli ma, all’oscuro del piano di Maria, non si accorgerà nulla di quanto gli sta accadendo dando vita ad una serie di situazioni surreali e divertenti.
La storia di Johnny Stecchino è ambientata a Palermo, ma le location sono dislocate in diverse città siciliane: oltre al capoluogo, molte scene sono infatti girate a Messina e Catania. Nella città etnea, al Teatro Massimo Bellini, in via Giuseppe Perrotta, si svolgono alcune delle scene più divertenti del film. In particolare, quella della banana, frutto che perseguiterà Dante per quasi tutta la sua permanenza in Sicilia. Il teatro rappresentato del film è il Teatro Massimo di Palermo che, però, all’epoca delle riprese era in ristrutturazione.
A Bagheria, comune a pochi chilometri da Palermo, si trova invece la splendida Villa Spedalotto dove si nasconde Johnny Stecchino. Fu commissionata nel 1783 da don Barbaro Arezzo all'architetto Giovanni Emanuele Incardona e fu costruita tra il 1784 ed il 1793. Incardona fu discepolo dell'architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia, il massimo esponente del Neoclassicismo in Sicilia. Prima di essere completata, nel 1790, fu acquistata da Onofrio Emanuele Paternò, Barone di Spedalotto. Gli affreschi che si trovano all’interno della villa, splendidi esempii di stile “Luigi XII” e Neoclassico-Pompeiano, sono attribuiti a Elia Interguglielmi, pittore napoletano trapiantato a Palermo. Bisogna ringraziare Benigni per aver reso dato notorietà a questa villa e i suoi interni dato che essendo oggi una residenza privata, non è visitabile.
A Messina si trovano altre due location del film, quella in cui i gangster per strada riconoscono Johnny (via Torrente Mazzeo) e la celebre scena dal fruttivendolo al quale Dante ruba la banana e subito dopo gli sparano (via Vittorio Emanuele).
Oltre a questi luoghi, sparsi per tutta la Sicilia, ci sono tanti posti da visitare sull’isola che già offre alcune delle spiagge più belle d’Italia, ci sono un gran numero di monumenti che raccontano la storia della Sicilia. Basti citare la Valle dei Templi nella zona di Agrigento, il Tempio di Segesta, il Duomo di Monreale, il Monastero dei Benedettini a Catania, il Duomo di San Giorgio a Ragusa, la splendida Taormina, il Palazzo dei Normanni a Palermo. Gli amanti della natura troveranno un gran numero di percorsi tra cui la scalata del vulcano Etna.
Per raggiungere la Sicilia e trascorrere una vacanza di mare e di cultura puoi prendere uno dei tanti voli low cost, scegliendo uno degli aeroporti dell’isola collegati da quasi tutti gli altri aeroporti italiani.
La storia di Johnny Stecchino è ambientata a Palermo, ma le location sono dislocate in diverse città siciliane: oltre al capoluogo, molte scene sono infatti girate a Messina e Catania. Nella città etnea, al Teatro Massimo Bellini, in via Giuseppe Perrotta, si svolgono alcune delle scene più divertenti del film. In particolare, quella della banana, frutto che perseguiterà Dante per quasi tutta la sua permanenza in Sicilia. Il teatro rappresentato del film è il Teatro Massimo di Palermo che, però, all’epoca delle riprese era in ristrutturazione.
A Bagheria, comune a pochi chilometri da Palermo, si trova invece la splendida Villa Spedalotto dove si nasconde Johnny Stecchino. Fu commissionata nel 1783 da don Barbaro Arezzo all'architetto Giovanni Emanuele Incardona e fu costruita tra il 1784 ed il 1793. Incardona fu discepolo dell'architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia, il massimo esponente del Neoclassicismo in Sicilia. Prima di essere completata, nel 1790, fu acquistata da Onofrio Emanuele Paternò, Barone di Spedalotto. Gli affreschi che si trovano all’interno della villa, splendidi esempii di stile “Luigi XII” e Neoclassico-Pompeiano, sono attribuiti a Elia Interguglielmi, pittore napoletano trapiantato a Palermo. Bisogna ringraziare Benigni per aver reso dato notorietà a questa villa e i suoi interni dato che essendo oggi una residenza privata, non è visitabile.
A Messina si trovano altre due location del film, quella in cui i gangster per strada riconoscono Johnny (via Torrente Mazzeo) e la celebre scena dal fruttivendolo al quale Dante ruba la banana e subito dopo gli sparano (via Vittorio Emanuele).
Oltre a questi luoghi, sparsi per tutta la Sicilia, ci sono tanti posti da visitare sull’isola che già offre alcune delle spiagge più belle d’Italia, ci sono un gran numero di monumenti che raccontano la storia della Sicilia. Basti citare la Valle dei Templi nella zona di Agrigento, il Tempio di Segesta, il Duomo di Monreale, il Monastero dei Benedettini a Catania, il Duomo di San Giorgio a Ragusa, la splendida Taormina, il Palazzo dei Normanni a Palermo. Gli amanti della natura troveranno un gran numero di percorsi tra cui la scalata del vulcano Etna.
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La celebre scena del teatro di Johnny Stecchino
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