Titolo originale: I am legend
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2007
Genere: fantasy, horror
Durata: 1h40m
Regia: Francis Lawrence
Sceneggiatura: Mark Protosevich, Akiva Goldsman
Fotografia: Andrew Lesnie
Musiche: James Newton Howard
Cast: Will Smith, Alice Braga, Dash Mihok, Charlie Tahan, Salli Richardson, Willow Smith, Emma Thompson, April Grace, Darrell Foster, Joanna Numata, Samuel Glen, James Michael McCauley
Trama
Una terrificante epidemia originata dal virus del morbillo mutato geneticamente, al principio prodotto per combattere il cancro, ha ucciso quasi l’intera popolazione mondiale. Quelli che sono sopravvissuti, rimasti però infetti, si sono trasformati in vampiri che si nascondono dai raggi solari di giorno ed escono in caccia di cibo. L’unico sopravvissuto non infetto è il Colonnello Robert Neville, che di giorno va in giro per la città in cerca di cibo e di altri sopravvissuti e dopo il tramonto, al riparo dai vampiri nella sua casa blindata, sfrutta le proprie conoscenze mediche per trovare un antidoto al virus nel suo laboratorio.
Recensione
“Io sono leggenda” è di sicuro un film che non brilla per originalità, ma non se ne può fare una colpa dato che è tratto dal omonimo libro di Richard Matheson, libro che ha già avuto due trasposizioni filmiche: “L’ultimo uomo sulla Terra” di Ragona e Salkow, e “1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra” di Boris Sagal. Matheson è un’icona del genere, dato che anche alcuni libri di Stephen King si ispirano al suo libro in maniera esplicita. Lo scrittore americano ha avuto la brillante idea di capovolgere quello che era lo script di base del vampiro di Friedrich W. Murnau, mostrando un uomo in un mondo di vampiri laddove nel caso di Murnau, il vampiro si palesava di notte in un mondo popolato da esseri viventi. Molte pellicole possono essere ricondotte al libro di Matheson, e tracce quelle pellicole sono visibili nel “Io sono leggenda” del regista Francis Lawrence: la New York deserta del film di Lawrence pare la Londra di “28 Giorni dopo” di Danny Boyle; la casa tramutata in rifugio protettivo è idealmente simile a quella dello storico “La notte dei morti viventi”, primo lungometraggio di George A. Romero; la quarantena di New York ricorda molto quella della città nel film “Resident Evil”. Ma anche altri concetti sono riconducibili a libri di Stephen King come “L’ombra dello scorpione” (nel disegno di Dio di salvezza e rinascita del genere umano ormai alla deriva) ed il più recente “Cell” (nelle dicotomie giorno-uomo e notte-vampiri).
Will Smith riesce offre una prova di alta intensità riuscendo a sostenere l’intero film: si ritrova a conversare (e spesso a discutere) con il suo cane, l’unico essere vivente che possa fargli compagnia e con alcuni manichini. Se i dialoghi con questi possono dar luogo a qualche risata sarcastica, in realtà descrivono fedelmente lo sconforto e la solitudine di un individuo che da lungo tempo non ha contatti con un suo simile. E in egual modo con la sua espressività trasmette i momenti di angoscia, di dramma, nonché di forte tensione riuscendo a far tenere sempre desta l’attenzione.
La scenografia e l’adattamento di New York sono stupefacenti, quanto di meglio si potesse realizzare con la CGI (computer grafica).
Un film che si pregia di ottimi incessanti cambi di ritmo: scene ad alta tensione vengono intervallate da flashback che via via vanno a ricostruire gli eventi passati senza dimenticare alcuni momenti di riflessione e di alta drammaticità.
“Io sono leggenda” deluderà molto probabilmente quelli che hanno letto il libro di Matheson (credo pochi) ma sicuramente appassionerà tutti gli altri soprattutto gli appassionati di film blockbusters. Non si può non considerare però che ormai da tempo le idee inizino a scarseggiare ed anche in questo caso è troppo evidente la sensazione del “già visto”.
