Una giuria internazionale guidata dal regista Milos Forman ha decretato vincitore del Festival internazionale del cinema di Roma il film “Brotherhood” del regista danese, ma di chiare origini italiane, Nicolo Donato, allievo di Lars von Trier, creatore assieme ad altri registi danesi del movimento cinematografico Dogma 95.
Donato ha presentato una pellicola crudele ed attuale nella quale il senso di fratellanza (traduzione italiana del titolo del film) assume un significato ambiguo e particolare. Lars, il protagonista della storia, un ex-sergente dell’esercito, entra a far parte di un gruppo neonazista dedito a raid punitivi nei confronti di ebrei ed omosessuali. Il destino vuole che Lars venga mandato dal capo dell’organizzazione ad abitare con Jimmy, uno dei veterani del gruppo. Tra i due nascerà una forte passione gettandoli nella stessa condizione delle loro vittime designate. Non si sa quando il film, vincitore anche il premio Farfalla d’Oro assegnato da Agiscuola, approderà nelle sale cinematografiche in quanto privo ancora di un distributore.
Ottima affermazione del film italiano “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti che vince ben tre premi: il premio Marco Aurelio d’Oro del pubblico, il Gran Premio della Giuria Marco Aurelio d’Argento ed il premio “La meglio gioventù” assegnato dal Ministero della Gioventù per il miglior che tratta tematiche giovanili, educativi e civili. Il film di Giorgio Diritti racconta la strage di Marzabotto, un terribile massacro di 770 civili eseguito dalle truppe naziste tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944 nei confronti degli abitanti di una piccola cittadina a pochi chilometri da Bologna.
Sergio Castellitto vince la sfida con George Clooney e si aggiudica il premio Marco Aurelio d’Argento come miglior interprete maschile. Castellitto, nel film “Alza la testa” di Alessandro Angelini, è Mero, un operario e genitore single, che in seguito alla morte del figlio in un incidente stradale, va alla ricerca del cuore espiantato al figlio, in un viaggio da Ostia a Gorizia.
Miglior attrice è Helen Mirren, interprete della contessa Sofja, moglie di Lev Tolstoj, in “The last Station” di Michael Hoffman.
Seguono tutti i vincitori del Festival di Roma.
Premio Marco Aurelio d’Oro del pubblico
L’uomo che verrà, regia di Giorgio Diritti
Premio Marco Aurelio d’Oro della critica
Broderskab, regia di Nicolo Donato
Gran Premio della Giuria Marco Aurelio d’Argento
L’uomo che verrà, regia di Giorgio Diritti
Premio Marco Aurelio d’Argento alla migliore interprete femminile
Helen Mirren - The last station
Premio Marco Aurelio d’Argento al miglior interprete maschile
Sergio Castellitto - Alza la testa
Premio Alice nella città (8-12 anni)
Last ride, regia di Glendyn Ivin
Premio Alice nella città (13 - 17 anni)
Oorlogswinter - regia di Martin Koolhoven
Premio Marco Aurelio d’Argento al miglior documentario per la Sezione “L’altro cinema | Extra”
Sons of Cuba di Andrew Lang
Menzioni speciali
Fratelli d’Italia, regia di Claudio Giovannesi
Severe Clear, regia di Kristian Fraga
Premio Marco Aurelio d’Oro alla carriera a Meryl Streep
Premio “La meglio gioventù”
L’uomo che verrà di Giorgio Diritti
Premio “Libera Associazione Rappresentanza di Artisti” alla migliore interprete italiana
Anita Kravos - Alza la testa
Premio “ENEL Cuore” al Miglior film sociale della sezione “L’altro cinema | Extra”
H.O.T. - Human Organ Traffic, regia di Roberto Orazi
Premio Farfalla d’Oro (Agiscuola)
Broderskab, regia di Nicolo Donato
Premio al “La Fabbrica dei Progetti” al miglior progetto europeo
No one’s child, regia di Stefan Arsenijevic
Premio IKEA
The Cove, regia di Louie Psihoyos
Premio HAG
Latta e cafè, regia di Riccardo Dalisi
Donato ha presentato una pellicola crudele ed attuale nella quale il senso di fratellanza (traduzione italiana del titolo del film) assume un significato ambiguo e particolare. Lars, il protagonista della storia, un ex-sergente dell’esercito, entra a far parte di un gruppo neonazista dedito a raid punitivi nei confronti di ebrei ed omosessuali. Il destino vuole che Lars venga mandato dal capo dell’organizzazione ad abitare con Jimmy, uno dei veterani del gruppo. Tra i due nascerà una forte passione gettandoli nella stessa condizione delle loro vittime designate. Non si sa quando il film, vincitore anche il premio Farfalla d’Oro assegnato da Agiscuola, approderà nelle sale cinematografiche in quanto privo ancora di un distributore.
