giovedì 28 maggio 2009

THE UNINVITED

Locandina del film The uninvitedTitolo originale: id.
Nazione: Canada, USA
Anno: 2009
Genere: horror, thriller
Durata: 1h27m
Regia: Charles Guard, Thomas Guard
Sceneggiatura: Carlo Bernard, Doug Miro, Craig Rosenberg
Fotografia: Dan Landin
Musiche: Christopher Young
Cast: Emily Browning, Arielle Kebbel, David Strathairn, Elizabeth Banks, Maya Massar, Kevin McNulty, Jesse Moss, Dean Paul Gibson, Lex Burnham, Matthew Bristol, Danny Bristol, Heather Doerksen


Trama
Anna ritorna a casa dopo un periodo trascorso in un ospedale psichiatrico a causa del tentativo di suicidio in seguito alla morte della madre invalida in un incendio. La situazione però non è delle migliori, in quanto il padre convive con Rachel, la giovane infermiera della madre che intende sposare. Angosciata dalla presenza invadente della donna Anna trova unico conforto nella sorella Alex, molto più forte ed estroversa di lei. Sconvolta da alcuni sogni e visioni di fantasmi, Anna inizia ad indagare, con l’aiuto di Alex, sul passato di Rachel. Le due ragazze sospettano infatti che la giovane ed affascinante ragazza possa essere implicata nella morte della madre.

Recensione
Proseguendo la tendenza americana di realizzare remake di pellicole del cinema horror orientale, i fratelli Charles e Thomas Guard scelgono la pellicola sudcoreana “Two sisters” di Kim Ji-woon, ermetica ed elegante pellicola campione d’incassi in patria. Non è difficile accorgersi che il titolo “The uninvited” è un chiaro riferimento al film “La casa sulla scogliera” (stesso titolo originale) ed infatti reale protagonista della pellicola è la vecchia casa sul mare, spettatrice e custode di tragici avvenimenti. Se il film di Kim Ji-woon, tutto incentrato su accurati primi piani, ombre inquietanti e lunghi silenzi intervallati di tanto in tanto da sinistri cigolii, propone un intreccio complesso e quasi indecifrabile, inducendo lo spettatore ad un attento e profondo ragionamento, “The uninvited” risulta spogliato di tutte le complessità e arricchito di qualche elemento che ne infoltisce la trama. I due registi concedono maggior spazio alle lugubri visioni di Anna, riuscendo ad affievolire con efficacia le linee di confine tra fantasia, realtà, paranoia, sogno ed alienazione. Man mano che il film prosegue si accrescono i particolari del racconto incanalando ora in un senso ora in un altro le supposizioni su quale sia la sua conclusione. Dignitoso il cast: nei panni della giovane protagonista c’è Emily Browning, attrice dal viso capace di trasmettere la soavità e la fragilità del personaggio; Banks, bionda dallo sguardo accattivante ed ambiguo, è perfetta nei panni della “fidanzata di papà”, un’intrusa (in inglese proprio “uninvited”) in grado di sbriciolare l’armonia familiare; Arielle Kebbel è abbastanza attraente per il ruolo di Alex; infine David Strathairn, l’attore più esperto del cast, malgrado la non eccelsa qualità dei dialoghi, si distingue comunque nel ruolo del padre.
“The uninvited” è dunque un film che presenta una struttura narrativa più semplice e lineare dell’originale sudcoreano, più idonea al pubblico occidentale amante del cinema thriller/horror, in particolare quello che si lascia affascinare dall’idea di indovinare l’assassino in base alla serie indizi lasciati più o meno palesemente durante il film. Ottima l’ambientazione, presente una sufficiente dose di suspense, poche gocce di sangue versate, ma tanti indizi lasciati più o meno palesemente durante il film. Pur trattandosi di un remake, il film beneficia della scelta dei fratelli Guard di slegarsi dall’intreccio che caratterizzava l’originale coreano, offrendo così alla trama leggerezza senza perdere in interesse. Con maggiore cura ed impegno poteva essere un grande film, ma “The uninvited” resta un film consigliato.

Voto: 71%


1 Comment:

Anonimo said...

Non dormivo ed ho appena finito di vedere "gratis" The Uninvited. Bello, inquietante e pieno di thrilling!

Antonio84