Titolo originale: The hideout
Nazione: Italia/USA
Anno: 2007
Genere: horror
Durata: 1h40m
Regia: Pupi Avati
Sceneggiatura: Pupi Avati
Fotografia: Pasquale Rachini, Cesare Bastelli
Musiche: Riz Ortolani
Cast: Laura Morante, Rita Tushingham, Burt Young, Treat Williams, Yvonne Sciò, Peter Soderberg, Giovanni Lombardo Radice, Angela Pagano, Sydne Rome
Trama
La notte del 22 dicembre 1952, nella cittadina di Davenport, un pensionato viene sconvolto da un atroce delitto: una suora e due ospiti vengono brutalmente trucidate e di due ragazze non rimane traccia. Più di cinquanta anni dopo, una donna italiana, appena uscita da una clinica psichiatrica, è decisa ad aprire un ristorante così come anni prima aveva promesso al marito morto suicida. La scelta del locale cade sulla dimora rimasta chiusa dai giorni del triplice omicidio. Una volta stabilitasi nella casa, la donna inizia a sentire strani rumori.
Recensione
“Il nascondiglio” segna il ritorno, dopo molti anni, di Pupi Avati all’horror, un genere che lo aveva visto nascere ed affermarsi cinematograficamente. Rimangono nella memoria capolavori horror quali “La casa dalle finestre che ridono” e “Zeder”. Peccato però che “Il nascondiglio” non si avvicina neanche lontanamente per qualità alle pellicole citate. Pur presentando alcuni isolati momenti in cui la paura raggiunge livelli estremi, la trama è scontata (non volendo neanche accusarlo di avvalersi un genere, quello della casa maledetta, già fin troppo abusato) ed il rebus è chiaro fin dalle prime scene del film. Alcune parti si non inseriscono appieno nella struttura complessiva e restano in piedi alcune circostanze irrisolte. Inoltre il film punta molto su personaggio principale rivelato in maniera poco approfondita ed interpretato da una Laura Morante sempre inchiodata ai suoi comportamenti nevrotici propri dei personaggi delle sue passate pellicole. Le atmosfere gotiche sono accompagnate in maniera eccelsa dalle musiche di Riz Ortolani, autore in pellicole horror storiche di maestri sacri quali Ruggero Deodato e Lucio Fulci.
“Il nascondiglio”, malgrado presenti alcuni buoni momenti, non raggiunge assolutamente i risultati che ci si attenderebbro dal regista romagnolo.
Voto: 54%
Nazione: Italia/USA
Anno: 2007
Genere: horror
Durata: 1h40m
Regia: Pupi Avati
Sceneggiatura: Pupi Avati
Fotografia: Pasquale Rachini, Cesare Bastelli
Musiche: Riz Ortolani
Cast: Laura Morante, Rita Tushingham, Burt Young, Treat Williams, Yvonne Sciò, Peter Soderberg, Giovanni Lombardo Radice, Angela Pagano, Sydne Rome
Trama
La notte del 22 dicembre 1952, nella cittadina di Davenport, un pensionato viene sconvolto da un atroce delitto: una suora e due ospiti vengono brutalmente trucidate e di due ragazze non rimane traccia. Più di cinquanta anni dopo, una donna italiana, appena uscita da una clinica psichiatrica, è decisa ad aprire un ristorante così come anni prima aveva promesso al marito morto suicida. La scelta del locale cade sulla dimora rimasta chiusa dai giorni del triplice omicidio. Una volta stabilitasi nella casa, la donna inizia a sentire strani rumori.
Recensione
“Il nascondiglio” segna il ritorno, dopo molti anni, di Pupi Avati all’horror, un genere che lo aveva visto nascere ed affermarsi cinematograficamente. Rimangono nella memoria capolavori horror quali “La casa dalle finestre che ridono” e “Zeder”. Peccato però che “Il nascondiglio” non si avvicina neanche lontanamente per qualità alle pellicole citate. Pur presentando alcuni isolati momenti in cui la paura raggiunge livelli estremi, la trama è scontata (non volendo neanche accusarlo di avvalersi un genere, quello della casa maledetta, già fin troppo abusato) ed il rebus è chiaro fin dalle prime scene del film. Alcune parti si non inseriscono appieno nella struttura complessiva e restano in piedi alcune circostanze irrisolte. Inoltre il film punta molto su personaggio principale rivelato in maniera poco approfondita ed interpretato da una Laura Morante sempre inchiodata ai suoi comportamenti nevrotici propri dei personaggi delle sue passate pellicole. Le atmosfere gotiche sono accompagnate in maniera eccelsa dalle musiche di Riz Ortolani, autore in pellicole horror storiche di maestri sacri quali Ruggero Deodato e Lucio Fulci.