Voto: 66%
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2007
Genere: fantasy, horror
Durata: 1h40m
Regia: Francis Lawrence
Sceneggiatura: Mark Protosevich, Akiva Goldsman
Fotografia: Andrew Lesnie
Musiche: James Newton Howard
Cast: Will Smith, Alice Braga, Dash Mihok, Charlie Tahan, Salli Richardson, Willow Smith, Emma Thompson, April Grace, Darrell Foster, Joanna Numata, Samuel Glen, James Michael McCauley
Trama
Una terrificante epidemia originata dal virus del morbillo mutato geneticamente, al principio prodotto per combattere il cancro, ha ucciso quasi l’intera popolazione mondiale. Quelli che sono sopravvissuti, rimasti però infetti, si sono trasformati in vampiri che si nascondono dai raggi solari di giorno ed escono in caccia di cibo. L’unico sopravvissuto non infetto è il Colonnello Robert Neville, che di giorno va in giro per la città in cerca di cibo e di altri sopravvissuti e dopo il tramonto, al riparo dai vampiri nella sua casa blindata, sfrutta le proprie conoscenze mediche per trovare un antidoto al virus nel suo laboratorio.
Recensione
“Io sono leggenda” è di sicuro un film che non brilla per originalità, ma non se ne può fare una colpa dato che è tratto dal omonimo libro di Richard Matheson, libro che ha già avuto due trasposizioni filmiche: “L’ultimo uomo sulla Terra” di Ragona e Salkow, e “1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra” di Boris Sagal. Matheson è un’icona del genere, dato che anche alcuni libri di Stephen King si ispirano al suo libro in maniera esplicita. Lo scrittore americano ha avuto la brillante idea di capovolgere quello che era lo script di base del vampiro di Friedrich W. Murnau, mostrando un uomo in un mondo di vampiri laddove nel caso di Murnau, il vampiro si palesava di notte in un mondo popolato da esseri viventi. Molte pellicole possono essere ricondotte al libro di Matheson, e tracce quelle pellicole sono visibili nel “Io sono leggenda” del regista Francis Lawrence: la New York deserta del film di Lawrence pare la Londra di “28 Giorni dopo” di Danny Boyle; la casa tramutata in rifugio protettivo è idealmente simile a quella dello storico “La notte dei morti viventi”, primo lungometraggio di George A. Romero; la quarantena di New York ricorda molto quella della città nel film “Resident Evil”. Ma anche altri concetti sono riconducibili a libri di Stephen King come “L’ombra dello scorpione” (nel disegno di Dio di salvezza e rinascita del genere umano ormai alla deriva) ed il più recente “Cell” (nelle dicotomie giorno-uomo e notte-vampiri).
Will Smith riesce offre una prova di alta intensità riuscendo a sostenere l’intero film: si ritrova a conversare (e spesso a discutere) con il suo cane, l’unico essere vivente che possa fargli compagnia e con alcuni manichini. Se i dialoghi con questi possono dar luogo a qualche risata sarcastica, in realtà descrivono fedelmente lo sconforto e la solitudine di un individuo che da lungo tempo non ha contatti con un suo simile. E in egual modo con la sua espressività trasmette i momenti di angoscia, di dramma, nonché di forte tensione riuscendo a far tenere sempre desta l’attenzione.
La scenografia e l’adattamento di New York sono stupefacenti, quanto di meglio si potesse realizzare con la CGI (computer grafica).
Un film che si pregia di ottimi incessanti cambi di ritmo: scene ad alta tensione vengono intervallate da flashback che via via vanno a ricostruire gli eventi passati senza dimenticare alcuni momenti di riflessione e di alta drammaticità.
