Il 2007 volge al termine e, conti alla mano, si identifica come uno degli anni con più alti incassi cinematografici. Il cinema gode dunque di ottima salute, non solo per gli incassi ma anche per il numero di spettatori presenti in sala. Non se la passa peggio il settore del home video, sia nel caso della vendita che del noleggio di DVD. E questo non lo si deve di sicuro alla qualità delle pellicole cinematografiche. Le classifiche dei film con maggior consenso di pubblico vedono ai primi posti commedie natalizie, sequel di cartoni già di successo e rifacimenti sul grande schermo di fumetti, relegando nelle posizioni meno importanti i “film d’autore”.
Una sondaggio ha rilevato che il 43% degli italiani è andato almeno una volta al cinema negli ultimi sei mesi e che l’84% è un pirata che scarica assiduamente film da Internet. In Gran Bretagna, il governo, non avendo altre questioni importanti da risolvere, si sta impegnando affinché gli Internet Provider stacchino il servizio a chi scarica illegalmente musica e film, ed altri paesi avrebbero intenzione di seguire questo degno esempio di limitazione alla libertà individuale. Alzi la mano chi non rientra tra le persone che un giorno vedrebbe soppressa per sempre la possibilità di navigare, leggere mail e chattare con i propri conoscenti.
Non sono un sostenitore dei guadagni relativi alla vendita di film contraffatti, anzi darei fuoco a tutte le bancarelle presenti sui marciapiedi delle strade, guadagni che vanno in gran parte a delinquenti che si celano dietro poveri ragazzi extracomunitari.
Il cinema non è condizionato al download da internet, il cinema è un luogo di aggregazione, come può esserlo un pub o una discoteca. Se qualcuno propone di andare a cinema, nessuno replicherebbe di non voler andare perché ha già visto il film a casa nella sua terrificante versione pirata. O, al limite, si accorderebbe per la visione di un altro film, dato che ormai i multisala, se da un lato hanno ucciso le piccole sale a conduzione familiare, dall’altro consentono di avere una scelta maggiore sulle pellicole di recente uscita.
Può sembrare paradossale, ma a mio parere la pirateria aiuta il cinema accrescendone fascino ed immagine. Il film che viene visto in copia pirata è, nella maggior parte dei casi, quello che non si è riuscito o non si avrebbe mai avuto il coraggio di andare a vedere al cinema. Valutando il costo del biglietto di € 7.5, nessuno, per i noti problemi economici che affiggono il paese, si sognerebbe di andare più di 4-6 volte al cinema al mese. E nel caso di una famiglia di 4 persone, i costi si aggirerebbero intorno a € 40-50 (4 biglietti + popcorn e bibite).
Ogni mese escono però molti più film e quindi ci saranno sempre pellicole che non si avrà mai la possibilità vedere a cinema. Per questo motivo, vedendo a casa propria il film, nessuno toglierà guadagni ai produttori cinematografici. Ed il noleggio o la pay-tv non sembrano risentirne, dato che anche in questi casi gli incassi sono ragguardevoli. Se poi a scaricare è chi al cinema non va abitualmente, continuerà a non andarci o, addirittura, vedendo di continuo film a casa, potrebbe veder nascere in sé la voglia di andarci una volta ogni tanto. Per non parlare poi della pubblicità diretta che chi scarica può eventualmente fare, consigliando agli amici un film interessante da vedere al cinema.
Internet non è una piaga e dalle nostre parti nessuno sembra capirlo. Esemplari i casi americani di Jackass 2.5 nel cinema e dei Radiohead nella musica che hanno permesso di scaricare gratuitamente da internet il loro prodotto. E non penso che dopo questa iniziativa li troveremo agli angoli delle strade a chiedere l’elemosina.
Una sondaggio ha rilevato che il 43% degli italiani è andato almeno una volta al cinema negli ultimi sei mesi e che l’84% è un pirata che scarica assiduamente film da Internet. In Gran Bretagna, il governo, non avendo altre questioni importanti da risolvere, si sta impegnando affinché gli Internet Provider stacchino il servizio a chi scarica illegalmente musica e film, ed altri paesi avrebbero intenzione di seguire questo degno esempio di limitazione alla libertà individuale. Alzi la mano chi non rientra tra le persone che un giorno vedrebbe soppressa per sempre la possibilità di navigare, leggere mail e chattare con i propri conoscenti.
Non sono un sostenitore dei guadagni relativi alla vendita di film contraffatti, anzi darei fuoco a tutte le bancarelle presenti sui marciapiedi delle strade, guadagni che vanno in gran parte a delinquenti che si celano dietro poveri ragazzi extracomunitari.