“Il nascondiglio”, malgrado presenti alcuni buoni momenti, non raggiunge assolutamente i risultati che ci si attenderebbro dal regista romagnolo.
Voto: 54%
12 Comments:
Ciao Ho visto il tuo blog...e devo dire che mi piacciono molto le tue recensioni dei film...sarai un appassionato..proprio come me...
io l'ultimo film che visto è stato Elizabeth The Golden Age: una vera e propria esperienza visiva!!!
Volevo ringraziarti per quanto scritto riguardo le mie Pillole di Storia...è un modo per ricordare come la storia sia fondamentale per il nostro futuro..
Ho deciso di Linkarti e commenterò spesso i tuoi post...spero farai lo stesso!!! Ciao!!!
Grazie per essere passato a trovarmi. Complimenti per il blog e per quello che scrivi (e come lo scrivi). Sembri uno del ramo. Provvedo a linkarti subito, torna a trovarmi quando vuoi!
Come ben sai, io sono rimasto molto soddisfatto dal film...le pecche ci sono, ma l'atmosfera (secondo me) è indiscutibile...
Il tuo voto mi lascia un pò perplesso. Dovrò rivedere i miei piani ed optare per altro, forse.
Concordo in gran parte con il tuo giudizio (io i momenti di paura non li ho proprio percepiti), solo sono stato un po' più severo assegnandogli un sonoro 4.
Nella tua recensione hai però sottolineato un aspetto che io ho colpevolmente tralasciato: le musiche di Ortolani. Che, con la Snakes hall, sono l'unica cosa che si salva.
Ed è tutto dire...
Devo ancora vederlo, ma dopo aver letto altre recensioni di cinefili e dopo la tua, sembra che comunque il film non sia poi tanto male. A questo punto cercherò di vederelo per farmene un'idea. A presto.
purtroppo non amo l'horror,ma la Morante è davvero un'attrice straordinaria...
buona serata
carmen
ninetta.ilcannocchiale.it
"Il nascondiglio" sta diventando il film italiano divisorio del 2007? Bene, la cosa mi intriga! Io spero di vederlo in settimana!
che ti devo dire...secondo me Avati è un po' sopravvalutato. SArò blasfema, ma la penso così (e Il nascondiglio non me lo vado a vedere)
comunque devo farti veramente i compimenti per le recensioni ( e io sono quasi del ramo..;-)))
Non è neanche necessario andare al cinema per capire come finisce. Il nascondiglio, già dal nome si capisce il finale.
Le atmosfere del film (create grazie alla regia da Avati..ci tengo a sottolinearlo) a me sono piaciute davvero molto. Inoltre la "Snakes Hall" mi ha davvero affascinato...
Un saluto
Io spesso mi trovo controcorrente....però a me questo film mi è piaciuto molto....io amo pupi avati, uno dei miei film prefriti è "la casa dalle finestre che ridono"....film di altri tempi, come gli stessi film di Argento una volta erano film di altri tempi. Il film in questione, per molti abbastanza scontato, a me è piaciuto molto molto molto, forse perchè in un certo senso è da un po' che comincio a guardare oltre la trama....io lo definirei un film a ritroso in cui lo spettatore sa bene e conosce al trama, e gioca una sfida con il regista come per dire "vediamo come la racconti"....Io ho visto il film e avevo già letto il libro, ma mi sono sentita molto coinvolta.
Il problema è che spesso da certi registi che a distanza di anni ritornano ai generi d'esordio, ci aspettiamo un "ritorno" mentre in realtà l'intenzione è quella di raccontare in un modo nuovo. Solo che noi spettaori rimaniano legati al successo dei grandi cult e ciaspettiamo qualcosa di simile...
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