domenica 7 giugno 2009

CAPSULE HOTEL

Capsule Hotels: dormire in una baraQuando si va in vacanza, a volte interessa che la stanza dell’albergo abbia soltanto il letto dove dormire per poter riprendersi da tutta la stanchezza accumulata durante le attività e le escursioni giornaliere. E’ questa è l’idea alla base dei “Capsule Hotel”. Non sono navicelle spaziali oppure una nuova catena di hotel chic in Transilvania, bensì una tipologia di alberghi molto nota in Giappone in cui lo spazio per gli ospiti è estremamente ridotto.
Nati alla fine degli anni ’70 dalla genialità, o forse dalla follia dell’architetto giapponese Kurokawa Kisho, i “Capsule Hotel”, in giapponese “Capuseru Hoteru”, sono alberghi con piccole stanze di appena 2 metri cubi. Blocchi modulari in plastica o in fibra di vetro, con dimensioni pari a 2m di lunghezza per 1m di larghezza e 1.25 m di altezza, uno spazio minimo che permette di soltanto di dormire, anche se tali strutture comprendono una TV, aria condizionata ed una rete wireless per il collegamento ad internet.
Capsule HotelsQuesti originali ed essenziali alberghi, spesso chiamati anche “Coffin Hotels” (dall’inglese, coffin = bara), sono concepiti principalmente per uomini d’affari e pendolari che spesso rimangono bloccati sul lavoro o per cene con amici e colleghi fino a tarda sera, perdendo così l’ultimo treno troppo ubriachi per riuscire a rientrare a casa. In Giappone, infatti, gran parte delle persone lavora nelle grandi città pur restando a vivere nelle periferie o in piccole e tranquille città.
Le “unità abitative” non sono proprio dei loculi in quanto consentono anche di stare seduti per poter scrivere e guardare la TV in maniera piuttosto confortevole. Una tendina posta all’ingresso del modulo ed un paio di auricolari consentono di isolarsi nel massimo silenzio ed in assoluta privacy. Altre attività (bagno, sala relax, acquisto cibo e bevande) sono possibili in appositi spazi comuni, sempre nel massimo rispetto della privacy.Capsule Hotels
Il loro maggior vantaggio consiste nel loro aspetto economico: il costo di una “stanza” infatti si aggira sui 3000 yen (€30), molto di meno del costo di una tradizionale singola. Inoltre è possibile anche affittarli per qualche ora, nel caso si volesse semplicemente schiacciare un pisolino pomeridiano.
I “Capsule Hotels” rappresentano un’esperienza unica ed originale (forse anche divertente) che soltanto il Giappone poteva offrire, anche se probabilmente off-limits per persone che soffrono di claustrofobia.


2 Comments:

Stefano said...

Potrebbero farne qualcuno anche in Italia,soprattutto a Milano che è piena di Giapponesi.
Complimenti per i tuoi originali post.
Ciao da Stefano di Semplici Conversazioni

Anonimo said...

'sti giapponesi stanno proprio fuori!

CoreDeRoma