Titolo originale: Eastern promises
Nazione: Gran Bretagna, Canada, USA
Anno: 2007
Genere: drammatico, thriller
Durata: 1h40m
Regia: David Cronenberg
Sceneggiatura: Steven Knight
Fotografia: Howard Shore
Musiche: Peter Suschitzky
Cast: Viggo Mortensen, Naomi Watts, Vincent Cassel, Armin Mueller-Stahl, Jerzy Skolimowski, Sinéad Cusack, Sarah-Jeanne Labrosse, Aleksandar Mikic, Olegar Fedoro, Josef Altin, Lillibet Langley, Raza Jaffrey, Mia Soteriou, Donald Sumpter
Nazione: Gran Bretagna, Canada, USA
Anno: 2007
Genere: drammatico, thriller
Durata: 1h40m
Regia: David Cronenberg
Sceneggiatura: Steven Knight
Fotografia: Howard Shore
Musiche: Peter Suschitzky
Cast: Viggo Mortensen, Naomi Watts, Vincent Cassel, Armin Mueller-Stahl, Jerzy Skolimowski, Sinéad Cusack, Sarah-Jeanne Labrosse, Aleksandar Mikic, Olegar Fedoro, Josef Altin, Lillibet Langley, Raza Jaffrey, Mia Soteriou, Donald Sumpter
Trama
Nikolai Luzhin lavora come autista presso una delle famiglie della mafia russa più potenti a Londra. Il capo della famiglia è Semyon, proprietario di un elegante ristorante, all’aspetto garbato e pacifico, ma in realtà gelido e brutale. Insieme a lui, il figlio Kirill, che seppur uomo, mostra gli atteggiamenti di un ragazzino folle e capriccioso. La vita di Nikolai viene scossa quando, il giorno di Natale, incontra per caso Anna Khitrova, un'ostetrica inglese di origini russe che lavora in un ospedale di Londra. Anna è rimasta sconvolta dalla tragica vicenda di una ragazzina russa quattordicenne, morta dando alla luce il suo bambino ed ha intenzione di ritrovare la famiglia d'origine della ragazza affinché si prenda cura del bambino. Inizia ad indagare con l'ausilio del diario della ragazzina. Il diario, scritto in russo, cela però orribili verità.
Recensione
La pessima abitudine dei distributori italiani di storpiare i titoli originali si mostra anche in questa occasione. Sarebbe stato sufficiente tradurlo letteralmente. “La promessa dell’assassino” può far credere ad un serial killer movie, quando in realtà l’originale “Eastern promises” (“Promesse dell’Est”) sarebbe stato perfetto anche in italiano. L’idea del film prende infatti vita dalle false promesse fatte alle giovani ragazze russe di trovare un buon lavoro (come cantante nel caso della ragazzina del film) fuori dai confini statali per poi trovarsi ad essere sfruttate sulla strada. Molti hanno visto ne “La promessa dell’assassino” il naturale seguito di “A history of violence”, ma seppur presenti alcuni degli elementi del precedente film, questo si accosta molto più a “Piccoli affari sporchi”, pellicola del 2002 di Stephen Frears, ma sempre dello sceneggiatore Steven Knight (per la curiosità di tanti, anche ideatore di “Chi vuol essere milionario”). E così la Londra del film si ritrova abitata essenzialmente da russi, in un microcosmo nel quale la violenza è all’ordine del giorno, dimenticata e legittimata dalle autorità locali.
Cronenberg è sempre stato un regista difficile. Nei suoi film ha descritto, senza tirarsi mai indietro né per censura, né per buon senso, le perversioni dettate dagli istinti umani. Film nei quali la violenza fisica e psicologica è dipinta con modi così crudi e realistici da far vacillare anche lo spettatore preparato ai migliori/peggiori splatter movies. Ed anche in questo caso il regista canadese non lascia molto all’immaginazione, proponendo immagini forti, al limite del sadismo non solo visivo. Il sangue è sempre presente ne “La promessa dell’assassino”, soprattutto sua nella parte iniziale, prima come morte, nel negozio del barbiere, poi come vita, quando la ragazzina arriva in farmacia in piena emorragia. Forte, drammatica la voce narrante della ragazzina ormai deceduta, che nelle parole del suo diario lacera più volte la pellicola, descrivendo orrori subiti e la solitudine dolorosa sua e di tante ragazze come lei. Ed anche l’ambiguità dei personaggi a determinare un senso di smarrimento, non solo nel caso dei personaggi del male, ma anche l’unica briciola di bene ne “La promessa dell’assassino”, Anna, donna inglese ma di origini russe, nasconde un difficile passato, reso oscuro dalla volontà del regista canadese di non approfondire la sua storia.
