Da quando le Ferrovie dello Stato hanno puntato sui treni ad Alta Velocità con la sua tanto autodecantata flotta veloce, capeggiata dal treno Frecciarossa, sembrava che qualche personaggio serio si fosse messo a capo dell’azienda ed avesse finalmente pensato di fare le cose come è necessario per un Paese civile. Non volendo considerare lo stato in cui versano i treni regionali, diretti & co., fatiscenti e perennemente sporchi, tutto sembra quasi sempre funzionare a regola d’arte per quanto riguarda invece i treni Eurostar Italia Alta Velocità ed Eurostar Italia nonché gli Intercity, Intercity Plus, Eurocity ed Eurostar City Italia. Malgrado le pubblicità promuovano l’impeccabile velocità e precisione di questi treni, capita spesso che in realtà questi arrivino in ritardo o che siano causa di disagio per i passeggeri. Le Ferrovie dello Stato offrono una sorta di garanzia mettendo a disposizione una richiesta di rimborso in caso di ritardo o di mancato funzionamento dell’impianto di climatizzazione. Sul sito Trenitalia è infatti specificato che se un treno a lunga percorrenza arriva con un ritardo superiore a:
i viaggiatori avranno diritto a un bonus valido per l’acquisto, entro sei mesi dalla data del rilascio, di altri biglietti di viaggio, senza diritto ad alcun rimborso o resto in danaro. Le soglie sopra indicate non si considerano comprese, in altre parole, ad esempio, nel caso di un treno Eurostar Italia si ottiene il bonus dal 26esimo minuto di ritardo.
Se invece l’impianto di climatizzazione di una carrozza non funziona nei treni sopra indicati (senza distinzione) è possibile vedersi assegnato il posto in un’altra carrozza di classe pari o superiore. Nel caso questo non fosse possibile, il viaggiatore a diritto al bonus secondo le modalità descritte in caso di ritardo. In questo caso però, è necessario farsi annotare sul biglietto dal personale di bordo tale fastidiosa circostanza.
Nel caso davvero sfortunato di mancato funzionamento dell’impianto di climatizzazione con coincidente arrivo in ritardo del treno viene rilasciato soltanto un bonus.
Sempre sul sito Trenitalia, viene specificato che il bonus non viene corrisposto:
I viaggiatori devono richiedere il bonus entro 30 giorni dalla data del viaggio. La richiesta può essere presentata presso la stazione di arrivo (presso le biglietterie, gli uffici assistenza e informazioni) o inviata per posta agli indirizzi riportati sul modulo stesso, indicando i propri dati personali (nome, cognome ed indirizzo) ed inserendo il biglietto di viaggio e la prenotazione del posto a sedere.
Nel caso di biglietto acquistato in modalità ticketless (online sul sito Trenitalia), il cliente dovrà allegare, la stampa della ricevuta di pagamento pervenuta via e-mail (qualora in fase di acquisto abbia selezionato tale opzione) o rilasciata a bordo treno oppure l’e-mail di conferma o, in mancanza, indicare il codice della prenotazione (PNR) e quello di cambio prenotazione (CP).
Il bonus non può essere richiesto online, anche se il biglietto è stato acquistato sul sito Trenitalia, in quanto la richiesta di rimborso presente sul sito è relativa soltanto al caso in cui si rinuncia al viaggio per proprie esigenze personali.
Tutto sembrerebbe esposto nei minimi particolari, in realtà sono diverse gli episodi spiacevoli, tanto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha già multato Trenitalia per pratiche commerciali scorrette.
Molti sono infatti i rimborsi negati laddove comunque sussistono tutti i presupposti per ottenerlo. Spesso Trenitalia infatti si appella alla frase “nel caso di ritardo per causa di forza maggiore, di lavori programmati sulla linea resi noti alla clientela nei modi d’uso” ed il rimborso viene negato per tali eventi “pubblicizzati” (come i ritardi dovuti agli adeguamenti della linea ferroviaria). In realtà il motivo del ritardo nessuno lo conosce né è possibile saperlo in anticipo perché ne sul sito Trenitalia né sui maggiori organi di stampa e TV vengono pubblicizzati tali ritardi. Inoltre, nel caso in cui si riesca a “vincere” il bonus, tale rimborso non viene recapitato entro trenta giorni come indicato, bensì dopo circa tre, quattro mesi.
La cosa importante è tuttavia chiedere il rimborso per il ritardo o il disservizio ritirando il “modulo per la richiesta di bonus”, presente presso le biglietterie e gli uffici informazioni delle stazioni e consegnarlo entro i trenta giorni prestabiliti (evitate di inviarlo tramite posta, ma consegnatelo personalmente presso gli uffici preposti in stazione).
