mercoledì 27 febbraio 2008

NON E' UN PAESE PER VECCHI

Locandina del film Non è un paese per vecchiTitolo originale: No country for old men
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: thriller
Durata: 2h02m
Regia: Ethan Coen, Joel Coen
Sceneggiatura: Ethan Coen, Joel Coen
Fotografia: Roger Deakins
Musiche: Carter Burwell
Cast: Tommy Lee Jones, Javier Bardem, Josh Brolin, Woody Harrelson, Kelly Macdonald, Garret Dillahunt, Tess Harper, Barry Corbin, Stephen Root, Rodger Boyce, Beth Grant, Ana Reeder


Trama
Durante una battuta di caccia, Llewelyn Moss si ritrova, in una zona del deserto del Texas scenario di un traffico di droga finito male: alcuni furgoncini abbandonati e diversi cadaveri crivellati di colpi. Il carico di droga ed una valigetta con due milioni di dollari sono rimasti lì incustoditi. Pur essendo una persona perbene, Llewelyn non resiste alla tentazione di prendere con sé la valigetta. Da quel momento però inizia la sua fuga poiché sulle sue tracce si mettono un killer psicopatico, un ex agente delle forze speciali ingaggiato da un potente cartello ed uno sceriffo deciso a rimettere a posto le cose.

Recensione
“Non è un paese per vecchi” vede il ritorno alla regia, dopo un periodo di assenza, dei fratelli Coen, autori di ottimi film durante la loro già lunga carriera. Un thriller ambientato nel Texas degli anni ’80 che ricorda però molto il vecchio e lontano West, dove al posto di cavalli ed cowboy si ritrovano automobili e killer sanguinari. La solida sceneggiatura basata sul omonimo libro di Cormac McCarthy racconta un mondo che ormai diretto verso il degrado morale (la voce narrante durante l’incipit avvicina molto il film al libro di McCarthy introducendone con chiarezza le tematiche). Un paese rappresentato da tre diversi personaggi descritti in maniera precisa e minuziosa. Llewelyn Moss, una persona comune, un onesto saldatore di professione con l’hobby della caccia, si ritrova di fronte ad una scelta rischiosa ed un suo momento di generosità sarà per lui causa di una serie di disgrazie. Anton Chigurh invece è un killer pazzoide dalla pettinatura grottesca, esercita la sua “professione” con rigida dedizione: un personaggio, interpretato con mestiere da Javier Bardem (premio Oscar meritato), destinato ad entrare nella storia del cinema. Ritratto perfetto della morte, essere errante come scheggia impazzita, con una bombola di ossigeno come mannaia. Infine Tom Bell, lo sceriffo e voce narrante del film, sconvolto dalla stranezza del mondo, ricco di umanità, si sforza di renderlo un posto migliore.
L’emozionante la fotografia affidata a Roger Deakins alterna le grandi distese deserte accecate dal sole al buio della notte. Deakons mostra ottima capacità descrittiva con valore allegorico che riesce a raccontare l’ambiguità e la desolazione dei comportamenti umani. E la scelta dei Coen di privare il film di musiche di accompagnamento non fa che aumentare il senso di disagio permettendo una totale concentrazione sulle immagini.
Un film crudo e violento, nel quale i fratelli Coen però si limitano a descrivere la realtà così com’è, mettendo in rilievo la debolezza e la cattiveria umana, aiutandosi anche con una serie di dialoghi di alto spessore che si alternano più volte alle scene di azione e di suspance.
“Non è un paese per vecchi” è cinema di qualità, spettacolare ma al tempo stesso morale e meditato, una conferma del fatto che finalmente ad Hollywood iniziano a ricompensare film di valore. Ed i quattro Oscar (miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura non originale) sono un giusto premio.

Voto: 82%


27 Comments:

Anonimo said...

Ciao, mi sono imbattuta per caso cercando informazioni sui vincitori degli oscar.
Devo farti i complimenti: hai un modo di scrivere avvincente e appassionato, parole che esprimono fedelmente la tua passione per il cinema ed i viaggi. In questo sono esattamente come te, anche se non ho mai pensato di scrivere… Ho letto con piacere questa recensione, ma soprattutto quanto hai scritto sulle isole greche. Sono anch’io di Roma, spero tu possa scrivere qualcosa di interessante sulla nostra città, così ricca di storia potrebbe offriti spunti spunti.
Buona giornata tornerò presto a farti visita per scegliere cosa andare a vedere!

baci, Martina LXXVIII

Anonimo said...

