mercoledì 19 ottobre 2011

INSIDIOUS

Insidious
Titolo originale: id.
Nazione: USA
Anno: 2010
Genere: horror
Durata: 1h37m
Regia: James Wan
Sceneggiatura: Leigh Whannell
Fotografia: David M. Brewer, John R. Leonetti
Musiche: Joseph Bishara
Cast: Patrick Wilson, Rose Byrne, Ty Simpkins, Lin Shaye, Leigh Whannell, Angus Sampson, Barbara Hershey, Andrew Astor, Corbett Tuck, Heather Tocquigny, Ruben Pla, John Henry Binder, Joseph Bishara, Philip Friedman, J. LaRose


Trama
Renai e Josh Lambert si sono appena trasferiti, con i tre figli, nella nuova casa. La loro felicità svanisce in un attimo quando Dalton, il figlio maggiore, entra in coma a causa di una caduta da una scala in legno difettosa. In realtà, i medici non riescono a spiegarsi lo stato di coma, infatti, il bambino non presenta alcuna lesione interna. Nel frattempo, in casa Renai inizia a udire strani rumori e vedere orribili apparizioni. Pur traslocando nuovamente, i fenomeni paranormali continuano a manifestarsi anche nella nuova casa. Qualcosa di misterioso ed inquietante non vuole abbandonarli.

Recensione
Ci si lamenta spesso che il cinema, tra remake ufficiali e plagi più o meno velati, non abbia più nulla di nuovo da dire. “Insidious” sembra seguire questa corrente: una casa maledetta (la saga di “Amityville” o quella de “La casa”); fantasmi e strane apparizioni (“The others” e gran parte dell’horror orientale); un bambino tra coma e possessione (“Patrick” e “L’esorcista”). Inoltre, ci sono diversi elementi che legano “Insidious” a “Poltergeist - Demoniache presenze”, cult horror degli anni ’80 diretto da Tobe Hopper, ma vera e propria creatura di Steven Spielberg (soggetto, sceneggiatura, montaggio e produzione). Infine, la natura al principio banale della storia, con riprese che insistono sulle attività quotidiane della famiglia ricordano “Paranormal activity” di Oren Peli, qui nei panni di produttore.
Nonostante queste palesi analogie, “Insidious” percorre una strada tutta sua. Il regista James Wan e lo sceneggiatore Leigh Whannell, creatori di “Saw”, stavolta non hanno bisogno di torture gratuite o spargimenti di sangue. La storia ben progettata che riesce ad andare oltre i cliché dei film di fantasmi e di case infestate, le figure misteriose ben nascoste nell’oscurità, il sonoro inquietante (la voce tra i disturbi del baby control), la presenza dell’intruso che si insidia nella tranquillità familiare, fanno sì che l’atmosfera di “Insidious” sia tesa, angosciante, a tratti agghiacciante. Ogni fotogramma trasuda terrore. In alcuni sono presenti figure che l’occhio umano difficilmente riesce a cogliere, messaggi (quasi) subliminali che vengono comunque percepiti. Quando la mdp avanza lentamente nel buio, è facile immaginare che sia il preludio di un’apparizione improvvisa ma Wan rimuove ogni certezza variando i tempi e i punti delle apparizioni. E’ inevitabile che la tensione scemi un po’ quando la storia viene svelata, ma l’entrata in scena di nuovi personaggi aggiunge nuovo interesse. Oltre la classica medium, vediamo infatti i maldestri e simpatici “ghostbusters” con le loro curiose apparecchiature. La narrazione, a questo punto, ha una svolta quasi fantasy/horror con rimandi alle visioni oniriche di “Twin Peaks” e “Fuoco cammina con me” di David Lynch e ai sogni delle vittime del celebre “Nightmare”.
Il cast di “Insidious” si rivela molto convincente. James Wan lo dirige con molta cura. L’inspiegabile malattia dei figlio e le continue apparizioni da un lato accrescono la tensione, ma dall’altro sgretolano gradualmente il legame della giovane coppia. Tutto avviene quasi sempre in assenza di Josh, il quale risponde ai problemi allontanandosi dalla famiglia e gettandosi nel lavoro. Renai rimane così sola, incredula e assillata dal timore di non essere creduta. Le interpretazioni di Patrick Wilson e Rose Byrne sono dunque efficaci. Non ci sono comportamenti illogici se non quelli dettati dalla paura e dall’incoscienza. La prova migliore è, tuttavia, quella di Lin Shaye nei panni della medium. Ottime anche quelle di tutti gli spettri, in particolare quelli che non potendo partecipare ai dialoghi incutono terrore con gesti e sguardi raccapriccianti (da notare come uno di questi ricordi il video “Black hole sun” dei Soundgarden).
La premiata ditta Wan/Whannell aveva rischiato riproponendo un sottogenere horror così inflazionato. Una buona prima parte, una seconda interessante ed un finale sorprendente fanno di “Insidious” uno dei migliori film horror degli ultimi anni. Nulla di nuovo, ma quanto mostra è davvero ben fatto.

Voto: 85%




6 Comments:

Cannibal Kid said...

uno degli horror più tesi e riusciti degli ultimi tempi!

Il bollalmanacco di cinema said...

Non vedo l'ora che esca, lo sto aspettando da un sacco di tempo e questa recensione mi conferma che faccio bene a sperare!!

Luciano said...

La tua recensione mi ha portato all'attenzione un film che sinceramente stavo ignorando. Spero di vederlo quanto prima.

Anonimo said...

Visto in steaming. Insidious è un horror bellissimo!

Anonimo said...

Sarò tra i pochi, ma l'ho trovato discontinuo e poco coerente, con una prima parte soddisfacente e una seconda parte che tende alla "baracconata".

Ale55andra

ISOLE-GRECHE.com said...

Guastafeste!!! Insidious è meraviglioso!!!

:)