- 25 minuti, nel caso di treno Eurostar Italia Alta Velocità (AV e AV Fast), Eurostar Italia (ES* e ES* Fast);
- 30 minuti nel caso di treno Intercity, Intercity Plus, Eurocity per il percorso nazionale (esclusi treni Cisalpino), Eurostar City Italia;
- 60 minuti nel caso di treno Intercity notte o Espresso;
i viaggiatori avranno diritto a un bonus valido per l’acquisto, entro sei mesi dalla data del rilascio, di altri biglietti di viaggio, senza diritto ad alcun rimborso o resto in danaro. Le soglie sopra indicate non si considerano comprese, in altre parole, ad esempio, nel caso di un treno Eurostar Italia si ottiene il bonus dal 26esimo minuto di ritardo.
Se invece l’impianto di climatizzazione di una carrozza non funziona nei treni sopra indicati (senza distinzione) è possibile vedersi assegnato il posto in un’altra carrozza di classe pari o superiore. Nel caso questo non fosse possibile, il viaggiatore a diritto al bonus secondo le modalità descritte in caso di ritardo. In questo caso però, è necessario farsi annotare sul biglietto dal personale di bordo tale fastidiosa circostanza.
Nel caso davvero sfortunato di mancato funzionamento dell’impianto di climatizzazione con coincidente arrivo in ritardo del treno viene rilasciato soltanto un bonus.
Sempre sul sito Trenitalia, viene specificato che il bonus non viene corrisposto:
- nel caso di ritardi per causa di forza maggiore, di lavori programmati sulla linea resi noti alla clientela nei modi d’uso, di scioperi (fino a 3 ore successive alla fine dello sciopero), fatto determinato da terzi che influiscono sulla circolazione (occupazione dei binari da parte di estranei alla ferrovia, incendi, calamità naturali) o ordine dell’autorità pubblica (giudiziaria o di polizia);
- in favore dei possessori di abbonamenti o di titoli di viaggio validi per l’accesso ai treni con un prezzo complessivo non divisibile;
- per i viaggi sulle tratte nazionali effettuati con treni Cisalpino.
I viaggiatori devono richiedere il bonus entro 30 giorni dalla data del viaggio. La richiesta può essere presentata presso la stazione di arrivo (presso le biglietterie, gli uffici assistenza e informazioni) o inviata per posta agli indirizzi riportati sul modulo stesso, indicando i propri dati personali (nome, cognome ed indirizzo) ed inserendo il biglietto di viaggio e la prenotazione del posto a sedere.
Nel caso di biglietto acquistato in modalità ticketless (online sul sito Trenitalia), il cliente dovrà allegare, la stampa della ricevuta di pagamento pervenuta via e-mail (qualora in fase di acquisto abbia selezionato tale opzione) o rilasciata a bordo treno oppure l’e-mail di conferma o, in mancanza, indicare il codice della prenotazione (PNR) e quello di cambio prenotazione (CP).
Il bonus non può essere richiesto online, anche se il biglietto è stato acquistato sul sito Trenitalia, in quanto la richiesta di rimborso presente sul sito è relativa soltanto al caso in cui si rinuncia al viaggio per proprie esigenze personali.
Tutto sembrerebbe esposto nei minimi particolari, in realtà sono diverse gli episodi spiacevoli, tanto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha già multato Trenitalia per pratiche commerciali scorrette.
Molti sono infatti i rimborsi negati laddove comunque sussistono tutti i presupposti per ottenerlo. Spesso Trenitalia infatti si appella alla frase “nel caso di ritardo per causa di forza maggiore, di lavori programmati sulla linea resi noti alla clientela nei modi d’uso” ed il rimborso viene negato per tali eventi “pubblicizzati” (come i ritardi dovuti agli adeguamenti della linea ferroviaria). In realtà il motivo del ritardo nessuno lo conosce né è possibile saperlo in anticipo perché ne sul sito Trenitalia né sui maggiori organi di stampa e TV vengono pubblicizzati tali ritardi. Inoltre, nel caso in cui si riesca a “vincere” il bonus, tale rimborso non viene recapitato entro trenta giorni come indicato, bensì dopo circa tre, quattro mesi.
La cosa importante è tuttavia chiedere il rimborso per il ritardo o il disservizio ritirando il “modulo per la richiesta di bonus”, presente presso le biglietterie e gli uffici informazioni delle stazioni e consegnarlo entro i trenta giorni prestabiliti (evitate di inviarlo tramite posta, ma consegnatelo personalmente presso gli uffici preposti in stazione).
25 Comments:
grazie! non viaggio molto in treno, ma queste sono informazioni utili da sapere
Sono stata pendolare - ed ospite di Trenitalia - per più di quattro anni. Ovviamente, avevo l'abbonamento mensile e per cui niente rimborsi, bonus o accesso alla classe 1^, se la seconda era sporca, senza aria condizionata od addirittura strapiena! Se sei un abbonato vuol dire che sei un usufruitore abituale del servizio ed allora perchè sei trattato peggio? In molte occasioni la comprensione dei controllori superava il regolamento...
La possibilità di rendere il treno competitivo con l'aereo,è positivo,peccato prendere atto di questo scadimento,e pensando ai quotidiani pendolari,sempre alle prese dei ritardi e dei posti in piedi,la misura pare colma.
