Titolo originale: A good year
Nazione: USA
Anno: 2006
Genere: commedia, sentimentale
Durata: 1h58m
Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: Marc Klein
Fotografia: Philippe Le Sourd
Musiche: Marc Streitenfeld
Cast: Russell Crowe, Albert Finney, Marion Cotillard, Abbie Cornish, Didier Bourdon, Tom Hollander, Freddie Highmore, Isabelle Candelier, Kenneth Cranham, Archie Panjabi, Rafe Spall
Trama
Max Skinner è un uomo d’affari di successo, un mago delle transazioni finanziarie. Un giorno viene chiamato da un notaio per la lettura del testamento del suo caro zio Henry. Sono trascorsi tanti anni da quando Max passava le sue estati a la Siroque, in Provenza, presso la tenuta dello zio con il quale passava splendide giornate.
Giunge sul posto al principio deciso a venderla, ma durante la visita alla tenuta cade per sbaglio nella piscina vuota ed incontra una ragazza, Fanny Chenal, proprietaria del bistrot del paese. Trascorrendo un po’ di tempo in quei luoghi nei quali era cresciuto, riscopre i valori che della vita lontana dal caos londinese, apprezzando i piccoli piaceri della vita che si è lasciato sfuggire troppe volte.
Recensione
Tratto dal bestseller di Peter Mayle, “Un’ottima annata” segna il ritorno di Ridley Scott al cinema intimo, orientato ai sentimenti ed alle riflessioni sul senso della vita. Non però una pellicola drammatica, bensì una commedia leggera nella quale il protagonista si ritrova suo malgrado di fronte ad un bivio, riscoprendo un’identità ricoperta dall’avidità, dal denaro e dal caos metropolitano. L’atmosfera è incantevole, rilassante, malinconica, con molti ricordi di momenti dell’adolescenza ormai perduti. Tutto si gioca infatti sul contrasto tra la vita londinese dell’ambizioso e neanche troppo leale broker Max Skinner, interpretato da un inconsueto ma divertito Russell Crowe, e l’eterno incanto delle colline di Provenza, dei suoi romantici tramonti e dei suoi vigneti. Se in un primo momento l’eredità è per Max solo l’occasione per un ulteriore profitto, un piccolo imprevisto ed un apparente e banale incontro con Fanny, un’affascinante Marion Cotillard, saranno per lui l’opportunità di rileggere la sua vita attraverso l’amore.
Il vino, in “Un’ottima annata”, ha in realtà un ruolo limitato (a differenza di quanto accade in un’altra pellicola “alcolica”, “Sideways - In viaggio con Jack”), relegato a metafora della capacità di assaporare i piaceri della vita con la dovuta calma: non a caso Max dichiara di prediligere il cognac che gli consente di ubriacarsi in più rapidamente del vino. Un cast che regala al pubblico un sapore di confortante piccola collettività, tipica dei luoghi di provincia.
Sapiente l’utilizzo della fotografia che si alterna tra il freddo blu di Londra fatta di asfalto e cemento, ed i colori caldi, incantevoli al tramonto, della campagna dell’Alta Provenza, e più precisamente nel villaggio di Saint-Pons. Colori forse lontani dalla realtà, ma rendono l’atmosfera magica. “Un’ottima annata” pur non offrendo nulla di originale con una trama che non regala particolari sorprese durante il suo sviluppo, ha il pregio di affascinare con la sua semplicità, offrendo alcuni momenti di divertimento con gradevoli dialoghi. La colonna sonora, efficace ed emozionante, accompagna lo spettatore dalla tradizionale chanson francese alla moderna “Moi lolita” di Alizee. Buona la prova degli attori, ognuno ben calato nei personaggi un po’ burberi ma decisamente amabili. La regia di Scott è ben orchestrata in particolare nel intelligente avvicendarsi dei feedback quando Max fa riaffiorare gli episodi dell’infanzia. Splendide le scene dell’incontro/scontro tra Max e la “nanomacchina” noleggiata “per errore” in Francia (lui abituato a macchine inglesi di grossa cilindrata) e della partita di tennis di Max contro il vignaiolo francese: un incontro che diventa scontro nazionale tra l’abbigliamento “Fred Perry” (inglese) opposto a quello “Lacoste” (francese).
Leggero e amabile, proprio come un buon vino, “Un’ottima annata” è un film che si degusta agiatamente e che si finisce senza accorgersi del tempo trascorso. Una fiaba romantica ed estremamente rasserenante nel fascino dei misteriosi vini genuini, lontani da riconoscimenti DOC, ma ricercati da esperti enologi. Semplice e puro divertissement, in un viaggio attraverso la campagna e piccole cittadine, perle lontane dalle città ormai imbruttite dal cemento.