Cast artistico ad alti livelli: Viggo Mortensen risulta fedelmente calato nei panni del criminale russo, glaciale negli sguardi e risoluto nei modi di fare; Vincent Cassel efficace in un personaggio mediocre, incapace al suo ruolo di boss malavitoso; Armin Mueller-Stahl interpreta il suo ruolo delineando con estrema abilità la calma esteriore e la ferocia nascosta; Naomi Watts riesce con semplici jeans e giubbotti a mostrare la sua sensualità, causa di alcune scelte di Nikolai.
Anche se non privo di qualche forzatura, “La promessa dell’assassino” potrà interessare e risultare piacevole anche a chi non ha mai apprezzato il vecchio Cronenberg, in questo film insolitamente sentimentale nel descrivere il suo sdegno, ma mai del tutto consolatorio in un lieto fine decisamente non troppo lieto.
Voto: 74%
Nikolai Luzhin lavora come autista presso una delle famiglie della mafia russa più potenti a Londra. Il capo della famiglia è Semyon, proprietario di un elegante ristorante, all’aspetto garbato e pacifico, ma in realtà gelido e brutale. Insieme a lui, il figlio Kirill, che seppur uomo, mostra gli atteggiamenti di un ragazzino folle e capriccioso. La vita di Nikolai viene scossa quando, il giorno di Natale, incontra per caso Anna Khitrova, un'ostetrica inglese di origini russe che lavora in un ospedale di Londra. Anna è rimasta sconvolta dalla tragica vicenda di una ragazzina russa quattordicenne, morta dando alla luce il suo bambino ed ha intenzione di ritrovare la famiglia d'origine della ragazza affinché si prenda cura del bambino. Inizia ad indagare con l'ausilio del diario della ragazzina. Il diario, scritto in russo, cela però orribili verità.
Recensione
La pessima abitudine dei distributori italiani di storpiare i titoli originali si mostra anche in questa occasione. Sarebbe stato sufficiente tradurlo letteralmente. “La promessa dell’assassino” può far credere ad un serial killer movie, quando in realtà l’originale “Eastern promises” (“Promesse dell’Est”) sarebbe stato perfetto anche in italiano. L’idea del film prende infatti vita dalle false promesse fatte alle giovani ragazze russe di trovare un buon lavoro (come cantante nel caso della ragazzina del film) fuori dai confini statali per poi trovarsi ad essere sfruttate sulla strada. Molti hanno visto ne “La promessa dell’assassino” il naturale seguito di “A history of violence”, ma seppur presenti alcuni degli elementi del precedente film, questo si accosta molto più a “Piccoli affari sporchi”, pellicola del 2002 di Stephen Frears, ma sempre dello sceneggiatore Steven Knight (per la curiosità di tanti, anche ideatore di “Chi vuol essere milionario”). E così la Londra del film si ritrova abitata essenzialmente da russi, in un microcosmo nel quale la violenza è all’ordine del giorno, dimenticata e legittimata dalle autorità locali.
Cronenberg è sempre stato un regista difficile. Nei suoi film ha descritto, senza tirarsi mai indietro né per censura, né per buon senso, le perversioni dettate dagli istinti umani. Film nei quali la violenza fisica e psicologica è dipinta con modi così crudi e realistici da far vacillare anche lo spettatore preparato ai migliori/peggiori splatter movies. Ed anche in questo caso il regista canadese non lascia molto all’immaginazione, proponendo immagini forti, al limite del sadismo non solo visivo. Il sangue è sempre presente ne “La promessa dell’assassino”, soprattutto sua nella parte iniziale, prima come morte, nel negozio del barbiere, poi come vita, quando la ragazzina arriva in farmacia in piena emorragia. Forte, drammatica la voce narrante della ragazzina ormai deceduta, che nelle parole del suo diario lacera più volte la pellicola, descrivendo orrori subiti e la solitudine dolorosa sua e di tante ragazze come lei. Ed anche l’ambiguità dei personaggi a determinare un senso di smarrimento, non solo nel caso dei personaggi del male, ma anche l’unica briciola di bene ne “La promessa dell’assassino”, Anna, donna inglese ma di origini russe, nasconde un difficile passato, reso oscuro dalla volontà del regista canadese di non approfondire la sua storia.
