giovedì 19 marzo 2009

GRAN TORINO

Locandina del film Gran TorinoTitolo originale: id.
Nazione: Australia, USA
Anno: 2009
Genere: drammatico
Durata: 1h56m
Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: Nick Schenk
Fotografia: Tom Stern
Musiche: Kyle Eastwood, Michael Stevens
Cast: Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley, Brian Haley, Dreama Walker, Geraldine Hughes, Brian Howe, William Hill, Scott Eastwood, Davis Gloff, Sonny Vue


Trama
Walt Kowalski è un veterano della guerra di Corea dal carattere introverso e burbero. A causa dei difficili rapporti con i suoi figli ed i suoi nipoti, preferisce vivere una vita solitaria nella sua villetta nella periferia di Detroit, trascorrendo il tempo a bere birra e a lucidare la sua fiammante Ford Gran Torino del 1972, l’unico grande amore rimastogli, dopo la recente morte della moglie. Quando una famiglia di immigrati asiatici si trasferisce nella casa accanto alla sua, l’uomo si troverà costretto ad affrontare i propri pregiudizi razziali entrando suo malgrado nelle loro vite.

Recensione
“Gran Torino” è la storia di Walt, un uomo “di altri tempi”, un anziano pensionato e veterano di guerra, che vede cambiare intorno a sé l’America che aveva da sempre apprezzato e venerato. Un tempo orgoglioso operaio dell’americana Ford (il titolo del film fa infatti riferimento alla Ford Gran Torino custodita gelosamente dal protagonista), vede inesorabilmente sgretolarsi i valori e le tradizioni americane. Incapace di adattarsi a cambiamenti che hanno segnato la società moderna, non riesce neanche a sopportare che uno dei suoi figli lavori come venditore di auto giapponesi. Mal sopporta che il suo quartiere si stia svuotando di tutti i bianchi americani avvicendati da gruppi di neri, ispanici ed orientali. Tutte conseguenze della storia di Detroit e Ford, due simboli della florida industria americana, tanto che la città fu considerata per molti anni capitale mondiale dell’automobile. Tantissime persone si trasferirono a Detroit attirate dalle prospettive lavorative che la città e le sue industrie concedevano. Ma la crisi petrolifera e la concorrenza di nuove industrie automobilistiche portò la città in rovina, abbandonata dalla maggior parte della popolazione bianca, diventando sempre più un ghetto urbano. Patriottico e nazionalista (cosa facilmente intuibile dalla bandiera presente di fronte la sua casa, ormai circondata da immigrati provenienti da ogni parte del mondo), Walt oltrepassa questi nobili sentimenti, mostrandosi attraverso i suoi modi rudi e scortesi, razzista nei confronti di ogni diversa etnia: neri, asiatici, ispanici, italiani, irlandesi, con disprezzo o per gioco non nasconde nulla di ciò che pensa. A tutto ciò si aggiunge un sentimento anticlericale che riversa nel giovane sacerdote che passa spesso a trovarlo intenzionato ad esaudire ultimo desiderio della moglie di Walt sul letto di morte, ovvero confessare il vecchio burbero di tutti i suoi peccati. Da quegli incontri/scontri nasceranno i momenti più profondi di “Gran Torino”, una serie di dialoghi tra i due che faranno da filo conduttore della storia. Un film sulla vita e sulla morte, sull’incapacità di un uomo troppo legato al tempo che fu, sul rapporto tra padre e figlio, sull’amicizia e sul rispetto reciproco. Perché essenzialmente Walt è un uomo solitario, senza alcun rapporto con i suoi familiari (i figli vorrebbero rinchiuderlo in un ospizio ed i nipoti lo sopportano a malapena) e la sua unica passione è la sua splendida Ford Gran Torino, che sarà il motivo del legame di amicizia con Tao, il figlio dei suoi vicini di casa. Walt al principio mostra tutto il suo odio nei confronti del ragazzino, ma conoscendo lui ed il suo mondo, scoprirà di possedere qualità nascoste rimettendo così in discussione tutti i suoi pregiudizi.
C’è poco da dire sulle qualità di Clint Eastwood: film dopo film, dimostra sempre più capacità registiche eccezionali, impreziosite nel caso di “Gran Torino” da un’intensa interpretazione. Avvalendosi di alcuni attori sconosciuti di origini orientali li dirige in maniera magistrale attraverso uno stile secco ed essenziale. Il suo realismo e la durezza rappresentano un vero pugno allo stomaco.
“Gran Torino” è un film che si apprezza fino al suo splendido finale, ultima tessera del mosaico creato dal regista e attore americano. Un finale perfettamente coerente, un modo esemplare con cui terminare la pellicola. Un film tremendamente duro, ma che tocca le corde dell’anima. Una storia semplice che difficilmente lascerà indifferenti.

