mercoledì 25 marzo 2009

ANATOMY

Locandina del film Anatomy

Titolo originale: Anatomie
Nazione: Germania
Anno: 2000
Genere: horror
Durata: 1h43m
Regia: Stefan Ruzowitzky
Sceneggiatura: Stefan Ruzowitzky
Fotografia: Peter von Haller
Musiche: Marius Ruhland
Cast: Franka Potente, Benno Fürmann, Anna Loos, Sebastian Blomberg, Traugott Buhre, Holger Speckhahn, Oliver Wnuk, Andreas Günther, Rüdiger Vogler, Gennadi Vengerov, Thomas Meinhardt, Werner Dissel


Trama
Paula è una brillante studentessa di medicina che ha appena vinto il concorso di ammissione all’autorevole corso estivo di anatomia dell'università di Heidelberg. La ragazza, intenzionata a seguire le orme del padre e del nonno, si immerge totalmente studio dal quale non riescono a distrarla neanche le attenzioni di un suo compagno di corso. Un giorno si ritrova in obitorio un ragazzo cardiopatico conosciuto pochi giorni prima in treno. Non convinta della morte naturale del giovane, Paula inizierà ad investigare, scoprendo un’orrible segreto che si cela tra le mura della prestigiosa università.

Recensione
Stefan Ruzowitzky, regista austriaco, dirige questo horror ospedaliero di produzione tedesca sulla scia di teen horror americani come “The skulls - I teschi”.
Quello che subito colpisce in “Anatomy” è la fotografia di Peter von Haller capace di ricreare quell’atmosfera fredda e torbida tipica degli ambienti ospedalieri. Si aggiunge poi l’interpretazione di Franka Potente: in pieno stile teutonico, la ragazza appare fredda e ambiziosa, confermando le qualità già dimostrate in “Lola corre”, splendida pellicola del regista Tom Tykwer. Peccato però che gli altri attori del cast risultino belli ma del tutto inadeguati nei loro ruoli. “Anatomy” pur non brillando per originalità, inquieta e spaventa, in particolar modo quanti sono inorriditi anche dalla vista del sangue di un banale prelievo. Gli effetti speciali sono infatti di buon livello anche se Ruzowitzky si contiene un pò troppo nella componente splatter.
La storia purtroppo dopo un discreto inizio, assume contorni un po’ banali, attribuendo caratteristiche a volte eccessive ai personaggi (è vero che ci troviamo in un ambiente giovanile, ma la serietà dei ragazzi viene messa a dura prova con dialoghi stupidi, spesso infarciti di doppi sensi palesemente fuori luogo).
Sebbene penalizzato da alcune banalità grossolane, “Anatomy” è un film che può far trascorrere una piacevole serata horror senza troppe pretese anche se gli assuefatti all’horror rimarranno sicuramente lievemente delusi.

Voto: 61%


2 Comments:

Juanne Pili said...

Eh ma è proprio l'originalità che serve ... anzi ... non solo semplicemente quella ... è la differenza tra creatività e originalità che a certi autori non entra in testa. Ed è uno dei motivi per cui, secondo me, è morto il western o il cinema italiano, ecc.

Sabrina e Giorgia said...

Ultimamente gli horror non è che siano tanto diversi da questo!