lunedì 8 giugno 2009

MARTYRS

Locandina del film MartyrsTitolo originale: id.
Nazione: Canada, Francia
Anno: 2007
Genere: horror
Durata: 1h37m
Regia: Pascal Laugier
Sceneggiatura: Pascal Laugier
Fotografia: Stéphane Martin, Nathalie Moliavko-Visotzky
Musiche: Alex Cortés, Willie Cortés
Cast: Morjana Alaoui, Mylène Jampanoï, Catherine Begin, Patricia Tulasne, Juliette Gosselin, Robert Toupin, Xavier Dolan-Tadros, Mike Chute, Isabelle Chasse, Erika Scott, Jessie Pham, Emilie Miskdjian, Anie Pascale


Trama
Una bambina sta correndo seminuda e visibilmente terrorizzata lungo una strada di periferia. Soccorsa, viene portata in ospedale: si chiama Lucie ed era scomparsa misteriosamente da un anno e non riesce a ricordare nulla di quello che le è accaduto. Pur non portando segni di violenza sessuale, sembra vittima di sofferenze e torture. La polizia cerca indizi nel vecchio mattatoio abbandonato dove la ragazzina è stata rinchiusa per così tanto tempo. Quindici anni dopo, Lucie fa irruzione in una casa in un bosco imbracciando un fucile, inizia a fare fuoco sui componenti di una famiglia che sta facendo tranquillamente colazione. Dà inizio ad una strage.

Recensione
Dopo aver esordito con il raffinato ma soporifero “Saint Ange”, Pascal Laugier realizza “Martyrs”, uno degli horror più spaventosi, inquietanti, morbosi, adrenalinici e disturbanti degli ultimi anni. “Martyrs” trafigge immediatamente, già dai suoi primi fotogrammi: una ragazzina, poco più che bambina, scappa da un capannone e corre urlando e piangendo, ricoperta di sangue. Non appena si fa largo l’idea di un’orribile storia di pedofilia, si viene a sapere che in realtà Lucie, questo il suo nome, non ha subito alcun tipo di abuso sessuale, anche se mostra i segni di una incredibile sofferenza. Dagli angoscianti fotogrammi che alternano riprese della polizia nel luogo delle sevizie (puro realismo) a frammenti del periodo di Lucie nell’ospedale (pura angoscia), si salta a quindici anni più tardi, quando la ragazza irrompe in una casa ed inizia la strage (puro terrore).
L’estrema violenza contenuta nelle sequenze all’interno della casa immersa nei tranquilli boschi canadesi non porta ad alcuna catarsi nello spettatore perché vittima della sua ignoranza: quanto sta accadendo è vendetta o follia? Se la prima potrebbe essere giustificata con cinismo (il cinema è luogo di vendetta dai tempi di “C’era una volta il West” e “Ben Hur”), la seconda è al contrario motivo di puro terrore in quanto chiunque può cadere vittima innocente della follia di un disperato. La mano di Laugier è ben evidente e nei momenti della carneficina non lascia nulla al caso. Il regista esaspera le percezioni di lucida follia e predeterminata vendetta attraverso una combinazione inquadratura-scenografia asettica ed impersonale che amplifica le violenze commesse. Le torture praticate fuori campo, le espressioni di terrore sul volto delle protagoniste (brave entrambe le attrici, sia nei dialoghi spesso insensati, dettati dalla follia visionaria che nelle loro terribili sofferenze fisiche e psicologiche), la violenza a volte non esibita viene però fatta percepire attraverso la desolazione che nessuna speranza è possibile quando non appare alcun segno di umanità.
Determinante dunque in questo contesto la fotografia di Stéphane Martin e Nathalie Moliavko-Visotzky. L’ambientazione del Quebec consentiva immagini caratterizzate da una luce livida ed fredda, creando un confine spazio-temporale tra i luoghi degli eventi filmici ed il resto del mondo.
Solo nella parte finale del film viene dato un senso a tuttie le torture ed al sangue versato. “Martyrs”, ovvero martiri. Pur se il termine “martire” ha da sempre indicato colui che è arrivato a sacrificare la propria vita pur di non sconfessare la propria fede, il suo significato etimologico è “testimone”. La testimonianza di qualcosa di ignoto, ma che ogni uomo nella sua superba brama di conoscenza assoluta, sarà l’origine di questa serie di massacri e torture. Il male ha un fine ed il fine giustifica i mezzi, in nome di un presuntuoso desiderio di conoscenza.
“Martyrs” è un film horror non convenzionale, fuori da ogni paradigma, un condensato di tensione spiazzante, passando da una indefinita storia di fantasmi dal gusto orientale, passando per lo splatter made in USA stile “Hostel” e “Saw”, attraversando il thriller tipicamente italiano (non a caso Laugier afferma che il film è dedicato ad un grande maestro quale Dario Argento) e l’horror domestico già messo in atto in pellicole come la francese “À l’intérieur” e l’americana “The Strangers”, insaporendo però il tutto con elementi filosofico/metafisici. In questo cocktail a base horror, è incredibile constatare che malgrado tutti questi elementi diversi tra loro, “Martyrs” conserva nella sua esasperazione un preciso rigore logico, evitando di diventare un calderone insipido. Un film desolante, violento, gradevolmente amaro per molti, sgradevole ed indigesto per gli altri, intolleranti non solo al terrore visivo della messa in scena, ma all’idea esasperata della sofferenza e del martirio, un’esperienza spesso vicina ad alcune realtà della nostra società. Un film che va al di là del concetto di torture porn, perché ricco di spunti di riflessione sul reale senso della vendetta, sul concetto stesso di martirio, sulla misera ipocrisia di una certa classe sociale e sul presuntuoso desiderio di conoscenza. Pascal Laugier, consapevole di quello che ha realizzato, sa bene che un ulteriore martire è lo spettatore e la sua sfida è quella di vederlo al termine del film, perché “Martyrs” è un pugno allo stomaco, a tratti insostenibile.