“Io sono leggenda” deluderà molto probabilmente quelli che hanno letto il libro di Matheson (credo pochi) ma sicuramente appassionerà tutti gli altri soprattutto gli appassionati di film blockbusters. Non si può non considerare però che ormai da tempo le idee inizino a scarseggiare ed anche in questo caso è troppo evidente la sensazione del “già visto”.
Voto: 66%
Trailer Io sono leggenda
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28 Comments:
Ho letto il libro (un capolavoro) di Matheson e visto i due film precedenti. Premesso ciò, come ho scritto nella mia rece e in alcuni altri commenti, credo che ciascuno di questi tre film sia uno specchio fedele del periodo in cui è stato girato. Nell'insieme il film di Lawrence è sufficiente, bravo Smith, ma la computer grafica non all'altezza e soprattutto il finale messianico lo azzoppano un po'.
Comunque sotanzialmente concordo con il tuo giudizio.
ATTENZIONE: pur già essendo valida per tutti i film qui recensiti, soprattutto nel caso del film in oggetto, saranno cancellati tutti i post che contengano spoiler. E' stato difficile fare una recensione nella quale non potessi fare delle valutazioni che non pregiudicassero l'eventuale visione da parte di quelli che non hanno ancora visto il film ed hanno intenzione di vederlo.
Mi scuso già da adesso se troverete i vostri commenti cancellati, ma se l'avrò fatto è perché li avrò valutati compromettenti.
essenzialmente sono d'accordo, ed anche a me ha colpito la new york del film. tuttavia, non avendo io letto il romanzo, il mio giudizio è un tocco più positivo del tuo.
un blockbuster, è vero, e mi è piaciuto anche per questo.
Io invece non sono d'accordo con le vostre opinioni sul film; infatti ogni pellicola va vista per quello che rappresenta a sè e se essa è stata costruita omaggiando questo o quel film, ispirandosi a qualche pellicola o semplicemente ritracciando strade già percorse questo è secondario. A mio avviso il cinema dei "critici", quello che puzza se una scena "l'ho già vista vent'anni fa in un film di hitchcock" o se "quella battuta me la ricordo detta da robert redford in uno dei suoi primi film", è da BEN DISTINGUERE con il cinema della gente, delle persone che vanno in sala per gustarsi due ore di intrattenimento intelligente con ottimi effetti speciali, una bella interpretazione, un po' di pathos, delle riflessioni e qualche bella gnocca.
Se vi fermaste un attimo a pensare che forse non tutte le persone che vanno al cinema hanno visto occhi bianchi, hanno letto matheson, hanno letto cell e hanno visto tuti i film fantahorror apocalittici degli ultimi venti anni allors capireste che Io Sono Leggenda ha tutti gli ingredienti per essere un film da 8.00 pieno, magari anche qualcosina in più.
Fabrizio, guarda che concordo pienamente con quello che scrivi, solo che ho la presunzione per scrivere sia per la gente che ha un occhio critico che per quella che va a cinema per chi va solo a svagarsi.
Infatti per i "critici" il film è pessimo (ed ho alcuni conoscenti che mi hanno criticato per averlo valutato troppo bene), per "la gente che va a cinema per divertirsi" può risultare, come ho scritto, un ottimo blockbuster (ed ho alcuni, come te, che mi criticano di averlo valutato troppo male).
Fatta una media... esce proprio il mio giudizio ed il mio voto!
concordo con mr. hamlin, il finale
io credo che l'originalità di questo film non stia nella storia raccontata, ma nel come la racconta. Mi spiego: presi singolarmente gli elementi di questa pellicola sanno di già visto (zombie/vampiri mutanti che assediano l'ultimo scampolo di umanità, l'action, la rappresentazione della solitudine...), ma nel complesso l'equilibrio è sapiente.
Non ho letto il libro, ma ho visto le due precedenti versioni e penso percio' di poter confrontare pregi e difetti,
E mi sembra che il risultato sia piu' che soddisfacente.