Cast artistico ad alti livelli: Viggo Mortensen risulta fedelmente calato nei panni del criminale russo, glaciale negli sguardi e risoluto nei modi di fare; Vincent Cassel efficace in un personaggio mediocre, incapace al suo ruolo di boss malavitoso; Armin Mueller-Stahl interpreta il suo ruolo delineando con estrema abilità la calma esteriore e la ferocia nascosta; Naomi Watts riesce con semplici jeans e giubbotti a mostrare la sua sensualità, causa di alcune scelte di Nikolai.
Anche se non privo di qualche forzatura, “La promessa dell’assassino” potrà interessare e risultare piacevole anche a chi non ha mai apprezzato il vecchio Cronenberg, in questo film insolitamente sentimentale nel descrivere il suo sdegno, ma mai del tutto consolatorio in un lieto fine decisamente non troppo lieto.
Voto: 74%
Trailer “La promessa dell’assassino”
18 Comments:
Mi hanno già parlato bene di questo film... :P Lo dovrò vedere prima o poi! :D
X-Bye
Da vedere!!
ehi, allora non ho capito un c***o del finale! a me è sembrato fin troppo consolatorio e stonato rispetto al film!
comunque un grande grande film, il tuo 7 lo vedo un po' strettino
Buone feste e felice 2008
Mario, pur non potendo dire molto per evitare di spoilerare sul film, ti dirò soltanto che inizialmente mi era sembrato molto a lieto fine, poi ripensandoci bene il lieto fine "totale" non c'è, perché il cerchio non si chiude, lasciando il tutto aperto ad ogni interpretazione sui minuti successivi al THE END.
Il voto può sembrare stretto, ci ho pensato e ripensato tanto al valore sintetico del film. A volte mi veniva un 7.5, a volte un 7, a volte 6.5, a volte 8... ho mediato per un 7 anche perché ci sono parti che al mio orecchio mentale sono apparse "stonate", come ad esempio (sarò ritenuto pazzo), la tanto decantata scena della sauna. Sarà assurdo, ma ci ho visto l'incipit di "Danko" di Walter Hill, con Schwarzenegger che lotta nella sauna con, guarda caso, alcuni omaccioni russi!
Grazie x gli auguri! spero tu abbia trascorso un Sereno Natale.
ciao!
fioredicollina.splinder.com
Quando ero giovane non me ne perdevo uno di Cronenberg. Ora non riesco a stargli dietro. Questo, poi, mi era completamente sfuggito...
Belle recensioni ma...non solo film horror!!!!!!
brrrr.
Perfetto! Infatti "La promessa dell'assassino" non è un film horror! E l'horror non mi sembra il genere più recensito nel blog!
Mah...
Mi hanno parlato molto bene di questo film...vedremo, vedremo...
P.S.
Buon Natale a te...
Ciao ti loascio il link al mio post sul film di Cronenberg, intanto complimenti per il blog, a presto
Damiano
http://fuorischermi.blogspot.com/2007/12/la-promessa-dell.html
Io ho amato molto questo film! Forse non rgagiunge la bellezza di A history of violence, ma sicuramente, almeno per me, è uno delle migliori pellicole viste quest'anno. Ciao, Ale
www.alessandro1971.splinder.com
Purtroppo non l'ho ancora visto. Spero di farcela anche perché è ancora al cinema. Auguri e Buon Anno Nuovo.
Questo film lo voglio recuperare assolutamente, complimenti per la recensione
Un po tirchio nel voto..un 9 per me!!!^^
Buon anno!ciao!
MrDavis
Mi manca, nonostante io adori Naomi Watts. Buon anno!!
A parte il voto (secondo me un po' basso rapportato al valore artistico del film), non concordo sul giudizio relativo il finale. A me è parso angosciante, con Nikolai "schiavo" del suo ineluttabile destino.
Riguardo il titolo effettivamente avrebbero fatto meglio traducendolo letteralmente ma, a parte che in passato hanno generato scempi ben peggiori (basti pensare a "Se mi lasci ti cancelo"), in fondo anche il titolo italiano non è poi così fuori luogo. In fondo (sto sul vago per evitare spoiler) l'uomo che con le sue promesse la porta a Londra ne causa (sia pur indirettamente) la morte.
Ho finalmente visto "la promessa dell'assassino": grande film, grande regia, grandi interpreti.
Non pensavo che Naomi Watts fosse così brava, adesso la vedrò in "funny games" a cinema.
hai un ottimo blog!
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