venerdì 23 dicembre 2011

CARNAGE

Recensione Carnage Roman Polanski
Titolo originale: id.
Nazione: Francia, Germania, Polonia, Spagna
Anno: 2011
Genere: drammatico
Durata: 1h19m
Regia: Roman Polanski
Sceneggiatura: Roman Polanski, Yasmina Reza
Fotografia: Pawel Edelman
Musiche: Alexandre Desplat
Cast: Jodie Foster, John C. Reilly, Kate Winslet, Christoph Waltz, Elvis Polanski, Eliot Berger


Trama
Durante una lite in un parco di New York un ragazzino colpisce un coetaneo al volto con un bastone, mandandolo all’ospedale. I genitori, due coppie di Brooklyn, decidono di incontrarsi per discutere del fatto e risolvere la cosa da persone civili. I quattro affrontano inizialmente la questione con modi gentili e cordiali, ma, pian piano la situazione inizia a sfuggire di mano.

Recensione
“Carnage” è una dramma diretto da Roman Polanski che ha curato anche la sceneggiatura assieme alla francese Yasmina Reza, autrice della pièce teatrale “Il Dio del massacro” da cui è tratto il film. Eccezion fatta per il prologo e l’epilogo del film ambientati in un parco di New York dove si compie l’increscioso episodio, “Carnage” si svolge in un tranquillo e grazioso appartamento di Manhattan il cui salotto diventa il palcoscenico di una disputa tra due famiglie. I genitori si incontrano per risolvere da adulti civili e responsabili (come essi stessi dichiarano di essere) la lite tra i loro figli. Il pomeriggio inizia in modo tranquillo ma la discussione continua e i vari risentimenti pian piano vengono in superficie arrivando ad vomitarsi addosso, e non soltanto in senso metaforico, tutta la propria cattiveria recondita in una carneficina (il titolo “Carnage” significa proprio questo). Non è che la rappresentazione del malessere di una middle class americana (e non solo) che nasconde, dietro una maschera di ipocrisia e perbenismo, egoismo, fragilità, repressione, rabbia e aggressività. Sebbene Polanski utilizzi un linguaggio puramente teatrale, spesso agli eccessi, non è difficile riconoscersi in questi personaggi. C’è la coppia benestante, la cui ricchezza poggia, però, su basi mai del tutto oneste: Alan è un uomo di successo, ma il suo lavoro lo prende in modo eccessivo: le continue telefonate di lavoro sono fonte di irritazione per la moglie Nancy e condotta da ospite maleducato. Penelope e Michael rappresentano la famiglia semplice, intellettuale, che in Italia si definirebbe “culturalmente di sinistra”. Entrambi sono educati, tolleranti, ma mostrano una fragilità che li porterà a non sopportare l’assurdità della situazione.
“Carnage” in poco meno di 80 minuti riesce ad offrire un gran numero di spunti di discussione, grazie ai dialoghi studiati in modo da suscitare sempre reazioni. Il cast è composto essenzialmente dal poker di attori Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly: tre Oscar e mezzo (candidatura) in un bel mix di comicità, antipatia, isteria e ribrezzo, riportate con maestria e . Impossibile dire chi dei quattro meriti la palma del migliori perché le loro interpretazione si fondono indistintamente in quella del quinto attore presente, quel “Il Dio del massacro” che ha deciso di farli incontrare e scotnrare.
Roman Polanski è riuscito con un copione essenziale e solido, quattro attori fantastici, una piccola location a fare un film reale e brutale. Negli anni ’70 Bergman mostrava le relazioni di coppia in “Scene da un matrimonio”, Polanski con “Carnage” estende l’analisi alle relazioni tra coppie differenti, con risultati non molto differenti. Il finale beffardo non è che una palese dichiarazione che è la vita a dettarci i migliori insegnamenti, al di là di ogni (in)comprensibile discussione.

Voto: 80%


1 Comment:

Cannibal Kid said...

interessante e con un ottimo crescendo. oltre che attori strepitosi.
però forse poteva essere ancora più cattivo e incisivo...