Voto: 87%


11 Comments:

Samara said...

non conoscevo assolutamente questo film, e pur non essendo una fan dei film francesi, mi hai incuriosito molto; sai se e' disponibile in dvd?

ISOLE-GRECHE.com said...

Martyrs è stato presentato allo scorso Festival di Roma ed è in uscita a cinema il venerdì 12 giugno.

patty said...

ciaooooooooooooooooo...io sono sempre qui...

Anesthetic. said...

Ciao volevo consegnarti un premio se vai sul mio blog lo trovi...

www.davidesiviero.blogspot.com

Luciano said...

Di questo film ho letto solo recensioni positive. Spero di poterlo vedere.

Alessandro said...

Senza offesa ma non puoi tornare alla vecchia votazione in decimi? con le percentuali è ostico perché devo guardare la leggenda

ISOLE-GRECHE.com said...

Alessandro, la votazione è la stessa, solo più precisa (i voti avanzano di 0.1 anziché 0.5). Puoi tranquillamente riportarla in decimi considerando, ad esempio, il voto di Martyrs a 8.8/10.
La legenda è qualcosa in più che cerca di spiegare a parole il voto, sarebbe valsa anche nel caso dei voti in decimi, perché dire 7.5/10 poteva avere anche poco senso, se non quello scolastico.

Ricapitolando, Martyrs ha una valutazione di 88%, che prima mi avrebbe fatto scervellare tra 8.5 e 9. Adesso è quasi 9. In più si può dire che è Martyrs è un "ottimo film, da non perdere" e quasi un "film straordinario, un must".

Spero di essere stato esauriente.

Anonimo said...

Martyrs è bellissimo. Angosciante e tremento!

Elmann

zoe said...

questo film da una parte mi attrae tantissimo ma allo stesso tempo dall'altra mi "respinge"... temo sia troppo da reggere ... io non riuscii nemmeno a f "Funny Games" quello del 97 intendo.

Anonimo said...

bY j3sT3R

ATTENZIONE: questo film è davvero forte e a tratti disgustoso come avrete già letto !
insomma mantiene quello che promette !

è un thriller-horror fuori dagli schemi.. (può ricordare Arancia Meccanica per la violenza gratuita.. che poi qui non è gratuita )

Se il regista voleva scioccare ..c'è riuscito !

Da vedere assolutamente ! con riserva(per i più sensibili e impressionabili) !

nb: personalmente lo vieterei ai minori di 21 anni

Anonimo said...

Ho visto questo film è davvero scioccante sarebbe da vietare assolutamente ai minori di 21 anni. So che in Francia volevano vietarlo hai minori di 18 anni (cosa che non avveniva da 20 anni) ma ci sono state pressioni per portare il limite a 16, è stato un errore come minimo andava vietato ai minori di 18 anni. Io sono un appassionato di horror ma una cosa così non l'avevo mai vista. Saw al confronto è un cartone animato per bambini. Film non adatto a tutti!