giovedì 16 agosto 2012

[REC 2]

Rec 2 - Recensione film
Titolo originale: [REC]²
Nazione: Spagna
Anno: 2009
Genere: horror
Durata: 1h25m
Regia: Jaume Balagueró, Paco Plaza
Sceneggiatura: Jaume Balagueró, Manu Diez, Paco Plaza
Fotografia: Pablo Rosso
Musiche: Oriol Tarragó
Cast: Jonathan D. Mellor, Oscar Zafra, Ariel Casas, Alejandro Casaseca, Pep Molina, Andrea Ros, Alex Batllori, Pau Poch, Juli Fabregas, Ferran Terraza, Claudia Silva, Martha Carbonell, Jorge-Yamam Serrano, Carlos Lasarte, Chen Min Kao, David Vert, Anna Garcia, Hector Vidales, Lazzaro E. Oertli Ortiz, Alex Lameiro Blanch Joan Hostench Martinez

Trama
Sono passati solo pochi minuti da quando le ultime immagini per il programma “Mentre tu dormi” sono state registrate all’interno di un palazzo dove si è sviluppata un terribile virus che trasforma le persone in feroci zombie. Fuori il palazzo un folla di curiosi e di giornalisti vuole sapere cosa stia succedendo. Le autorità hanno perso i contatti con le persone rinchiuse nell’edificio in quarantena. Una gruppo di Forze Speciali entra nella casa per verificare la situazione e risolvere subito la situazione. In realtà, nessuno è ben consapevole del terrore che sta avvenendo nel tranquillo condominio.

Recensione
“[REC] 2” si apre con la squadra delle Forze Speciali pronta ad entrare nel palazzo dove sono rinchiusi un gruppo di condomini, alcuni vigili del fuoco e Pablo e Angela, cameramen e presentatrice del programma “Mentre tu dormi” che hanno documentato quanto si è visto nel primo capitolo. Questa nuova incursione nel condominio più “sigillato” di Barcellona fa subito capire come i due registi Jaume Balagueró e Paco Plaza avevano lasciato buchi narrativi volontariamente. “[REC] 2” è, dunque, il classico sequel che parte dalla premessa di base di “[REC]” e si sviluppa abilmente su di esso, offrendo una più approfondita spiegazione per l'epidemia virale, aggiungendo connotati religiosi piuttosto coerenti e originali. Insomma, secondo Balagueró e Plaza, la giovane indemoniata Regan MacNeil de “L’esorcista” e gli zombie di Romero sono, in realtà, le stesse creature infernali. Se primo film si concludeva con la scoperta di un progetto segreto del Vaticano sul quale però rimanevano diversi dubbi per la velocità e per la confusione di quegli attivi, qui l’elemento religioso per il contagio è esplorato in dettaglio. Il male qui è più chiaramente definito il che fa perdere un po’ del fascino misterioso. Ma i due registi spagnoli sanno che al di là della trama e delle spiegazioni metafisiche e religiose, un film horror è fatto di sangue e di episodi spaventosi. E la paura è tanto più forte quanto più sembra autentico.
“[REC] 2” riprende anche lo stile del precedente cercando di introdurre nuovi elementi. La principale novità è rappresentata le tante telecamere attraverso cui lo spettatore partecipa a questo mockumentary. I cari Pablo e Angela, depositari della verità giornalistica, non ci sono più, ma ciò non significa che non siano possibili riprese. Ormai chiunque è in possesso di una telecamera. Ormai siamo tutti cineoperatori grazie a mini handycam e videofonini. Lo sono anche inconsapevolmente i soldati con i loro caschi ipertecnologici dotati di telecamera con visore notturno. Si differenziano così i punti di osservazione, c’è la possibilità di saltare da un gruppo di persone ad un altro, in modo da mantenere ancor più vivo l’interesse. I cambi tra i vari formati video, le telecamere dei caschi dei soldati, le videocamere digitali dei ragazzi, attraverso le dissolvenze in nero e interruzioni aumentano l’aura di autenticità, il senso di angoscia in tempo reale al fianco dei protagonisti. I due registi spingono il pubblico attraverso le stanze labirintiche alimentando i dubbi e il senso di disagio.
Balagueró e Plaza sanno bene come giocare con il loro pubblico. “[REC] 2” ripete quanto visto nel primo episodio, portando soltanto una piccola intuizione alla trama. Non solo il rischio batteriologico, perché quando la morte prende possesso della vita, non si può che far riferimento all’aldilà con tutte le implicazioni metafisiche e religiose. In sintesi, un buon remake, in attesa di un nuovo terzo capitolo.

Voto: 68%


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