Viaggiare con i bambini può sembrare un azzardo per molti genitori apprensivi. Ma le vacanze, anche in paesi lontani dall’Italia, possono essere una esperienza di vita straordinaria anche per loro, abituandoli così fin da piccoli alla conoscenza di luoghi e culture, crescendo nella consapevolezza di appartenere ad un mondo e stabilendo relazioni di amicizia. I bambini non devono rappresentare un problema, né l’unico pensiero durante la vacanza. Con un’opportuna pianificazione si può rendere la vacanza un momento di apprendimento e di divertimento per i bambini ed un momento di relax per i genitori. Nel caso abbiano già un’età idonea, è opportuno coinvolgerli durante i preparativi, mettendoli al corrente sulla destinazione del viaggio con foto e racconti.
Particolare cura per l’alloggio: se un tempo partivate in due al motto “due cuori, una capanna”, accettando ogni tipo di sistemazione, nel caso dei bambini bisogna pensare che diventerà la loro nuova casa e che dunque è essenziale prestare attenzione, informandosi sulla qualità delle camere (esistono numerosi siti con giudizi sulle strutture) e sull’eventuale presenza di un giardino, di una stanza per farli giocare o, soluzione ideale, una piscina. E’ necessario portare in valigia tutto l’occorrente nel caso in cui la propria meta può non avere facili disponibilità dei prodotti a loro utili.
Molti dei seguenti consigli sono chiaramente validi anche per gli adulti. Per le malattie ed eventuali vaccini da effettuare, basta visitare il sito istituzionale del Ministero della Salute o siti specializzati come Viaggi, salute & sicurezza.
Partire in aereo
Prendere l’aereo è per i bambini un’esperienza unica ed è forse l’occasione di evitare una futura fobia di viaggiare con questo mezzo di trasporto. E’ fondamentale farli muovere il più possibile in aeroporto (nel rispetto delle altre persone) e portarli in bagno prima di imbarcarsi, dato che saranno costretti a stare seduti per almeno un’ora. Il classico stratagemma per farli divertire durante l’attesa in aeroporto è quello di condurli alla finestra di fronte la pista per osservare il decollo e l’atterraggio.
Le compagnie aeree suddividono i bambini in due classi: infant (da 0 a 2 anni) e child (da 2 a 11 anni). Nei voli di linea, se non specificato diversamente, un bambino fino a 2 anni paga solo il 10% del biglietto e non ha diritto al posto prenotato, assegnatogli una volta a bordo, mentre il bambino più grande paga la metà del prezzo del biglietto. Se le tariffe aeree sono già scontate lo sconto può essere minimo o addirittura assente.
Nei voli charter e nelle compagnie low cost, i bambini fino a due anni ottengono un forte sconto, gli altri invece si paga il prezzo intero. Esiste la possibilità, senza alcun ulteriore costo, di usufruire di un infant seat, un seggiolino regolabile fissato al sedile, o di un baby cot per i neonati fino a sei mesi, una culla da tenere sulle gambe.
E’ disponibile su tutti gli aerei un menu per bambini, ma è necessario avvisare la compagnia, anche tramite l’agenzia di viaggi, almeno 48 ore prima, anche se in ogni caso è opportuno portare con sé qualcosa nel caso in cui quanto offerto non dovesse essere di loro gradimento. Per evitare il problema della pressione ai timpani, è sufficiente dare loro una caramella da succhiare.
Partire in treno
Il treno è da sempre amato dai bambini (quasi tutti hanno giocato durante la propria infanzia con i trenini) e dunque questo tipo di viaggio non dovrebbe creare particolari problemi. Portate tuttavia qualcosa per far loro passare il tempo divertendosi. Riguardo all’alimentazione (consiglio valido a prescindere dall’età del passeggero), sono consigliati i cibi solidi evitando di esagerare con le quantità; è meglio poi evitare le bevande gassate o troppo fredde. Nel caso vogliano fare una passeggiata nel treno, conduciteli senza indugi alla scoperta dei vari vagoni. Durante le soste del treno un po’ più lunghe, è conveniente, dopo aver avvertito e chiesto informazioni al capotreno, di scendere dal treno facendo una breve passeggiata in modo da rilassare i muscoli, indolenziti dal troppo tempo di inattività.