Il cinema non è condizionato al download da internet, il cinema è un luogo di aggregazione, come può esserlo un pub o una discoteca. Se qualcuno propone di andare a cinema, nessuno replicherebbe di non voler andare perché ha già visto il film a casa nella sua terrificante versione pirata. O, al limite, si accorderebbe per la visione di un altro film, dato che ormai i multisala, se da un lato hanno ucciso le piccole sale a conduzione familiare, dall’altro consentono di avere una scelta maggiore sulle pellicole di recente uscita.
Può sembrare paradossale, ma a mio parere la pirateria aiuta il cinema accrescendone fascino ed immagine. Il film che viene visto in copia pirata è, nella maggior parte dei casi, quello che non si è riuscito o non si avrebbe mai avuto il coraggio di andare a vedere al cinema. Valutando il costo del biglietto di € 7.5, nessuno, per i noti problemi economici che affiggono il paese, si sognerebbe di andare più di 4-6 volte al cinema al mese. E nel caso di una famiglia di 4 persone, i costi si aggirerebbero intorno a € 40-50 (4 biglietti + popcorn e bibite).
Ogni mese escono però molti più film e quindi ci saranno sempre pellicole che non si avrà mai la possibilità vedere a cinema. Per questo motivo, vedendo a casa propria il film, nessuno toglierà guadagni ai produttori cinematografici. Ed il noleggio o la pay-tv non sembrano risentirne, dato che anche in questi casi gli incassi sono ragguardevoli. Se poi a scaricare è chi al cinema non va abitualmente, continuerà a non andarci o, addirittura, vedendo di continuo film a casa, potrebbe veder nascere in sé la voglia di andarci una volta ogni tanto. Per non parlare poi della pubblicità diretta che chi scarica può eventualmente fare, consigliando agli amici un film interessante da vedere al cinema.
Internet non è una piaga e dalle nostre parti nessuno sembra capirlo. Esemplari i casi americani di Jackass 2.5 nel cinema e dei Radiohead nella musica che hanno permesso di scaricare gratuitamente da internet il loro prodotto. E non penso che dopo questa iniziativa li troveremo agli angoli delle strade a chiedere l’elemosina.
8 Comments:
I dati sono molto confortanti e dimostrano che il problema del cinema non è legato alla pirateria. Sono anche io contro le bancarelle che vendono film pirata ma non sono contro a coloro che magari scaricano un film per vederselo rigorosamente a casa senza crearne un commercio illegale.
Ottimo blog. e argomenti interessanti. Affare fatto!
quinton... hai sintetizzato le mie parole. Mi fa piacere!
Volevo lasciare il mio parere, ma l'ha già espresso ottimamente Quinton :-)Inutile dire che condivido il ragionamento alla base, che è quello suggerito dal post di amos.
Per non rendere del tutto inutile il mio passaggio, qui, lascio il mio augurio sincero di buon anno :-)
A.
bello sfogo su cui sono con te su tutta la linea!ti invito ad un piccolo sondaggio da me su miglior e peggior film dell'anno!e auguri di buon anno!
Scusami è il secondo commento che scrivo non so dov'è finito il primo.Sono daccordissimo con te il cinema per me va visto in sala e bisogna pagae il lavoro fatto.Amo moltissimo il cinema e ho fatto un figlio operatore, non sono molto esperta di computer, anzi ho deciso di prendere alcune lezioni, se ti serve i post che hai visto mi fa piacere se li vuoi, almeno credo di aver compreso questo.Mi piace quello che scrivi tornerò a leggerti.Un caro saluto e tantissimi auguri per il nuovo anno, il vecchio lo buttiamo via per me ha fatto pena. Franca
bel post ... sono pienamente d'accordo !
concordo con te, semmai la pirateria e' un segnale d'amore per il cinema, perch' l'esperienza della sala, almeno per me, non e' nemmeno paragonabile al DVD, anche di ottima qualita' anche proiettato a parete da un proiettore di ottima qualita'.
ma ormai siamo in pochissimi a pensarla cosi, purtroppo.
Secondo me poi La pirateria vera e' quella di chi qui in Italia fa pagare un DVD vergine l'esorbitante cifra di un 1.20-1.5 per colpa del tassa della SIAE, quando varcando i confini, reali e virtuali, ovvero comprando su Internet in UK o in Germania, si pagano dai 30 ai 50 centesimi al massimo, per di piu' con consegna a domicilio.
Sara' mica per questo che Internet e' una minaccia ?!?!?
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