domenica 31 ottobre 2010

LA FAMIGLIA SAVAGE

La famiglia Savage
Titolo originale: The Savages
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: commedia
Durata: 1h54m
Regia: Tamara Jenkins
Sceneggiatura: Tamara Jenkins
Fotografia: W. Mott Hupfel III
Musiche: Stephen Trask
Cast: Laura Linney, Philip Seymour Hoffman, Philip Bosco, Peter Friedman, David Zayas, Gbenga Akinnagbe, Cara Seymour, Tonye Patano, Guy Boyd, Debra Monk, Rosemary Murphy, Hal Blankenship, Joan Jaffe


Trama
Wendy vive a New York e lavora come impiegata ma il suo sogno è quello di diventare un drammaturga ma non riesce ad ottenere fondi e borse di studio che le permettano avere una condizione economica per scrivere in tranquillità. Jon, il fratello di Wendy, vive a Boston ed è un insegnante di filosofia e antropologia teatrale. Deve terminare un saggio su Bertolt Brecht, ma da tempo è bloccato e non riesce a scrivere. I due si sentono raramente, sono pieni di problemi ed insoddisfatti della propria vita sentimentale e professionale. Si trovano all’improvviso a doversi prendere cura dell’anziano padre, con il quale non hanno mai avuto un buon rapporto, affetto da demenza senile e cacciato dalla casa in cui si trovava dopo la morte della sua compagna. Alla ricerca di una casa di cura che accolga il padre, i due impareranno a conoscersi e a conoscere meglio il proprio padre.

Recensione
La famiglia Savage non è la classica famiglia americana che si riunisce per le feste, spesso decantata nei film hollywoodiani. I Savage sono una famiglia reale, sgretolata dalla distanza chilometrica e degli affetti. Ogni suo membro è un’isola fatta di solitudine e sofferenza. Un giorno, però, Wendy e Jon sono costretti a riunirsi per prendersi cura del padre che di loro non si è mai preso cura. La demenza senile rende ancor più triste il senso di isolamento che opprime il nucleo familiare. Inoltre il padre, che si era risposato, viene sfrattato dai figli della moglie morta, intenzionati a fare cassa con la vendita della casa. La sofferenza di ognuno di loro non trova conforto nell’altro, anzi il loro viaggio per scaricare il padre in una casa di cura amplifica i loro tormenti che divengono anche reciproci. Dopo una prima parte sgradevole, non tanto per come sia stato realizzato, ma per i temi trattati, “La famiglia Savage” inizia a girare su sé stesso senza provare ad intrattenere lo spettatore. La regista Tamara Jenkins racconta una storia in modo molto reale e crudo, quasi crudele, dove c’è poco spazio per il divertimento. Non manca qualche momento di ironia, ma la tristezza di esistenze difficili pervade l’intera pellicola.
“La Famiglia Savage” non riesce dunque ad essere coinvolgente nonostante le ottime interpretazioni di Philip Seymour Hoffman, Laura Linney e Philip Bosco. Quest’ultimo ha il ruolo più difficile, quello del padre colpito da una triste malattia: la demenza senile. Bosco, con pochi dialoghi interpreta l’uomo che, a causa della malattia, si comporta come un bambino, incapace di riconoscere persone e sentimenti.
Nel complesso, “La Famiglia Savage” è un film difficile da consigliare per la classica serata tra amici. Il film è ben realizzato, ma la storia racconta tematiche difficili e sgradevoli e lo fa in modo lento e poco coinvolgente, come se la Jenkins volesse sottolineare il fatto che la vita reale non è un film.

Voto: 64%


2 Comments:

Anonimo said...

sì, non è proprio da serata pizza e birra, ma a me è piaciuto un po' di più, poi Philip Seymour Hoffman è fantastico al solito.
ciao

Anonimo said...

La famiglia savage è un film tristissimo. E basta!

Gnometta