martedì 12 giugno 2012

IL PROFUMO DELLE CAMPANULE

Il profumo delle campanule
Titolo originale: I capture the castle
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2003
Genere: sentimentale
Durata: 1h51m
Regia: Tim Fywell
Sceneggiatura: Heidi Thomas
Fotografia: Richard Greatrex
Musiche: Roy Sharman
Cast: Romola Garai, Bill Nighy, Marc Blucas, Rose Byrne, Sinead Cusack, Tara Fitzgerald, Henry Thomas, David Bamber, Henry Cavill, James Faulkner, Sarah Woodward, Helena Little, Florence Jones, Harrison Ward, Joe Sowerbutts


Trama
Inghilterra, 1930. Cassandra Mortmain, una ragazzina di diciassette anni, vive assieme alla sua eccentrica famiglia in un decadente castello inglese. Il padre James è uno scrittore che per oltre dieci anni non è riuscito a bissare il successo del suo romanzo d’esordio, la matrigna topaz, un ex-modella, e la sorella maggiore Rose. La situazione indigente della famiglia sembra avere una svolta quando dall’America arrivano i Cotton, che hanno ereditato la tenuta. Se Rose riuscisse a sposare Simon, il figlio dei Cotton, i loro problemi economici potrebbero risolversi, ma anche Cassandra si innamora del ragazzo. Inoltre, James sembra interessarsi più alla signora Cotton che alla moglie Topaz.

Recensione
L’adolescenza è il periodo della vita in cui viene più facilmente trasportati dai sentimenti e dalle fantasie, riuscendo più ad assaporare le cose che ci circondano, anche quelle che razionalmente potrebbero definirsi banali. “Il profumo delle campanule” si basa sul romanzo scritto nel 1948 dalla scrittrice inglese Dodie Smith. Il film, diretto da Tim Fywell, ne segue l’ambientazione a cavallo tra le due Grandi Guerre, nella campagna inglese. La struttura pone le sue basi intorno alle storie di Cassandra, una ragazzina di diciassette anni che registra le sue prime esperienze romantiche nel suo diario. Tutte le situazioni vengono vissute con freschezza di sentimenti, un attimo prima che la ragazzina entri nell’età matura e resti condizionata dalla consapevolezza e dalla razionalità. Romola Garai ci regala questa ragazzina sul punto di diventare donna con una performance affascinante e magnetica, piena di emozioni intense e complicate. Discreto il resto del cast nel quale spicca il sempre magnifico Bill Nighy.
“Il profumo delle campanule” è un film di relazioni tra personaggi eccentrici le cui diversità culturali (inglesi e americani) danno vita a situazioni a volte drammatiche, a volte divertenti.
Buona la regia di Fywell, pochi fronzoli e taglio televisivo più che cinematografico. Heidi Thomas, la sceneggiatrice, non si ostina nel seguire le pagine del libro di Smith. D’altronde sarebbe stato un lavoro impossibile da realizzare perché le pagine del libro sono intrise di quella passionalità che neanche una prolissa voce narrante avrebbe potuto riportare sullo schermo. Buona la ricostruzione dell’Inghilterra anni ‘30, dalla scenografia a i costumi, passando per i dialoghi semplici ma raffinati. La fotografia di Richard Greatrex riesce a coglierne l’essenza, senza far ricorso a particolare artifici o trucchi di mestiere. Buone le musiche Dario Marianelli, uno dei tanti cervelli in fuga che, per sua fortuna, ha fatto fortuna all’estero.
“Il profumo delle campanule” è una storia d’amore semplice e, in alcuni momenti, molto divertente. Ottima performance di Romola Garai. L’attrice mette in mostra tutta la determinazione di una ragazzina che sta crescendo, confusa in un vortice di sentimenti. Il suo fascino è davvero irresistibile.

Voto: 70%


1 Comment:

Sandra M. said...

Uuuu...in questo periodo qualcosa di delicato e sentimentale fa davvero al caso mio!