martedì 24 luglio 2007

CRONACA DI UN AMORE VIOLATO

Titolo originale: id.
Nazione: Italia
Anno: 1995
Genere: drammatico
Durata: 1h45m
Regia: Giacomo Battiato
Sceneggiatura: Giacomo Battiato, Anna Maria Pellegrino
Fotografia: Roberto Forza
Musiche: Mario De Benito
Cast: Roberto Zibetti, Isabella Ferrari, Riccardo Rossi, Sophie Broustal, Goya Toledo, Marisa Paredes, Bruno Armando, Antonella Attili, Mia Benedetta Barracchia, Stefano Borghetti, Rodolfo Corsato, Graziano Diana, Claudio Di Mauro, Katia Dottori


Trama
Luca è un giovane di famiglia normale, appassionato di ingegneria spaziale con l’hobby della telecamera con la quale spia la gente che passa davanti la sua casa. In particolare si interessa ad una giovane segretaria di uno studio dentistico, Valeria, della quale finisce per innamorarsi. Una sera giunge l’occasione per conoscerla: la ragazza, all’uscita dal lavoro, non riesce a far partire la sua automobile. Luca sceso in strada, però, invece di aiutarla la violenta con crudele accanimento, lasciandola svenuta sul ciglio della strada senza che questa l’abbia visto in faccia. Rientrato in casa, forse in preda ad un rimorso, chiama un’ambulanza e scende in strada a soccorrerla. Una volta che Valeria si riprende dall’accaduto, desidera conoscere chi l’ha soccorso (ma in realtà violentata) ed inizia a frequentarlo facendo nascere una storia d’amore.

Recensione
“Cronaca di un amore violato” è un film del regista Giacomo Battiato, tratto dal romanzo “Diario di uno stupratore” di Anna Maria Pellegrino. Luca, il protagonista, è un carnefice vittima di se stesso, incapace di conquistare con dolcezza l’oggetto del suo desiderio e non trova altra soluzione di commettere una vile atrocità. Viene descritto da Battiato con estrema cura, con le tipiche caratteristiche del soggetto asociale: colto, instabile, irritabile (soprattutto con la madre fin troppo premurosa), cinico e spietato, dominato dalle sue pulsioni, forse inconsapevole del reato che commette. Ma supera anche questo limite di inconsapevolezza ed essendo incapace di tornare indietro, cade in una spirale di violenza per la quale inizia a provare un particolare piacere. Sorreggendosi con ambientazioni scure ed una colonna sonora appropriata (sublime “This Woman's Work” di Kate Bush) film riesce, seppur senza alcuna pesantezza, ad approfondire la psicologia di un personaggio infame senza giudicarlo con banali luoghi comuni e identificandosi anche come giallo a sfondo sessuale. Roberto Zibetti, nonostante i suoi limiti, sembra l’attore giusto per interpretare Luca stritolato dalla passione e dal disprezzo delle donne. Una cronaca di un amore violato al suo nascere, che vive grazie ad una orribile verità nascosta.

Voto: 64%


3 Comments:

Anonimo said...

Quano vidi il film lo trasmisero di notte. Mi turbo' enormemente; lo scorcio della psicologia del protagionista mi ha fatto pensare che quello stereotipo puo' appartenere a molte persone: inquietante!

ghettoculturale said...

Grazie per il commento. Per un attimo ho pensato fossi il VERO Amos Gitai, poi mi sono reso conto, leggendo il tuo profilo, che sei troppo giovane.
Complimenti per l blog.
Torno a trovarti presto.

Anonimo said...

bellissimo questo film :D
grazie per l'invito, ti inserisco nei link amici :)
Darkatia(http://darkatia.splinder.com)