Infatti, senza anticipare nulla di quello che scrivero' poi nella mia recensione, posso dire che il film e' un buon esempio di come dovrebbe esser il cinema di fantascienza "adulta", anche se riuscito solo in parte.
Secondo me si merita tre pallette nella mia personale scala di giudizio, che lo colloca quindi tra i film da vedere ma non certo tra i film bellissimi o i capolavori.
Per quanto riguarda l'annoso problema libro/film, secondo me indipendentemente dalla fedelta' o meno al libro, che non e' assolutamente vincolante visto che un capolavoro come Blade Runner "inventava" di sana pianta rispetto al libro di Dick da cui era tratto, la cosa essenziale e' che di un romanzo si dovrebbe in teoria trasferire soprattutto l'atmosfera, i temi, le sensazioni.
e in questo senso l'angoscia cupa, che a quanto mi dicono pervade il libro, e la solitudine sono rese in maniera efficace anche grazie all'interprete principale.
Poi si possono aggiungere o togliere cose, fatti o persone, ma cio' non influisce piu' di tanto.
La cosa curiosa che mi capita a volte e' che anche senza aver letto il romanzo, si possono intuire le parti che "deviano" dall'atmosfera generale del racconto.
Nel caso di I am Legend, spicca su tutti il finale, e in questo mi trovo molto d'accordo con mr.hamlin, che e' una vera stonatura rispetto ad un film che invece ha molte sfumature e spunti interessanti.
Un finale che sa molto piu' di Spielberg che non di Matheson, a mio modesto avviso.
Applausi a Will Smith, che partito da Indipendence Day sembra diventato ora l'interprete di riferimento per una SF adulta e matura, come aveva gia' dimostrato nel precedente Io, Robot,a mio avviso piu' riuscito di questo, tratto anche quello da un monumento della letteratura Sci-Fi.
Comunque ancora nessuno lo ha stroncato totalmente, come pensavo. Vuol dire che mezza possibilit gliela darò. Per quanto il libro sia irraggiungibile.
Condivido ciò che hai postato, in particolare la considerazione del già visto.
Si, in effetti su alcune scelte è un po' semplicistico. Ad esempio sulla descrizione della riorganizzazione dei 'non-morti'. E' un argomento sul quale si danno troppe cose per scontate. Su CELL Stephen King invece delinea in maniera magistrale le cause del fenomeno, la graduale rievoluzione e riorganizzazione dei cosiddetti 'cellulati'. Ma per un blockbuster forse va bene così.
Bravissimo Will Smith, soprattutto nelle scene in Videoteca (che ho trovato bellissime) e nella bella scena su Bob Marley.
www.babylon78.splinder.com
Secondo me, ciò che rovina questo film (dove la bravura di Will Smith non si discute) sono i clamorosi errori nel finale e le grosse incongruenze durante il film.
Non le voglio scrivere perchè svelerei il finale e questo blog potrebbe essere letto da persone che non hanno ancora visto il film, ma gli sceneggiatori si potevano sforzare un pò di più.
Gio
Devo ancora vederlo e a questo punto (ho eletto anche su altri blog opinioni divergenti sul film) guardo se lo trovo ancora al cinema. Sono molto curioso di vedere che effetto mi fa.
x Gio:
Hai perfettamente ragione, pur se in TUTTI i film capitano bloopers (c'è un sito apposito che elenca i bloopers di tutti i film) anche se forse in questo caso sono un po' evidenti.
Il voto tiene conto anche di questo, anche se in realtà per film del genere, blockbusters intendo, è necessario chiudere un occhio, quello che però gli sceneggiatori avrebbero fatto meglio a non chiudere.
Ciao!!!! Ma...ho appena scoperto che sei tra gli amici di studiocinema.net!!!! Ma dai...ma scrivi anche per Arturo??? ;-)
x donnigio:
Non scrivo per lui, è stato un semplice scambio di link tra siti/blog che trattano lo stesso argomento.
