Solo dopo due anni dalla sua apertura, chiude (a quanto sembra, temporaneamente) il museo archeologico nazionale di Pontecagnano - Faiano (Salerno), “Gli etruschi di frontiera”. Una notizia che la Fp Cgil mal digerisce. Secondo una denuncia della FP CIGL, si tratta di una naturale conseguenza alla lenta agonia nella quale versavano le condizioni del museo. Gravi carenze di sicurezza degli impianti della Soprintendenza per i Beni Archeologici, l’assenza di un soprintendente ai beni storici, artistici, etnoantropologici e di un direttore amministrativo, figure necessarie per valorizzare e promuovere l’immagine di un museo che conserva un patrimonio incredibile di provenienti dal centro villanoviano ed etrusco-campano di Pontecagnano.
La realizzazione del museo, finanziata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il contribuito e la partecipazione della Regione Campania e della amministrazione comunale, rappresentava un’importante testimonianza dell’espansione etrusca nell’Italia meridionale, con migliaia di reperti raccolti nelle zone circostanti, risultato di numerosi scavi effettuati dal 1964. Corredi funerari che testimoniano la presenza dalla prima età del Ferro e dell’età Orientalizzante, quando all’insediamento etrusco-italico si avvicendò la colonia di Picentia.
La speranza, per il bene dell’arte in Campania ed in Italia, è che possa essere risolto ogni problema amministrativo e che il museo torni ad aprire in modo da far conoscere la storia dell’arte antica in Campania che non si limita soltanto agli importanti scavi di Pompei ed Ercolano.
La realizzazione del museo, finanziata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il contribuito e la partecipazione della Regione Campania e della amministrazione comunale, rappresentava un’importante testimonianza dell’espansione etrusca nell’Italia meridionale, con migliaia di reperti raccolti nelle zone circostanti, risultato di numerosi scavi effettuati dal 1964. Corredi funerari che testimoniano la presenza dalla prima età del Ferro e dell’età Orientalizzante, quando all’insediamento etrusco-italico si avvicendò la colonia di Picentia.
La speranza, per il bene dell’arte in Campania ed in Italia, è che possa essere risolto ogni problema amministrativo e che il museo torni ad aprire in modo da far conoscere la storia dell’arte antica in Campania che non si limita soltanto agli importanti scavi di Pompei ed Ercolano.
5 Comments:
senza conoscere di questa chiusura,mi sono recat a pontecagnano per visitare il museo e i reperti degli oltremodo sbandierati insediamenti etruschi di frontiera.Quale il disappunto la meravilgia e il fastidio o
per una chiusura-avvenuta dal 26 settembre-e con cosapevole cinismo definita temporanea! che fastidio saper di undepauperamento di unbene di una immagine e "disprezzo" si disprezzo verso un bene che è occasione e causa del proprio sostentamento_questo per le autorità preposte al museo ,per chi ci lavoro che senza fare niente continuano a d essere pagate ,senz prendere osizione se non credo un pletorico comunicato stampa,senza che le autorità cittadine dimostrino incisivita nella difesa del proprio territorio-diversamente sarebbe aperto.Senza che lo sandaloso provvedimento raggiunga lastampa con una campagna ben orchestrata di unformazione e ferma condanna per un provvedimento che và accertatto nelle cause e nella durabilità temporale !E' mai possibile che in questo nostro territorio tutto e' possibile e nessuno e' responsabile? e' mai possibile che debbano sempre avvenire miracolo con interventi di deus ex machina? mi aspetto soluzioni-se mai questo sfogo venga letto francesco
Francesco, spero che il tuo sfogo venga letto, anche se, come sempre, i nostri giudizi a poco servono.
La notizia l'ho data, spero si diffonda il più possibile... speriamo bene per il bene dell'arte e della nostra regione.
Il museo ha riaperto da circa una settimana, è visitabile, ma sarebbero necessari ulteriori interventi per renderlo fruibile come un normalissimo museo.Se in una qualsiasi città estera fossero presenti i reperti presenti a Pontecagnano, sarebbero tenuti come la cosa più preziosa da divulgare e far conoscere a tutti.
Grazie Ele per la notizia. Aggiornerò quanto prima questo articolo, anzi credo che ne farò anche uno nuovo per segnalarne la riapertura al pubblico.
P.S.: i commenti sono moderati, non hai bisogno di inserirli cinque volte!!!
:)
Si lo so che sono moderati!ma avevo problemi di connessione e mi dava "impossibile visualizzare la pagina", credevo quindi che il messaggio non venisse registrato. ;-)
Per il museo, avrebbe, anzi HA, decisamente bisogno di maggiore cura. Ad ogni modo i reperti esposti sono decisamente da vedere, così come è interessantissimo conoscere la storia dell" "Etruria Campana".
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