Ottima affermazione del film italiano “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti che vince ben tre premi: il premio Marco Aurelio d’Oro del pubblico, il Gran Premio della Giuria Marco Aurelio d’Argento ed il premio “La meglio gioventù” assegnato dal Ministero della Gioventù per il miglior che tratta tematiche giovanili, educativi e civili. Il film di Giorgio Diritti racconta la strage di Marzabotto, un terribile massacro di 770 civili eseguito dalle truppe naziste tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944 nei confronti degli abitanti di una piccola cittadina a pochi chilometri da Bologna.
Sergio Castellitto vince la sfida con George Clooney e si aggiudica il premio Marco Aurelio d’Argento come miglior interprete maschile. Castellitto, nel film “Alza la testa” di Alessandro Angelini, è Mero, un operario e genitore single, che in seguito alla morte del figlio in un incidente stradale, va alla ricerca del cuore espiantato al figlio, in un viaggio da Ostia a Gorizia.
Miglior attrice è Helen Mirren, interprete della contessa Sofja, moglie di Lev Tolstoj, in “The last Station” di Michael Hoffman.
Seguono tutti i vincitori del Festival di Roma.
Premio Marco Aurelio d’Oro del pubblico
L’uomo che verrà, regia di Giorgio Diritti
Premio Marco Aurelio d’Oro della critica
Broderskab, regia di Nicolo Donato
Gran Premio della Giuria Marco Aurelio d’Argento
L’uomo che verrà, regia di Giorgio Diritti
Premio Marco Aurelio d’Argento alla migliore interprete femminile
Helen Mirren - The last station
Premio Marco Aurelio d’Argento al miglior interprete maschile
Sergio Castellitto - Alza la testa
Premio Alice nella città (8-12 anni)
Last ride, regia di Glendyn Ivin
Premio Alice nella città (13 - 17 anni)
Oorlogswinter - regia di Martin Koolhoven
Premio Marco Aurelio d’Argento al miglior documentario per la Sezione “L’altro cinema | Extra”
Sons of Cuba di Andrew Lang
Menzioni speciali
Fratelli d’Italia, regia di Claudio Giovannesi
Severe Clear, regia di Kristian Fraga
Premio Marco Aurelio d’Oro alla carriera a Meryl Streep
Premio “La meglio gioventù”
L’uomo che verrà di Giorgio Diritti
Premio “Libera Associazione Rappresentanza di Artisti” alla migliore interprete italiana
Anita Kravos - Alza la testa
Premio “ENEL Cuore” al Miglior film sociale della sezione “L’altro cinema | Extra”
H.O.T. - Human Organ Traffic, regia di Roberto Orazi
Premio Farfalla d’Oro (Agiscuola)
Broderskab, regia di Nicolo Donato
Premio al “La Fabbrica dei Progetti” al miglior progetto europeo
No one’s child, regia di Stefan Arsenijevic
Premio IKEA
The Cove, regia di Louie Psihoyos
Premio HAG
Latta e cafè, regia di Riccardo Dalisi
2 Comments:
vediamo....blablabla......mirren, concordo....blablabla.....castelliti......non mi piace per niente, sopra le righe e innamorato di se e la sua arte....blablabla.....premio ikea....PREMIO IKEA????......il cinema non è più quello di una volta.......menomale che c'è la vecchia merryl a portare un po' di glamour....
mi sa che ora mi guardo "sylvia scarlett", film del '32 con kate hepburn
:) love, mod
e "viola di mare"???? :(
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