La Grecia è intenzionata a vendere alcune delle sue isole più belle del Mediterraneo ed altre potrebbero essere affittate. E’ quanto è apparso sul giornale inglese Guardian di Londra. Una misura drastica necessaria a ripianare i debiti della Grecia con l’Unione Europea e con il Fondo Monetario Internazionale al fine di evitare la bancarotta simile a quella che si è verificata anni fa in Argentina. Il quotidiano britannico afferma che anche una parte di Mykonos di proprietà del governo, dovrebbe essere venduta a un ricco straniero pronto a investire diversi milioni di euro per la costruzione di un lussuoso resort turistico. Anche alcuni territori dell’isola di Rodi potrebbero essere venduti ad acquirenti cinesi e russi, tra i quali Roman Abramovich, proprietario del Chelsea.
Le isole greche nel Mediterraneo sono circa 6.000 delle quali soltanto poco più di 200 sono abitate. Il Governo Greco ha constatato che sarebbe impossibile costruire su queste isole infrastrutture tali da produrre profitti. L’istituto incaricato a seguire le prime operazioni di vendita sarà la National Bank of Greece. Vendendo tali isole ad investitori privati si potrebbero creare nuove opportunità di lavoro in un paese nel quale la disoccupazione è diventata uno dei principali problemi.
Secondo il sito web Private Islands, specializzato nella vendita di atolli sparsi nel mondo, molte di queste isole, alcune delle dimensioni di pochi ettari, avrebbero una valutazione di meno di due milioni di euro, il prezzo di una casa nel centro storico di Roma o del quartiere Chelsea di Londra. Una spesa accessibile a “normali” milionari.
La paura dei greci è quella che alcune isole potrebbero interessare ai Turchi, storici nemici della Grecia. Infatti, alcune isole del Dodecaneso come Rodi, Kos, Kastellorizo, Patmos e Simi si trovano a poca distanza dal territorio turco. Per evitare ciò, è già previsto dal Governo di Atene un progetto di legge che impedisca la vendita delle zone di confine.
Le isole greche nel Mediterraneo sono circa 6.000 delle quali soltanto poco più di 200 sono abitate. Il Governo Greco ha constatato che sarebbe impossibile costruire su queste isole infrastrutture tali da produrre profitti. L’istituto incaricato a seguire le prime operazioni di vendita sarà la National Bank of Greece. Vendendo tali isole ad investitori privati si potrebbero creare nuove opportunità di lavoro in un paese nel quale la disoccupazione è diventata uno dei principali problemi.
Secondo il sito web Private Islands, specializzato nella vendita di atolli sparsi nel mondo, molte di queste isole, alcune delle dimensioni di pochi ettari, avrebbero una valutazione di meno di due milioni di euro, il prezzo di una casa nel centro storico di Roma o del quartiere Chelsea di Londra. Una spesa accessibile a “normali” milionari.
La paura dei greci è quella che alcune isole potrebbero interessare ai Turchi, storici nemici della Grecia. Infatti, alcune isole del Dodecaneso come Rodi, Kos, Kastellorizo, Patmos e Simi si trovano a poca distanza dal territorio turco. Per evitare ciò, è già previsto dal Governo di Atene un progetto di legge che impedisca la vendita delle zone di confine.
Aggiornamento - Il Governo della Grecia smentisce ogni trattativa con privati per la vendita delle sue isole.
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