Titolo originale: id.
Nazione: Italia
Anno: 2004
Genere: drammatico, thriller
Durata: 1h40m
Regia: Paolo Sorrentino
Sceneggiatura: Paolo Sorrentino
Fotografia: Luca Bigazzi
Musiche: Pasquale Catalano
Cast: Toni Servillo, Olivia Magnani, Adriano Giannini, Raffaele Pisu, Angela Goodwin, Antonio Ballerio, Gaetano Bruno, Nino D'agata, Vittorio Di Prima
Trama
In un anonimo albergo di una anonima e fredda Lugano vive Titta Di Girolamo, un uomo misterioso che cela un segreto inconfessabile per il quale si trova esiliato, lontano dall’Italia da ben otto anni. Un uomo preciso, attento, abitudinario che siede sempre al medesimo posto nella hall dell’hotel dove vive. Fuma senza sosta, si droga di eroina abitualmente, ma soltanto una volta la settimana. Un uomo riservato, taciturno senza alcuna apparente passione. Un giorno però incrocia lo sguardo della barista dell’albergo e una volta, la prima volta, che si lascerà trasportare dalle passioni finirà in circostanze dall’esito imprevisto.
Recensione
Tenterò di non essere di parte perché considero Toni Servillo il miglior attore italiano ed uno dei migliori al mondo, per il suo bagaglio teatrale che riesce ad amalgamare perfettamente nell’ambiente cinematografico, per la capacità impostare la sua voce con la giusta accentazione, armonia, autorevolezza e profondità senza mai risultare stucchevole o fuori luogo e per i suoi silenzi che esprimono sul set (e sul palco a teatro) molto più di tante parole. Ne “Le conseguenze dell’amore” è Titta Di Girolamo, un uomo solo, impenetrabile e borioso. Un personaggio che Servillo riesce a raccontare quel tanto che basta da non farlo oltremodo svelare. Paolo Sorrentino riesce a dipingere con raffinato utilizzo della mdp un mondo sommerso fatto di soldi, stimolando l’udito, in contrapposizione della staticità visiva, con un ritmo sonoro minimalista (essenziali le scelte di Lali Puna e Mogway). “Le conseguenze dell’amore” è un film con pochi dialoghi, un po’ noir insolito ed introspettivo, un po’ commedia poetica e paradossale. Peccato essere costretti a vedere interpretazioni di personaggi minori al limite dello scandalo (vedi ad esempio, Adriano Giannini). La storia va avanti senza coordinate, ma giunge in maniera serrata verso un drammatico finale che a tratti ricorda situazioni “tarantiniane”. E se Tarantino si è lamentato del cinema italiano degli ultimi anni, allora qualcuno dovrebbe fargli vedere “Le conseguenze dell’amore”. Dopo averlo visto sicuramente si ricrederà, almeno in questo caso.
Voto: 85%
Nazione: Italia
Anno: 2004
Genere: drammatico, thriller
Durata: 1h40m
Regia: Paolo Sorrentino
Sceneggiatura: Paolo Sorrentino
Fotografia: Luca Bigazzi
Musiche: Pasquale Catalano
Cast: Toni Servillo, Olivia Magnani, Adriano Giannini, Raffaele Pisu, Angela Goodwin, Antonio Ballerio, Gaetano Bruno, Nino D'agata, Vittorio Di Prima
Trama
In un anonimo albergo di una anonima e fredda Lugano vive Titta Di Girolamo, un uomo misterioso che cela un segreto inconfessabile per il quale si trova esiliato, lontano dall’Italia da ben otto anni. Un uomo preciso, attento, abitudinario che siede sempre al medesimo posto nella hall dell’hotel dove vive. Fuma senza sosta, si droga di eroina abitualmente, ma soltanto una volta la settimana. Un uomo riservato, taciturno senza alcuna apparente passione. Un giorno però incrocia lo sguardo della barista dell’albergo e una volta, la prima volta, che si lascerà trasportare dalle passioni finirà in circostanze dall’esito imprevisto.
Recensione
Tenterò di non essere di parte perché considero Toni Servillo il miglior attore italiano ed uno dei migliori al mondo, per il suo bagaglio teatrale che riesce ad amalgamare perfettamente nell’ambiente cinematografico, per la capacità impostare la sua voce con la giusta accentazione, armonia, autorevolezza e profondità senza mai risultare stucchevole o fuori luogo e per i suoi silenzi che esprimono sul set (e sul palco a teatro) molto più di tante parole. Ne “Le conseguenze dell’amore” è Titta Di Girolamo, un uomo solo, impenetrabile e borioso. Un personaggio che Servillo riesce a raccontare quel tanto che basta da non farlo oltremodo svelare. Paolo Sorrentino riesce a dipingere con raffinato utilizzo della mdp un mondo sommerso fatto di soldi, stimolando l’udito, in contrapposizione della staticità visiva, con un ritmo sonoro minimalista (essenziali le scelte di Lali Puna e Mogway). “Le conseguenze dell’amore” è un film con pochi dialoghi, un po’ noir insolito ed introspettivo, un po’ commedia poetica e paradossale. Peccato essere costretti a vedere interpretazioni di personaggi minori al limite dello scandalo (vedi ad esempio, Adriano Giannini). La storia va avanti senza coordinate, ma giunge in maniera serrata verso un drammatico finale che a tratti ricorda situazioni “tarantiniane”. E se Tarantino si è lamentato del cinema italiano degli ultimi anni, allora qualcuno dovrebbe fargli vedere “Le conseguenze dell’amore”. Dopo averlo visto sicuramente si ricrederà, almeno in questo caso.