Sto proprio per vederlo, utile leggere la tua recensione.
Io sinceramente ho letto il libro molto tempo fa...ben prima che uscisse il film con relativo boom di ristampe...
Però ero un pò scettica nel vedere il film perchè mi è piaciuto talmente tanto il libro che risulterei troppo critico rimanendo più delusa del normale...
Forse gli darò una possibilità, ma non ne sono sicura...
beh, 'occhi bianchi sul pianeta terra' era difficilmente superabile...
ciao
Simone
Premetto che non sono un amante di questo genere di film ma nel complesso non mi è dispiaciuto. L'unica pecca è che il tema fondamentale del film viene offuscato dalla scelta di imponenti scenografie e di effetti speciali.
Ecco il link al post del film nel mio blog:
http://www.allmyculture.splinder.com/tag/io_sono_leggenda
un film alquanto banale e scontato
nessuno nota la vena razzista e profondamente conservatrice del film? come Independence Day, come La guerra dei mondi, questo film esprime il senso di accerchiamento degli Stati Uniti dopo l'11 settembre 2001. E come è già successo in quei film, la reazione è profondamente conservatrice: noi siamo i buoni, dobbiamo difenderci da quei mostri là fuori, sterminarli tutti e sopravvivere ad ogni costo, anche se abbiamo dato prova di aver fatto solo ca***te immani (nel caso del film, il virus). Eil tutto si giustifica con i proclami messianici (chi ha visto il film capirà a cosa mi riferisco). Magari sarà pure un ottimo blockbuster, ma l'ideologia che c'è dietro è vecchia come il cucco e stantia come un pezzo di pizza abbandonato fuori dal frigo.
Non sono assolutamente d'accordo. Non c'è alcuna vena razzista. Se nel libro di Matheson il protagonista usciva di giorno per uccidere quanti più "non-morti" possibili, nel film si preoccupa di salvare quelle persone.
Sono d'accordo su
"La scenografia e l'adattamento di New York sono stupefacenti, quanto di meglio si potesse realizzare con la CGI (computer grafica)."
Per il resto mi sono abbastanza annoiata. Mi era stato 'venduto' come un film che mi avrebbe fatto saltare sulla sedia e tolto il sonno in realtà non sono riuscita a soffocare qualche sbadiglio
ciao, www.arancioeblu.splinder.com
io non ho letto il libro, ma dal racconto appassionato riferito da un amico mi sembra che il film non ne rispetti la dinamica diversità/omologazione... film così così, a mio punto di vista, con un finale banale... sarà che l'ho visto tra le 4 e le 6 di mattina, in una notte insonne e con la prospettiva di dover essere in ufficio alle 8...
Bellissimo film!
Quando sono andata al cinema devo ammettere che ero un pò scettica, poi mi son dovuta ricredere.
Il film, "Io sono leggenda" purtoppo scade nei contenuti. Manca la tensione e l'angoscia creata nelle precedenti versioni. Chi non ricorda le persone che si ammalavano e che venivano gettate in una fossa comune?I bambini che si ammalavano in seguito al contagio e poi dovevano essere soppressi per evitare che si trasformassero? Non credo si possano cancellare con una spugna alcuni contenuti fondamentali che hanno fatto della trasposizione a film dei capolavori del fanta-horror. Purtoppo, spesso, quello che Hollywood tocca..... Will Smith sprecato.. peccato!Una bella occasione persa come il remake di la guerra dei mondi, e chi più ne ha più ne metta...
Tony
A me questo film è piaciuto molto, storia a parte, per il coinvolgimento...ricordo che dovetti uscire mentre lo stavo vedendo (ahimè!) e la prima cosa che pensai quando fui in strada fu: "ma che ci fa tutta questa gente?", mi ero così immersa nel film che mi aspettavo la città deserta! veramente molto coinvolgente, non mi capita spesso.
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