Esistono alcune offerte, come ad esempio la “carta famiglia”, disponibili sul sito Trenitalia. E’ preferibile prenotare anche sui treni che non ne prevedono l’obbligo, evitando così un allucinante viaggio trascorso nel corridoio insieme ai propri bambini. Sui treni Eurostar ed Alta Velocità esistono alcuni servizi rivolti ai bambini ed in particolare ai neonati.
Partire in nave e in barca
E’ il mezzo che può dare qualche preoccupazione in più. Meglio dunque che dormano il più possibile e quando sono svegli è di rigore non perderli mai di vista. Farli stare all’interno è la soluzione migliore, anche per evitare che siano oltremodo esposti ai raggi solari. Quindi non dimenticate di portare in borsa anche una crema protettiva adeguata in caso di viaggi estivi.
Nel caso di una barca è tutto può essere per loro divertimento, ma è necessario effettuare alcuni accorgimenti nel caso la barca sia propria, ad esempio dotando le draglie di una retina, fastidiosa per il passaggio di cime e manovre, ma indubbiamente consente una maggior sicurezza e tranquillità.
Partire in auto
Tranquillissimo nel caso dei neonati che sicuramente passeranno tutto il tempo tra le braccia di Morfeo, è però il mezzo di trasporto più noioso per i bambini un po’ più grandi. Pipì, fame ed il classico “quanto manca?” sono sempre in agguato, esponendo al rischio di numerose soste ed un viaggio senza fine. Portate sempre acqua e qualcosa di leggero da mangiare. Pianificate alcune pause in modo da far andare i bambini in bagno e far fare loro una passeggiata distensiva.
Qualche piccolo gioco non troppo impegnativo può essere un buon tranquillante ai lamenti dovuti ad un lungo viaggio in macchina. Superfluo informare sull’obbligo di legarli con la cintura anche nel caso in cui si trovino sui sedili posteriori.
Particolare cura per l’alloggio: se un tempo partivate in due al motto “due cuori, una capanna”, accettando ogni tipo di sistemazione, nel caso dei bambini bisogna pensare che diventerà la loro nuova casa e che dunque è essenziale prestare attenzione, informandosi sulla qualità delle camere (esistono numerosi siti con giudizi sulle strutture) e sull’eventuale presenza di un giardino, di una stanza per farli giocare o, soluzione ideale, una piscina. E’ necessario portare in valigia tutto l’occorrente nel caso in cui la propria meta può non avere facili disponibilità dei prodotti a loro utili.
Molti dei seguenti consigli sono chiaramente validi anche per gli adulti. Per le malattie ed eventuali vaccini da effettuare, basta visitare il sito istituzionale del Ministero della Salute o siti specializzati come Viaggi, salute & sicurezza.
Partire in aereo
Prendere l’aereo è per i bambini un’esperienza unica ed è forse l’occasione di evitare una futura fobia di viaggiare con questo mezzo di trasporto. E’ fondamentale farli muovere il più possibile in aeroporto (nel rispetto delle altre persone) e portarli in bagno prima di imbarcarsi, dato che saranno costretti a stare seduti per almeno un’ora. Il classico stratagemma per farli divertire durante l’attesa in aeroporto è quello di condurli alla finestra di fronte la pista per osservare il decollo e l’atterraggio.
Le compagnie aeree suddividono i bambini in due classi: infant (da 0 a 2 anni) e child (da 2 a 11 anni). Nei voli di linea, se non specificato diversamente, un bambino fino a 2 anni paga solo il 10% del biglietto e non ha diritto al posto prenotato, assegnatogli una volta a bordo, mentre il bambino più grande paga la metà del prezzo del biglietto. Se le tariffe aeree sono già scontate lo sconto può essere minimo o addirittura assente.
Nei voli charter e nelle compagnie low cost, i bambini fino a due anni ottengono un forte sconto, gli altri invece si paga il prezzo intero. Esiste la possibilità, senza alcun ulteriore costo, di usufruire di un infant seat, un seggiolino regolabile fissato al sedile, o di un baby cot per i neonati fino a sei mesi, una culla da tenere sulle gambe.
