Titolo originale: id.
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: drammatico
Durata: 1h52m
Regia: Antonello Grimaldi
Sceneggiatura: Nanni Moretti, Laura Paolucci, Francesco Piccolo
Fotografia: Alessandro Pesci
Musiche: Paolo Buonvino
Cast: Nanni Moretti, Valeria Golino, Isabella Ferrari, Alessandro Gassman, Blu Yoshimi, Hippolyte Girardot, Kasia Smutniak, Charles Berling, Silvio Orlando, Alba Rohrwacher, Manuela Morabito, Roman Polanski
Trama
Durante una tranquilla giornata d’estate passata sulla spiaggia col fratello, Pietro salva la vita ad una sconosciuta. Ritornando a casa però scopre che durante la sua assenza la moglie e morta improvvisamente. Per stare vicino a sua figlia Claudia di soli dieci anni in un momento di tragedia familiare, Pietro decide di rimanere tutto il giorno fuori la scuola elementare della figlia ad attendere il termine delle lezioni. Col tempo, Pietro inizia stabilirsi davanti la scuola, tralasciando il lavoro e suscitando lo stupore degli amici e dei colleghi. La panchina e la sua macchina parcheggiata di fronte la scuola, diventano per Pietro la sua nuova vita.
Recensione
“Caos Calmo”, tratto dal romanzo omonimo di Sandro Veronesi, è un film intimo, introspettivo e lento. La lentezza del film però rappresenta appieno la lentezza della vita nei momenti di tragedia, quando i giorni sembrano non passare mai, fermandosi agli attimi dolorosi ed infiniti successivi ad una perdita. In realtà Pietro non sta soffrendo, ma, in attesa che sopraggiunga il dolore della morte della moglie, sente la necessità di premere il tasto “stop” della vita vissuta fino a quel momento. Pietro sceglie come luogo della sua “attesa” la panchina del giardino di fronte la scuola della figlia. In quel particolare punto, inizia ad osservare non solo dentro se stesso, ma anche il microcosmo che si ritrova intorno: le mamme che accompagnano e vanno a riprendere i propri figli a scuola, un bambino down che si diverte ad ascoltare l’antifurto della sua auto parcheggiata, una bella ragazza a spasso con il cane, i clienti del bar dove quotidianamente pranza. Dalla sua immobilità fisica e mentale che ritrova seduto su quella panchina, riesce a rimettere in moto una serie di relazioni che osserva con occhi nuovi cercando in questo modo di riattivare qualcosa in se stesso per riprendere la sua vita troppo incastrata nei meccanismi quotidiani.
“Caos calmo” possiede la capacità di evidenziare l’incapacità dell’uomo di concedersi delle pause dalla propria routine: il lavoro, legato al conseguimento del successo e del danaro ed i rapporti familiari, resi stantii dal tempo.
Del libro di Veronesi, il regista Antonello Grimaldi aveva la necessità di mostrare il mondo interiore di Pietro e ci riesce attraverso i suoi continui pensieri ad alta voce, a volte profondi a volte superficiali e senza senso. “Caos Calmo” si poggia su una valida sceneggiatura che cresce pian piano in intensità. Gli sceneggiatori, lo stesso Nanni Moretti insieme a Laura Paolucci e Francesco Piccolo, riescono ad adattarsi alle pagine del libro senza cercare con ottusa insistenza di effettuarne un’eccessiva rielaborazione, creando un insieme di personaggi comuni, nei quali lo spettatore riesce ad immedesimarsi. Ottima l’interpretazione di Nanni Moretti che ritorna in un personaggio colpito da un doloroso lutto. In questo caso però il lutto non viene vissuto come dolore, bensì come consapevolezza di dover continuare a vivere. Se nel precedente film, “La stanza del figlio”, il dolore rimaneva imprigionato nelle pareti domestiche, in “Caos calmo” lascia spazio alla solidarietà ed al rapporto con gli altri nei tanti incontri che riempiono le giornate di Pietro. Ed è proprio Pietro che invece di ricevere dona agli altri il suo conforto: alla cognata indecisa e squilibrata (una discreta Valeria Golino); ai suoi amici/colleghi in carriera (un bravo e sempre agitato Silvio Orlando) ed al fratello (un Alessandro Gassman a suo agio nei panni del playboy tenero nei confronti della nipotina).
Per quel riguarda la famigerata scena di sesso, se necessaria e ben inserita nel libro di Veronesi, nel film risulta fuori luogo con i due protagonisti (Nanni Moretti ed Isabella Ferrari) troppo imbarazzati e forse consapevoli di un momento non necessario al contesto filmico.
“Caos Calmo” è un film ben raccontato e ben recitato, un’indagine di un uomo alla ricerca delle proprie emozioni e della propria vita.
