domenica 10 luglio 2011

MALEDUCAZIONE IN SPIAGGIA

Educazione in spiaggia
Arriva l’estate e le spiagge si riempiono di gente di tutti i tipi. Ormai non esistono più spiagge isolate e deserte e quindi rilassarsi in spiaggia può essere un miraggio anche perché spesso la maleducazione delle persone non ha più limiti. Il Codacons ha dichiarato che la maleducazione in spiaggia è in continuo aumento e gli stabilimenti balneari stanno diventando sempre più chiassosi e fastidiosi. Molti considerano la spiaggia come qualcosa di proprio e così si comportano senza rispettare chi, come loro, cercando di godersi una giornata in spiaggia.
Così il Codacons ha redatto un decalogo del bon ton da spiaggia, frutto delle proteste ricevute dai consumatori, ed ha invitato i proprietari degli stabilimenti balneari ad esporre tale decalogo, in modo da rendere le vacanze più gradevoli per tutti.

Il telefonino - Ciò che più disturba le persone in spiaggia è il telefonino, ormai incollato all’orecchio di chiunque. Impossibile farne a meno, anche sulla spiaggia. E quando squilla nessuno si cura dell’eventuale vicino che sta riposando. Eliminare, dunque, la suoneria e, se proprio non è possibile, è meglio abbassare il volume in modo da non disturbare gli altri con sveglie improvvisate. Quando poi si risponde al telefono è educato evitare di urlare: “Proooonto? Mi sentiiiii?”. Stesso dicasi per la radio: esistono le cuffie… usatele!
Lo spazio - Anche se molto affollate, ognuno ha diritto al proprio spazio. Tra un ombrellone ed un altro c’è uno spazio libero dove le persone dovrebbero passare senza impedimenti. Non invadere l’ombrellone del vicino. Evitare di occupare con sedie ed altri oggetti personali lo spazio dedicato al passaggio.
Schizzi - Evitare il tamarrissimo tuffo “a cufaniello” in modo da non inondare chi sta cercando di entrare pian piano in acqua cercando di adattarsi alla temperatura dell’acqua.
Doccia - La doccia in spiaggia serve per rinfrescarsi e per togliersi salsedine e sabbia. Non serve per lavarsi! Bisogna stare il minimo possibile per evitare di creare code. Non si devono usare saponi e shampoo che possono inquinare il mare.
Non urlare - Se il proprio bambino non vuole uscire dall’acqua non è il caso di rimproverarlo urlando a squarciagola. A fianco, potrebbe esserci qualcuno che sta riposando oppure che non vuole sentire urla.
Calcetto, tennis ed ingegneri in erba - La spiaggia non è un campo di calcetto, né di tennis. Praticare sport è salutare, ma è necessario ci sia lo spazio adatto. Palloni che arrivano in faccia alle persone sdraiate possono infastidire se non far male. Stesso dicasi per racchettoni o frisbee. I castelli di sabbia e piste per le biglie sono simpatici, ma è meglio evitare che il proprio figlio scavi delle buche che possono diventare fosse pericolose per chi passeggia in spiaggia. Spiegategli che per arrivare in Cina si può prendere l’aereo.
Sport acquatici - Acqua scooter e barche a motore devono sempre rispettare le leggi. Sono rumorosi e pericolosi.
Rifiuti - Il mare e la spiaggia non sono la soluzione dei problemi dei rifiuti di Napoli, né di altre città italiane. Le cicche di sigaretta non vanno spente e nascoste sotto la sabbia. Una volta terminato il pranzo, raccogliere gli avanzi della lasagna e della parmigiana in buste in modo da buttarle, a fine giornata, negli appositi cestini.
Vucumprà - In realtà non dovrebbero neanche esserci in spiaggia perché, vendendo merce contraffatta, violano un buon numero di leggi. Nel caso ci siano quelli che vendono prodotti artigianali evitare di fare discussioni e non comprare nulla. Basta un semplice rifiuto gentile.
Cani - Se la spiaggia consente la presenza di cani, questo non significa che sono liberi di fare quello che vogliono. Il cane deve essere sempre vicino al padrone, con il guinzaglio e, se si tratta di una razza pericolosa, museruola. Non sono in grado di capire cosa possono e cosa non possono fare (a volte non lo sanno neanche i loro padroni!). E’ necessario, dunque, controllarli.


4 Comments:

Loryan said...

Condivido in pieno!!
Sono già molti anni che non vado al mare e 15 anni fà succedeva di tutto. Non oso immaginare adesso!

Grazie!
Buona giornata.
Loryan

Lilith said...

Detto ciò tutti al mareeeeeeeeeeeeee!!!
C'è una cosa che io aggiungerei al decalogo: la spiaggia, specie se ci sono bambini e famiglie, non dovrebbe essere il luogo deputato alla copulazione. E qualcuno dovrebbe coprirsi un po' di più, non tanto per pudore quanto per senso estetico. :D

bellabear said...

tuto bello qui in tuo blog ,scusa non escrivo benne o italiano sono Brasiliana,un bacione qui de Brasil,qui faço mora vitino al mare,ciao

hotel ishia said...

Sarebbe bello se almeno la metà di queste regole di buona condotta venisse rispettata