domenica 17 febbraio 2008

TROPA DE ELITE TRIONFA AL FESTIVAL DEL CINEMA DI BERLINO

Il film “Tropa de Elite - Gli squadroni della morte” del regista brasiliano José Padilha è il vincitore dell'Orso d'oro alla 58esima edizione del Festival del cinema di Berlino. Un film che ha impressionato il pubblico della Berlinale descrivendo in maniera cruda e feroce la corruzione della polizia brasiliana nelle favelas di Rio de Janeiro e le torture sui criminali del BOPE, il gruppo d’assalto della polizia brasiliana. I vertici della polizia brasiliana si sono infuriati a tal punto che il regista ha rischiato il carcere.
Nonostante fosse uscita nelle sale il 12 ottobre, la pellicola era stata già vista circa tre milioni di persone. I DVD pirata, venduti ad ogni angolo delle strade, i programmi p2p e migliaia di siti che consentono il download gratuito in questo caso non hanno danneggiato la pellicola, bensì hanno contribuito al suo successo anche se Padilha si è recato nella casa di Rio de Janeiro del ministro della Cultura, Gilberto Gil, per esporre il problema. Ma nel salotto del ministro ha ritrovato una copia pirata del suo film.
Il premio per la migliore regia è andato a Paul Thomas Anderson per “There Will Be Blood”, orribilmente tradotto in italiano in “Il petroliere”. L'attore iraniano Reza Najie si è aggiudicato l’Orso d’oro come miglior attore per “La canzone dei passeri”. La migliore interpretazione femminile è stata attribuita invece alla britannica Sally Hawkins per il suo ruolo in “Happy-Go-Lucky” di Mike Leigh. Gran Premio della giuria a “Standard Operating Procedure” di Errol Morris, un documentario sulle torture nel carcere di Abu Ghraib, una denuncia delle umiliazioni alle quali erano sottoposti i prigionieri da parte dei soldati “di pace” americani.
Nessun premio invece per “Caos Calmo”, unico rappresentante italiano. Ma il film di Antonello Grimaldi, interpretato da Nanni Moretti e Isabella Ferrari, era già stato ampiamente criticato dalla stampa tedesca.


9 Comments:

Anonimo said...

ho sentito parlare di questo film...da vedere insomma.
l'episodio del dvd piratato di Gilberto Gil è esilarante,da film.

60gandalf said...

nessun stupore riguardo nanni moretti...

Pepenero said...

via da me nanni!!

Anonimo said...

Visto il favore che sta ricevendo in Italia mi stupisce Caos Calmo. Per il resto... staremo a vedere, sempre che altri film (Petroliere a parte) arrivino in Italia.

Anonimo said...

Caro Amos,
il vincitore spero arrivi in sala piuttosto che su un dvd pirata....ma è già importante che sia riuscito ad aggiudicarsi un premio così importante.
Quanto alla migliore interpretazione maschile, ne ho letto commenti contrastanti, che non mettevano in discussione la vittoria di Reza Najie, quanto piuttosto la scelta stoicamente antidivistica di non premiare Daniel Day Lewis....
Come se dare un importante riconoscimento ad un attore hollywoodiano fosse una colpa. Siamo sempre lì: indecisi tra l'esigenza di essere e quella di apparire, ovvero il cinema iraniano (stanco, ripetitivo....a volte noioso) e quello americano (stanco, ripetitivo, noioso, ma con dei guizzi di autentico talento, come in questo caso...).
Per il resto segnalo nel mio blog un post relativo ad un altro film documentario italiano, davvero notevole.
http://23giugno.splinder.com/

Anonimo said...

Se risento qualche tedesco dire che dobbiamo pensare alla pizza e agli spaghetti lo deporto in un lager!!! :) :) :) :)

Buona settimana

Marce

Anonimo said...

ho sentito parlare bene del film vincitore e del contorno legato alla difussione "pirata" che ne è stata fatta, che sembra aver portato piuttosto bene....
rispetto a caos calmo andrò a vederlo quanto prima ma credo che finora si sia parlato troppo di una singola scena e meno del resto...
grazie della visita...;)

Alpan

Roberto Junior Fusco said...

Sono curioso di vedere Happy-Go-Lucky essendo un estimatore di Mike Leigh.
Un saluto!

Anonimo said...

Aggiungerei a questa recensione che nel film emerge anche l'ipocrisia del mondo giovanile pacifista, che da un lato lotta con ostentazione per i più deboli, ma dall'altro è esso stesso carnefice attraverso l'uso e il traffico di stupefacenti.
Il film è di un realismo unico, non propone né buoni né cattivi, ma ci mostra gli effetti devastanti delle debolezze umane nel mondo che ci circonda.