Nazione: USA
Anno: 2006
Genere: commedia, sentimentale
Durata: 1h58m
Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: Marc Klein
Fotografia: Philippe Le Sourd
Musiche: Marc Streitenfeld
Cast: Russell Crowe, Albert Finney, Marion Cotillard, Abbie Cornish, Didier Bourdon, Tom Hollander, Freddie Highmore, Isabelle Candelier, Kenneth Cranham, Archie Panjabi, Rafe Spall
Trama
Max Skinner è un uomo d’affari di successo, un mago delle transazioni finanziarie. Un giorno viene chiamato da un notaio per la lettura del testamento del suo caro zio Henry. Sono trascorsi tanti anni da quando Max passava le sue estati a la Siroque, in Provenza, presso la tenuta dello zio con il quale passava splendide giornate.
Giunge sul posto al principio deciso a venderla, ma durante la visita alla tenuta cade per sbaglio nella piscina vuota ed incontra una ragazza, Fanny Chenal, proprietaria del bistrot del paese. Trascorrendo un po’ di tempo in quei luoghi nei quali era cresciuto, riscopre i valori che della vita lontana dal caos londinese, apprezzando i piccoli piaceri della vita che si è lasciato sfuggire troppe volte.
Recensione
Tratto dal bestseller di Peter Mayle, “Un’ottima annata” segna il ritorno di Ridley Scott al cinema intimo, orientato ai sentimenti ed alle riflessioni sul senso della vita. Non però una pellicola drammatica, bensì una commedia leggera nella quale il protagonista si ritrova suo malgrado di fronte ad un bivio, riscoprendo un’identità ricoperta dall’avidità, dal denaro e dal caos metropolitano. L’atmosfera è incantevole, rilassante, malinconica, con molti ricordi di momenti dell’adolescenza ormai perduti. Tutto si gioca infatti sul contrasto tra la vita londinese dell’ambizioso e neanche troppo leale broker Max Skinner, interpretato da un inconsueto ma divertito Russell Crowe, e l’eterno incanto delle colline di Provenza, dei suoi romantici tramonti e dei suoi vigneti. Se in un primo momento l’eredità è per Max solo l’occasione per un ulteriore profitto, un piccolo imprevisto ed un apparente e banale incontro con Fanny, un’affascinante Marion Cotillard, saranno per lui l’opportunità di rileggere la sua vita attraverso l’amore.
Il vino, in “Un’ottima annata”, ha in realtà un ruolo limitato (a differenza di quanto accade in un’altra pellicola “alcolica”, “Sideways - In viaggio con Jack”), relegato a metafora della capacità di assaporare i piaceri della vita con la dovuta calma: non a caso Max dichiara di prediligere il cognac che gli consente di ubriacarsi in più rapidamente del vino. Un cast che regala al pubblico un sapore di confortante piccola collettività, tipica dei luoghi di provincia.
Sapiente l’utilizzo della fotografia che si alterna tra il freddo blu di Londra fatta di asfalto e cemento, ed i colori caldi, incantevoli al tramonto, della campagna dell’Alta Provenza, e più precisamente nel villaggio di Saint-Pons. Colori forse lontani dalla realtà, ma rendono l’atmosfera magica. “Un’ottima annata” pur non offrendo nulla di originale con una trama che non regala particolari sorprese durante il suo sviluppo, ha il pregio di affascinare con la sua semplicità, offrendo alcuni momenti di divertimento con gradevoli dialoghi. La colonna sonora, efficace ed emozionante, accompagna lo spettatore dalla tradizionale chanson francese alla moderna “Moi lolita” di Alizee. Buona la prova degli attori, ognuno ben calato nei personaggi un po’ burberi ma decisamente amabili. La regia di Scott è ben orchestrata in particolare nel intelligente avvicendarsi dei feedback quando Max fa riaffiorare gli episodi dell’infanzia. Splendide le scene dell’incontro/scontro tra Max e la “nanomacchina” noleggiata “per errore” in Francia (lui abituato a macchine inglesi di grossa cilindrata) e della partita di tennis di Max contro il vignaiolo francese: un incontro che diventa scontro nazionale tra l’abbigliamento “Fred Perry” (inglese) opposto a quello “Lacoste” (francese).
Leggero e amabile, proprio come un buon vino, “Un’ottima annata” è un film che si degusta agiatamente e che si finisce senza accorgersi del tempo trascorso. Una fiaba romantica ed estremamente rasserenante nel fascino dei misteriosi vini genuini, lontani da riconoscimenti DOC, ma ricercati da esperti enologi. Semplice e puro divertissement, in un viaggio attraverso la campagna e piccole cittadine, perle lontane dalle città ormai imbruttite dal cemento.
Voto: 67%
Trailer Un’ottima annata
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2 Comments:
“Un’ottima annata” è un film che si degusta agiatamente e che si finisce senza accorgersi del passar del tempo.
VERISSIMO! Ho noleggiato il DVD e mi sono rivista perfettamente in questa situazione.
Un'ottima annata è davvero un film carino da vedere sul proprio divano in queste fredde serate e proprio domenica sarà in onda su Canale 5. Da non perdere!
reginadicuori
Visto in TV. Un ottima annata è il film di Ridley Scott che non ti aspetti, ma che ti conquista con sorpresa!
Yuppiter
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