L'ho visto lunedì... e mi è piaciuto, anche se all'uscita del cinema c'era molta gente che non aveva apprezzato...
Javier l'oscar se lo è meritato tutto, tranne, passamelo, la pettinatura!!! Lui stesso ha dichiarato alla stampa: "La peggior pettinatura della storia del cinema!"
Romins
http://logorromins.splinder.com/

Anonimo said...

Non capisco perchè come Nome/URL non mi fa commentare...

Anonimo said...

Ed è anche uno sguardo, pessimistico ma lucidissimo, su un Paese che non ha (più) nulla da offrire. A pensarci mette angoscia...

Comunque un film straordinario.

Anonimo said...

Ciao
Bè se devo andare al cinema, prima passo di quì.
canaja.splinder.com

Anonimo said...

grande film, grandi coen. :)

Giacomo said...

Ciao, ho letto la tua recensione sui Coen. E trovo sia davvero molto acuta e ben scritta. Complimenti.
Il venerdi e il sabato precedenti gli oscar ho visto Sweeney Todd e Non è un paese per vecchi: un bel fine settimana di bel cinema. Tim Burton è tornato a piacermi davvero, dopo la (mezza) delusione per La fabbrica di cioccolato, che trovai piuttosto freddo.
Non è un paese per vecchi è un film strepitoso, con un montaggio notevole. Mi dispiace solo che i fratelli non si siano portati a casa anche l'oscar per il montaggio.

Ciao
Giacomo, da Studiocinema

Anonimo said...

ancora non visto, rimedierò quanto prima
Simone

Melina2811 said...

Ciao e buona giornata, quando ho tempo paso sempre a dare uno sguardo ai miei blog preferiti. Maria

Anonimo said...

capolavoro!

Anonimo said...

Ciao caro, incuriosita dalla tua recensione positiva ieri sera sono andata a vedere Non è un paese per vecchi. Fanstastico! Crudo, ma davvero fantastico!!!!!!
Condivido ogni parola da te scritta. Il personaggio del killer è eccezionale e l'oscar è tutto meritato.
GRAZIE DEL CONSIGLIO!!!

A proposito, ho notato che seppur ormai vivi a Roma (ma non ritenerti a tutti gli effetti "romano", quella è una caratteristica che si ottiene dopo molti anni), sei di Caserta. Hai ancora opportunità di ritornarci? In caso affermativo, ti consiglio una mostra di Hackert, ottimo paesaggista tedesco, che al momento c'è alla Reggia. Oppure l'hai già vista?

Martina LXXVIII

Anonimo said...

Bella la nuova impagninazione! Tornando al film, lo andrò a vedere stasera ... Ciao, Ale

silvio said...

ciao! off topic
ti ringrazio per aver visitato il mio blog.
Il tuo lo trovo interessante (adoro il cinema!), ti ho già linkato! CIAO!

Anonimo said...

purtroppo devo ancora vederlo, ho ottime aspettative (a prescindere dall'oscar) e spero di non rimanere delusa, sebbene tutti ne parlino bene...

Anonimo said...

Bel film, visto qualche giorno fa a cinema.
Qualcuno saprebbe dirmi cosa significa il titolo Non è un paese per vecchi?
B52

Luciano said...

Non l'ho ancora visto e mi sto mangiando le mani. Spero di riuscirci quanto prima. Ottima recensione.

P.S. Forse ha letto sul mio blog la mia correzione sulla casa editrice di Je vous salue Marie. Non è la Rarovideo ma è la "DNC Home Entertainment, 2005". Mi scuso per la notizia sbagliata data solo perché quando lo ho acquistato il DVD si trovava depositato accanto ad altri DVD della Rarovideo.

Anonimo said...

bel film ma, se devo fare un appunto, posso dire che la seconda ed ultima parte del film è un po' frettolosa rispetto alla prima, e la fine, a prima vista, lascia un pò sospesi.........

Lucia Cirillo said...

Non volevo andare a vederlo...ma mi hai convinto :-)

Mi piace molto il tuo blog. Ti dispiace se mi permetto di linkarti? Non è una richiesta finalizzata ad essere contraccambiata, credimi.

Pruun said...