Voto: 86%


16 Comments:

Anonimo said...

Ma che molta gente giudichera' semplicemente come film, mentre nella realta' continuera' imperterrita ad aver pregiudizi immotivati contro culture che non conoscono.

PuntoCroce said...

Ciao Amos, ti auguro una buona giornata!!!
A presto
Maria Rosa

Unknown said...

appena recensito anche io.. davvero un capolavoro, una carezza con la forza di un pugno. splendido Clint.

Anonimo said...

ciao sono mamysandra piacere di fare la tua conoscenza, e complimenti hai un blog veramente funzionale ben gestito e molto bello, ho ricevuto un tuo pvt in cui mi segnalavi il discorso legato allo scrivere per guadagnare qualcosina...ti ringrazio molto ma permettimi di dare sfogo alla mia curiosità femminile...come hai fatto a scovarmi tra le migliaia di blog che ci sono? tramite cosa sei arrivato a me? e perchè mi hai segnalato il suddetto link, ovvero cosa ha suscitato in te il suggerirmelo? è tutto frutto di una casualità , ovvero l'hai spedito a 100000000000di bloggher...oppure è stato un errore di digitazione o....l'hai spedito proprio a me e no n è stato un errore...e quindi delucidami sulle motivazioni se così è...grazie ancora e perdonami ma la curiosità è donna....ma anche voi ,maschietti vi date da fare molto bene...hi hi hi!!! baciotti e strucconi mamysandra!

ISOLE-GRECHE.com said...

x mamysandra:
Ti ho contattata perché tra le decine di tuoi amici ci deve essere qualcuno in comune.
Te l'ho mandato perché mi piaceva come scrivevi (lo fai con passione).
Grazie per i complimenti che ricambio con calore.

Luciano said...

Caspita se hai ragione!!! Ho fatto un controllo e l'ultimo mio commento risale a novembre. Non mi sembrava tanto lontano! Anche se ho ridotto i miei passaggi (non solo sul tuo blog) per mancanza di tempo (problemi in parte anche purtroppo difficili da risolvere)e commento meno, ho continuato a leggere molti tuoi post. Ti ringrazio per avermi citato nell'intervista, una citazione che non mi merito, ovviamente.

Purtroppo non ho visto Gran Torino ma conto di andare in sala questo fine settimana. Le recensioni sul film sono tutte positive e già immagino quanto questo film mi entusiasmerà.
A presto (giuro^^)

Anonimo said...

Bella recnsione! Mi incuriosisce...
Buona giornata!:)

BIM BUM BAM! said...

ultimamente Clint nn ne sbaglia una!

Cannibal Kid said...

gran torino
gran film

Anonimo said...

gran torino mi ha letteralmente frantumato, che film

marcaval said...

non è il mio genere di film ma con le vostre recensioni mi avete definitivamente convinto ad andarlo a vedere ... quello che più di tutto mi attira è che tratta la storia dei hmong, una delle minoranze più affascinanti e variegate dell'area indo-cinese. Vi saprò dire.
Grazie e Ciao Marco

elena71 said...

Bello, bellissimo!

Commovente, pur non versando una lacrima.

Per niente melenso e assolutamente non scontato.

Il titolo secondo me devia molta parte del pubblico femminile.

Da vedere e rivedere.

Paolo said...

Vedere questo film è stata un'avventura avvincente. I livelli di lettura sono molteplici, e tra questi quello spirituale gioca un ruolo a mio avviso importante. Nel 2009 non mi è capitato nulla fino ad ora di paragonabile. Straconsigliabile

Anonimo said...

L'ho appena recensito da me, ribadisco che si tratta di uno dei migliori film della stagione. Come mi suggeriva qualcuno, non deve essere piaciuto ai capoccia degli Oscar, tuttavia Eastwood rimane uno dei più grandi autori contemporanei e su questo non ci piove.

calendula said...

bellissimo film, grandissimo regista e attore protagonista

Vegas said...

Gran bel film...
francamente ho preferito molto più questo che il più recente hereafter,
comunque gran bel blog ora sono tuo follower, vienimi a trovare
http://pocketfilmblog.blogspot.com/