E’ disponibile su tutti gli aerei un menu per bambini, ma è necessario avvisare la compagnia, anche tramite l’agenzia di viaggi, almeno 48 ore prima, anche se in ogni caso è opportuno portare con sé qualcosa nel caso in cui quanto offerto non dovesse essere di loro gradimento. Per evitare il problema della pressione ai timpani, è sufficiente dare loro una caramella da succhiare.
Partire in treno
Il treno è da sempre amato dai bambini (quasi tutti hanno giocato durante la propria infanzia con i trenini) e dunque questo tipo di viaggio non dovrebbe creare particolari problemi. Portate tuttavia qualcosa per far loro passare il tempo divertendosi. Riguardo all’alimentazione (consiglio valido a prescindere dall’età del passeggero), sono consigliati i cibi solidi evitando di esagerare con le quantità; è meglio poi evitare le bevande gassate o troppo fredde. Nel caso vogliano fare una passeggiata nel treno, conduciteli senza indugi alla scoperta dei vari vagoni. Durante le soste del treno un po’ più lunghe, è conveniente, dopo aver avvertito e chiesto informazioni al capotreno, di scendere dal treno facendo una breve passeggiata in modo da rilassare i muscoli, indolenziti dal troppo tempo di inattività.
Esistono alcune offerte, come ad esempio la “carta famiglia”, disponibili sul sito Trenitalia. E’ preferibile prenotare anche sui treni che non ne prevedono l’obbligo, evitando così un allucinante viaggio trascorso nel corridoio insieme ai propri bambini. Sui treni Eurostar ed Alta Velocità esistono alcuni servizi rivolti ai bambini ed in particolare ai neonati.
Partire in nave e in barca
E’ il mezzo che può dare qualche preoccupazione in più. Meglio dunque che dormano il più possibile e quando sono svegli è di rigore non perderli mai di vista. Farli stare all’interno è la soluzione migliore, anche per evitare che siano oltremodo esposti ai raggi solari. Quindi non dimenticate di portare in borsa anche una crema protettiva adeguata in caso di viaggi estivi.
Nel caso di una barca è tutto può essere per loro divertimento, ma è necessario effettuare alcuni accorgimenti nel caso la barca sia propria, ad esempio dotando le draglie di una retina, fastidiosa per il passaggio di cime e manovre, ma indubbiamente consente una maggior sicurezza e tranquillità.
Partire in auto
Tranquillissimo nel caso dei neonati che sicuramente passeranno tutto il tempo tra le braccia di Morfeo, è però il mezzo di trasporto più noioso per i bambini un po’ più grandi. Pipì, fame ed il classico “quanto manca?” sono sempre in agguato, esponendo al rischio di numerose soste ed un viaggio senza fine. Portate sempre acqua e qualcosa di leggero da mangiare. Pianificate alcune pause in modo da far andare i bambini in bagno e far fare loro una passeggiata distensiva.
Qualche piccolo gioco non troppo impegnativo può essere un buon tranquillante ai lamenti dovuti ad un lungo viaggio in macchina. Superfluo informare sull’obbligo di legarli con la cintura anche nel caso in cui si trovino sui sedili posteriori.
4 Comments:
sono sempre dog ;))))))))) informazioni interessanti e anche utili ma sinceramente un bimbo molto piccolo fuori dall'europa non ce lo porterei.Penso sia opportuno aspettare anche perchè una semplice dissenteria più forte del normale potrebbe essere un reale problema.
ariciao
cinzia
Viaggiare con un bambino???
Può non essere uno stress!
Mi sono organizzata con mio marito e siamo stati a Londra piacevolmente.
Forse è vero, neanche io mi azzarderei a portarlo in paesi tropicali, ma Londra è piena di disponibilità.
Partite tranquillamente!!!
Maria70
Non vedo l'ora di fare un bel viaggio con la mia piccolina!
E pensare che tutte le mie amiche mamme si stanno astenendo da viaggiare!
Quando diventerò mamma seguirò i tuoi consigli.
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