Titolo originale: License to wedNazione: Australia, USA
Anno: 2007
Genere: commedia
Durata: 1h31m
Regia: Ken Kwapis
Sceneggiatura: Kim Barker, Vince Di Meglio, Tim Rasmussen
Fotografia: John Bailey
Musiche: Christophe Beck
Cast: Robin Williams, Mandy Moore, John Krasinski, Eric Christian Olsen, Christine Taylo, Josh Flitter, DeRay Davis, Peter Strauss, Grace Zabriskie, Roxanne Hart, Mindy Kaling, Angela Kinsey, Rachael Harris
Trama
Ben Murphy e Sadie Jones sono innamorati ed hanno preso l’importante decisione di sposarsi. Sadie desidera far celebrare la cerimonia nella chiesa di St. Augustine dal reverendo Frank. Il sacerdote è contento della decisione dei due ragazzi ma li avverte che per sposarsi dovranno frequentare e superare il suo corso prematrimoniale. I sistemi del reverendo si rivelano però molto particolari ed originali e i due dovranno superare vere e proprie sfide per riuscire a coronare il loro sogno d’amore.
Recensione
Il matrimonio sembra essere per il cinema, in particolare quello americano, un argomento sul quale ridere e riflettere. “Licenza di matrimonio” addirittura non racconta le crisi e le eventuali cure, bensì una surreale prevenzione. Ben Murphy (John Krasinski) e Sadie Jones (Mandy Moore) hanno appena deciso di portare loro relazione al “livello successivo” e così decidono di sposarsi. Sadie, una ragazza semplice e solare, sogna di sposarsi nella chiesa di famiglia con il reverendo Frank (Robin Williams), fare la cerimonia. Prima di sposarsi, però, Frank mette in piedi una serie di test e simulazioni per capire se i due sono preparati per affrontare le difficoltà del matrimonio. Quello che in teoria potrebbe essere lecito durante un corso prematrimoniale, diventa assurdo ed inconcepibile quando il reverendo si spinge fino a invadere la loro vita privata, arrivando a spiare le loro conversazioni ed i loro comportamenti. Di per sé, l’idea alla base di “Licenza di matrimonio” poteva anche portare a risultati discreti mantenendo le regole classiche della commedia romantica. Ma il film sembra un “one man show” e Robin William, pur sempre ad alti livelli, diventa una presenza troppo ingombrante. Il reverendo Frank passa speditamente da uomo premuroso a folle invadente che si diverte nel tormentare le coppie giovani in procinto di sposarsi. Se questo può essere per qualcuno divertente, per altri può risultare eccessivo.
E’ difficile giudicare gli attori costretti a interpretare personaggi stupidi per il bene della trama. Mandy Moore si conferma adatta nella parte di giovane ragazza innamorata e John Krasinski alla fine recita la sua parte in modo accettabile, ma nulla di più. Il resto del cast trascorre la maggior parte del tempo in ombra non offrendo così alcun contributo rilevante.
Insomma, la trama debole trascina i personaggi senza particolari slanci e momenti di divertimento, fatta eccezione di un paio di scene esilaranti. “Licenza di matrimonio”, per fortuna, ha il pregio di cercare di far divertire senza ricorrere a futile volgarità.
Una commedia romantica che nulla aggiunge al ricco panorama di film che vedono il matrimonio protagonista. I fan di Robin Williams vedranno una prova che troppo eccessiva che non rende giustizia alle sue immense qualità. E se le scene di “Licenza di matrimonio” che fanno più sorridere sono gli errori che scorrono duranti i titoli di coda, allora si comprende facilmente come sia poco quello che si ha modo di vedere durante il film.
Voto: 55%
Trailer “Licenza di matrimonio”




















3 Comments:
Non credo che Licenza di matrimonio sia così brutto. Basta vederlo senza alcuna pretesa. Si ride sicuramente!
Gina
Deve essere stato proprio un periodo di crisi economica per Robin Williams se si è dovuto piegare a copioni come questo “Licenza di matrimonio” e l’ancor più orribile “Vita da camper” talmente fiacchi da non essere stati neanche proposti sul grande schermo.
non mi ispira per nulla...
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