
Nazione: USA
Anno: 2011
Genere: fantascienza, sentimentale
Durata: 1h58m
Regia: George Nolfi
Sceneggiatura: George Nolfi
Fotografia: John Toll
Musiche: Thomas Newman
Cast: Emily Blunt, Matt Damon, Anthony Mackie, Terence Stamp, John Slattery, Daniel Dae Kim, Shohreh Aghdashloo, Michael Kelly, Anthony Ruivivar, Liam Ferguson, David Alan Basche, Purva Bedi, Shane McRae
Trama
David Norris ha appena perso le elezioni per la carica di Senatore degli USA, quando incontra Elise Sellas, una donna della quale subito si innamora. Dopo essersi baciati, lei fugge via. David conosce soltanto il suo nome, ma il destino li fa rincontrare su un autobus. Quella che sembra l’inizio di una storia d’amore ben presto viene ostacolata da un gruppo di uomini misteriosi che faranno di tutto per tenere lontano i due.
Recensione
Nonostante abbia una confezione da film di fantascienza e cospirazione, “I guardiani del destino” è una romantica storia d’amore. George Nolfi, regista e sceneggiatore, si ispira ad un racconto breve di Philip K. Dick, raccogliendone soltanto la premessa di base. Nolfi crea una storia intrigante e piena di tensione che trattiene lo spettatore per gran parte del film fino ad un finale che rischia di rovinare l’intera pellicola.
Una breve introduzione presenta David Norris, il protagonista, attraverso un montaggio in stile televisivo illustrando la sua disfatta elettorale per un posto al Senato. Per caso David conosce Elise, un’affascinante ballerina. Scatta subito il colpo di fulmine. I due, però, non si lasciano alcun contatto, ma il destino sembrerebbe essere dalla loro parte quando, sempre per caso, si rincontrano su un pullman. Questo episodio, però, attira le attenzioni di un misterioso gruppo determinato a tutti i costi a tenere lontano David dalla ragazza.
La prima parte de “I guardiani del destino” è sorretta dal mistero che circonda la natura di questi esseri, da domande “Perché David e Elise non possono stare insieme?”, “Chi sono questi uomini?, “Chi o cosa vuole determinare il destino dei due protagonisti?. Nolfi sceglie di non chiarire subito tali domande, cosa che lascia crescere l’intrigo. Quando, poi, la storia assume contorni ben definiti è il concetto di libero arbitrio a catturare l’attenzione. Come ci si può considerare liberi se il proprio destino è già scritto in un libro? Ognuno è libero scegliere le proprie azioni, ma se queste sono determinate da episodi che dipendono da fattori estranei, le azioni che ne conseguono non potrebbero che essere, a loro volta, altrettanto determinate. Interessante, al proposito, il monologo di Thompson, uno degli uomini misteriosi, sul libero arbitrio.
Il cast de “I guardiani del destino” offre performance buone e funzionali alla storia. Matt Damon è il giovane dalle buone potenzialità, dotato del giusto carisma per far presa sull’elettorato. Emily Blunt è affascinante e misteriosa. I due si rilevano fondamentali per il successo del film creando una chimica immediata ed intensa che convince lo spettatore del fatto che siano fatti l’uno per l’altra.
Un discorso più approfondito meritano i personaggi misteriosi in cappotto e cappello. La loro caratterizzazione risulta, infatti, uno degli elementi più affascinanti de “I guardiani del destino”: persone in bilico tra il senso di frustrazione e una fervida devozione alla loro missione. E’ interessante notare che pur apparendo come uomini potenti in grado di determinare il destino dell’umanità, non sembrano comprendere appieno il quadro complessivo, risultando così come pedine in mano a qualcosa di indefinito.
Il comparto tecnico mostra una fotografia livida, desaturata, vittima della scelta di ambientare gran parte del film sotto la pioggia. Coinvolgenti le musiche del grande maestro compositore Thomas Newman.
“I guardiani del destino” è un buon film che, però, mostra un finale frettoloso e troppo compiacente. Il solido cast, la buona direzione Nolfi, l’alone di mistero classico dei romanzi di Philip K. Dick e l’intrigo un po’ alla Hitchcock ne fanno tuttavia un film piacevole.
Voto: 71%
Trailer “I guardiani del destino”
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