Voto: 71%
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: drammatico
Durata: 1h52m
Regia: Antonello Grimaldi
Sceneggiatura: Nanni Moretti, Laura Paolucci, Francesco Piccolo
Fotografia: Alessandro Pesci
Musiche: Paolo Buonvino
Cast: Nanni Moretti, Valeria Golino, Isabella Ferrari, Alessandro Gassman, Blu Yoshimi, Hippolyte Girardot, Kasia Smutniak, Charles Berling, Silvio Orlando, Alba Rohrwacher, Manuela Morabito, Roman Polanski
Trama
Durante una tranquilla giornata d’estate passata sulla spiaggia col fratello, Pietro salva la vita ad una sconosciuta. Ritornando a casa però scopre che durante la sua assenza la moglie e morta improvvisamente. Per stare vicino a sua figlia Claudia di soli dieci anni in un momento di tragedia familiare, Pietro decide di rimanere tutto il giorno fuori la scuola elementare della figlia ad attendere il termine delle lezioni. Col tempo, Pietro inizia stabilirsi davanti la scuola, tralasciando il lavoro e suscitando lo stupore degli amici e dei colleghi. La panchina e la sua macchina parcheggiata di fronte la scuola, diventano per Pietro la sua nuova vita.
Recensione
“Caos Calmo”, tratto dal romanzo omonimo di Sandro Veronesi, è un film intimo, introspettivo e lento. La lentezza del film però rappresenta appieno la lentezza della vita nei momenti di tragedia, quando i giorni sembrano non passare mai, fermandosi agli attimi dolorosi ed infiniti successivi ad una perdita. In realtà Pietro non sta soffrendo, ma, in attesa che sopraggiunga il dolore della morte della moglie, sente la necessità di premere il tasto “stop” della vita vissuta fino a quel momento. Pietro sceglie come luogo della sua “attesa” la panchina del giardino di fronte la scuola della figlia. In quel particolare punto, inizia ad osservare non solo dentro se stesso, ma anche il microcosmo che si ritrova intorno: le mamme che accompagnano e vanno a riprendere i propri figli a scuola, un bambino down che si diverte ad ascoltare l’antifurto della sua auto parcheggiata, una bella ragazza a spasso con il cane, i clienti del bar dove quotidianamente pranza. Dalla sua immobilità fisica e mentale che ritrova seduto su quella panchina, riesce a rimettere in moto una serie di relazioni che osserva con occhi nuovi cercando in questo modo di riattivare qualcosa in se stesso per riprendere la sua vita troppo incastrata nei meccanismi quotidiani.
“Caos calmo” possiede la capacità di evidenziare l’incapacità dell’uomo di concedersi delle pause dalla propria routine: il lavoro, legato al conseguimento del successo e del danaro ed i rapporti familiari, resi stantii dal tempo.
Del libro di Veronesi, il regista Antonello Grimaldi aveva la necessità di mostrare il mondo interiore di Pietro e ci riesce attraverso i suoi continui pensieri ad alta voce, a volte profondi a volte superficiali e senza senso. “Caos Calmo” si poggia su una valida sceneggiatura che cresce pian piano in intensità. Gli sceneggiatori, lo stesso Nanni Moretti insieme a Laura Paolucci e Francesco Piccolo, riescono ad adattarsi alle pagine del libro senza cercare con ottusa insistenza di effettuarne un’eccessiva rielaborazione, creando un insieme di personaggi comuni, nei quali lo spettatore riesce ad immedesimarsi. Ottima l’interpretazione di Nanni Moretti che ritorna in un personaggio colpito da un doloroso lutto. In questo caso però il lutto non viene vissuto come dolore, bensì come consapevolezza di dover continuare a vivere. Se nel precedente film, “La stanza del figlio”, il dolore rimaneva imprigionato nelle pareti domestiche, in “Caos calmo” lascia spazio alla solidarietà ed al rapporto con gli altri nei tanti incontri che riempiono le giornate di Pietro. Ed è proprio Pietro che invece di ricevere dona agli altri il suo conforto: alla cognata indecisa e squilibrata (una discreta Valeria Golino); ai suoi amici/colleghi in carriera (un bravo e sempre agitato Silvio Orlando) ed al fratello (un Alessandro Gassman a suo agio nei panni del playboy tenero nei confronti della nipotina).
Per quel riguarda la famigerata scena di sesso, se necessaria e ben inserita nel libro di Veronesi, nel film risulta fuori luogo con i due protagonisti (Nanni Moretti ed Isabella Ferrari) troppo imbarazzati e forse consapevoli di un momento non necessario al contesto filmico.
“Caos Calmo” è un film ben raccontato e ben recitato, un’indagine di un uomo alla ricerca delle proprie emozioni e della propria vita.
Voto: 71%
Trailer “Caos Calmo”
Scopri come guadagnare rispondendo a sondaggi online!
Vieni pagato fino a €5 per ogni sondaggio completato!
Prove dei pagamenti ricevuti!
Scopri come guadagnare rispondendo a sondaggi online!
Vieni pagato fino a €5 per ogni sondaggio completato!
Prove dei pagamenti ricevuti!
3 Comments:
Buon film, concordo. I tedeschi vadano a farsi benedire.
Una bellissima recensione, complimenti. Io non ho visto questo film ma mi hai dato un'idea... ciao da Maria
Bel film, fatto bene secondo me..L'ho visto volentieri,ci vorrebbero di più di padri così...Buona giornata.
Post a Comment