Non l'ho visto: deciderò stasera visto che col mio gruppo di amici c'è la diaspora tra i fratelli Coen e Sweeney Todd... io ancora non ho deciso da che parte sto... :p
Ciao!

Anonimo said...

Sottoscrivo in pieno. Meravigliosa recensione.
http://www.smeerch.it/2008/03/03/non-e-un-paese-per-vecchi/

Anonimo said...

L'ho visto ieri, in lingua originale (nn riesco a capire perche' nn viene lasciato il titolo inglese..troppo difficile da comprendere?).
Mi ha molto colpito la regia e l'assenza di musiche..gli attori, sopratt il protagonista, parlavano uno strettissimo americano..sembrava davvero, a volte, di essere nel vecchio West. Un film d'altri tempi, in cui si alternano, in un giusto mix, azione e riflessione.
Oscar meritato, anche per Javier, killer psicopatico..la sua voce ed i suoi primi piani fanno davvero venire i brividi.
Concordo col commento di chi giudica forse troppo frettolosa la seconda parte del film.
Comunque, film da tenere gelosamente nella propria cineteca!

Manuela

ISOLE-GRECHE.com said...

Più che frettolosa, la seconda parte la vedo molto asciutta ed arida, molto simile a quanto visto in "A history of violence" di Cronenberg.

Anonimo said...

cè qualcuno che mi spiega il finale? cè un seguito?...non si è capitooo..grazie ciao

Anonimo said...

quanti morti ci sono stati, gli avete contati? è mai possibile che si debba vedere così tanta violenza ogni volta che si decide di andare al cine. l'ultima violenza inaudita che mi sono dovuto sorbire è stato -Il buio nell'anima-, sconcertante. E poi ci meravigliamo perchè ragazzi di 17 18 anni diventano killer sulle nostre strade. va a finire che si andrà sulle strade tutti armati. e forse sarà anche ora. così avremo modo di toccare la morte e mandare all'inferno queste anime perse. Grazie a questo oscar ci fate toccare il fondo ma forse è anche ora di toccarlo per bene questo fondo ed eliminare questa feccia di menzogne create dai nostri falsi padri.

ISOLE-GRECHE.com said...

Per prima cosa, come ho anche raccomandato nella nota che si trova sopra al box per commentare, sarebbe stato gentile ed educato inserire una firma in modo da avere un nome, un nick al quale rivolgersi. La violenza al cinema ed in TV è un argomento che meriterebbe una discussione a parte perché difficile ed articolato. Posso solo affermare che il film è vietato ai minori di 14 anni e dunque l'avviso esiste. Se poi un ragazzino di 15 anni va a vederlo ed un genitore non è d'accordo, sta alla sua decisione di quest’ultimo evitare che il figlio vada a vederlo. A 18 anni poi (e forse anche prima) il ragazzo è capace di discernere tra il bene ed il male e di comprendere che quello che vedere è pura finzione. Non credo che il decadimento della società sia causa di film violenti oppure di veline svestite, anche se questo può di fatto dare fastidio. Ma qui a dire che a Scampia (Napoli), per esempio, oppure nelle scuole, come a Columbine (USA) ci si uccide a causa di film come questo... beh, credo che il problema vada ricercato altrove, altrimenti avremmo massacri ogni giorno. E non credo che un giorno andremo tutti in giro armati, oppure, mi ripeto, se capiterà, la colpa sarà da ritrovare altrove.
Il giudizio di ognuno poi è rispettabile, ma chiunque ha la possibilità, dopo essersi adeguatamente informato, di andare o meno a vedere un film così come impedire al proprio figlio di andarlo a vedere. Ci sono genitori che, quando escono, non sanno neanche i propri figli dove vanno, perché la comunicazione ormai non esiste più.

Anonimo said...

Ho letto questo questo particolare dibattito e sono d'accordo con asmogitai.

Comunque il mio era un commento per dire che Non è un paese per vecchi è uno splendido film, duro ed inquietante. Non per tuttim, a sicuramente fantastico.

Oscar meritato!

TheBoss

Anonimo said...

io ho appena finito di leggere il libro 'non è un paese per vecchi' e ho anche guardato il film omonimo.il film non rispecchia fino a fondo il contenuto del libro...l'hanno anche detto alcuni dei miei amici che hanno letto il libro.a me dispiace tanto....