Forza Valentino,almeno lui di domenica ci fa sognare.
Ciao, && S.I. &&
Daniela, anche io sono stato abbonato e la cosa più brutta era il fatto che come abbonato sull'Eurostar non avevo diritto alla prenotazione del posto. E occupavo i posti che trovavo liberi per poi farmi "cacciare" come un ladro dal leggittimo propretario.
Ciao Amos, grazie per essere passato da me.
Non viaggio in reno, ma le tue informazioni sono interessanti e le passerò a chi invece è costretto ad usarlo parecchio!!!
Un saluto ed a presto!Syl
Quanto rimpiango la Deutsch Bahnn...
Fatto!!!!!!!! E non solo una volta:-)))))))))
appuntato il tutto...
Tutto ok ma forse non sapete che il rimborso equivale al 30% del costo del biglietto, tolte le spese.
Ho avuto un ritardo di 2 ore e 30 a dicembre e per un biglietto di 22 € me ne hanno restituiti solo 6...
Cristina
Cristina, grazie per il contributo! Indagherò sulla cosa!
Io ho ottenuto due volte il rimborso e in tempi abbastanza brevi. Massimo un mese dalla data di presentazione.
Confermo che anche per me il rimborso è stato del 30%. Ci hanno messo 1 mese e mezzo circa.
Andras
vergona!!! mi sono fatta in eurostar roma- lecce e lecce-roma per un totale di 11h di viaggio senza aria condizionata...vai dal controllore perchè sai di poter usufruire del rimborso (presentando il biglietto non prima di 20gg dal viaggio, e quindi senza poterlo chiedere subito) e lui ti risponde:
"firmare il suo biglietto, signorina lei proprio non sa nulla, prima di crearmi problemi, si informi...."
ovviamente senza firma...niente rimborso...
VERGOGNATEVI!!
Oltre 200 minuti di ritardo sulla tratta mil-rom con il Frecciarossa!!! Mi hanno negato il rimborso perchè hanno detto che non dipendeva dall'azienda ma da cause metereologiche.... Che fantasia!!! Cosa bisogna fare???!!!
oggi col mio treno intercity ho avuto 3 ore di ritardo perchè si era rotto il locomotore. Stavolta viaggiavo "gratis" con un viaggio premio della cartaviaggio. secondo voi posso ottenere qualcosa? grazie
Non credo. Prova però a chiedere in stazione, magari qualcuno saprà darti informazioni più precise. Meglio se è a Termini.
sono ormai 10 anni che faccio l'abbonamento mensile sulla tratta chiasso/milano. ogni mese i treni in orario si possono contare sulle dita di UNA mano. possibile che non esistano rimborsi per i pendolari che SOPPORTANO eternamente questi vergognosi disservizi?
E' una vergogna viaggiare dalla calabria per Asti Alessandria. si devono cambiare tre treni, spendere un fracco di soldi e facilmente si perdono le coincidenze, impiegando tredici ore di viaggio.Alla faccia del progresso. con il nuovo orario si eliminano le relazioni dirette fra nord e Sud notturne, riportando l'Italia nella situazione degli anni sessamta. Chi lo stabilisce e perhè?
Pazzesco, viaggiare in treno da Palermo a Torino oggi si impiegano venticique ore.Direi quasi che vi è un ritorno al viaggio della speranza ,pardo' della disperazione.
L'unica cosa che posso fare, avendo un blog che parla di viaggi, è aiutare chi spesso prende il treno costretto a subire disservizi che sembrano non interessare ai vertici di Trenitalia, concentrati soltanto sul fornire nuovi servizi (INUTILI) sui vari FrecciaRossa, FrecciaArgento e così via.
Si consigliano da subito le dimissioni del vertice del consiglio d'Amministraione di trenitalia SPA per manifesta incapacità avendo portato il valore dell'azienda al minimo storico e, creato un notevole disagio al paese.
Ahhahahaahahah... che battuta divertente!
Magari accogliessero seriamente la tua richiesta!
E' vergognoso come lo Stato e l'ente Regione abbiano paralizzato il trasporto pubblico in Calabria.
I treni in ITALIA fanno veramente schifo come servizio come igene ogni mattina ci si deve incazzare per ritardi e disservizzi E IO PAGOOOOOOOO per non parlare degli scioperi e cancellazioni senza motivo.
Ma che dire purtroppo noi clienti vostri siamo trattati in un modo per niente giusto !! Ma vi siete mai chiesti se in Italia si potrebbe scegliere con chi viaggiare, quanti milioni di biglietti all'anno perdereste??????? E poi fidelizzare il cliente dovrebbe far parte di coloro che fanno e danno un servizio!!!!!
Ma al quanto vivo invece in ogni angolo dei vostri treni c'è e si vive totalmente l'opposto!!!!!!!! Magari forse incomincio ad apprezzare coloro che riescono a viaggiare senza biglietto!!!!!! Per lo meno risparmiano!!!!!
Spero che leggerete queste mie parole. Saluti LINO
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