Voto: 85%
19 Comments:
Gran bella recensione, sono d'accordo!
E anche per me, in questi ultimi anni, Servillo è di gran lunga il miglior attore italiano. Tra l'altro a teatro è eccezionale!
www.babylon78.splinder.com
Gli si farebbe torto concludere che, a livello narrativo, fa perno sull'imperturbabile recitazione dell'eccellente T. Servillo: è l'attore che si è messo al servizio del personaggio e della regia e non viceversa. Cmq 9 come voto mi sembra un po troppo.
Titta Di Girolamo: un solido personaggio che nei suoi pesantissimi silenzi riesce ad essere comunque un libro aperto per lo spettatore! Bellissimo questo film...
Ottimo blog! Anche tu appassionato di cinema come me!! Io ho una preferenza per quello orientale... Wong Kar Wai su tutti! Ti linko e torno presto a rileggerti ;) ciao
Capolavoro.... Spelendido e intenso, specie l'interpretazione del protagonista da brividi!!!!
The P.
http://www.thepunishersblog.splinder.com
Ciao... anche a me questo film è piaciuto molto, per il tono "gelido" che ricorda molto certi film francofoni o addirittura orientali ("Millenium mambo" di Hou Hsiao-Hsien, anyone?). Non credo però che a Tarantino piacerebbe, i suoi gusti vanno in un'altra direzione! Per il buon Quentin (comunque un geniaccio) il "buon" cinema italiano del passato è quello di Di Leo e Bava, non quello (per esempio) di Antonioni o Visconti.
X gioia:
L'angoscia non è certo un parametro che può inficiare il giudizio finale di un film e la modalità della sua morte... beh, è quello che spesso è successo in realtà nei delitti di mafia.
Giannini è inguardabile e la Magnani, si nota, come tu stessa dici, che sia raccomandata!
Bellissimo film, uno dei miei preferiti degli ultimi anni, Servillo magistrale e Tarantino si ricrederebbe guardandolo...
Se ti va leggi anche la recensione che ne ho fatto io, bel blog complimenti ^_-
Ale55andra
Io ho visto tutti i film di Sorrentino, lo considero un gran regista e considero senz'altro Toni Servillo un attore d'altri tempi....
Ma Io non amo molto questo film, trovo che altri film di Sorrentino siano migliori come l'uomo in più, e non posso non citare l'ultimo, l'amico di famiglia, dove il gelo e il raccapriccio che genera il personaggio interpretato da Giacomo Rizzo trovo sia fuori dal comune.
Ad ogni modo la critica ha elogiato Le conseguenze dell'amore e molta gente a ruota ne parla tanto, ma non credo l'abbia capito a fondo...
Di sicuro, un film d'alto livello
probabilmente non accetterai ciò che sto per scrivere..a me questo film non è piaciuto particolarmente. io l'ho trovato molto freddo, di sicuro erano le intenzioni di sorrentino, ma era a tal punto freddo da far sentire chi guarda un guardone..io l'ho sentito cosi questo film, assolutamente impenetrabile, dal punto di vista scenico stupendo, registicamente perfetto, ma non aveva cuore. è questo poi il centro di tutto.
sono d'accordo, questo è un grande film, e Tarantino dovrebbe vederlo...
In realtà Tarantino questo film l'ha visto eccome, dato che era presidente della giuria a cannes quando le conseguenze dell'amore era in concorso (per la cronaca, l'anno della palma d'oro a michael moore scippata a oldboy).
saluti ^^
Sorrentino, bravo regista, e Servillo ottimo attore. Ottimo film da otto direi.
Secondo me "L'Uomo in più" è ancora meglio, mentre mi lascia a dir poco perplesso "L'amico di famiglia" dove il personaggio non è credibile e tutto il film "scricchiola"....
Capolavoro e poi basta con stà dichiarazione di Tarantino!
Film da pelle d'oca (in positivo).
Gioia, non è bello spoilerare dove chiunque (anche chi non ha visto il film) può leggere...
Grazie anonimo per essere approdato qui, peccato tu sia rimasto anonimo senza poter capire con chi confrontarsi.
Grazie per avermi fatto notare il commento di Gioia contenente uno spoiler.
Da oggi in poi sarò costretto a cancellare tutti i commenti che contengono spoiler esagerati per preservare i lettori.
Capisco scrivere "mi dispiace per come è finito", ma dire precisamente come finisce... questo è inaccettabile.
Ciao scusa mi ero dimenticata di mettere il nome...mi dispiace per Gioia ma le spoilerate non le reggo, un film come questo non merita di essere "denudato" in modo così leggero.
@Clara:
Grazie per essere passata nuovamente. Non preoccuparti, per quanto posso, cercherò di eliminare i messaggi con spoiler.
Per il resto, spero tu possa affezionarti al blog.
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