lunedì 2 novembre 2009

TASSE AEROPORTUALI: AUMENTI IN VISTA

aumenti tasse aeroportualiAumenti in vista per le tasse aeroportuali. Una vera e propria guerra sulle questo obolo non trascurabile (già adesso, in molti casi, le tariffe aeroportuali raddoppiano o triplicano il prezzo finale del biglietto aereo) che vede da un lato le associazioni in difesa dei consumatori e le compagnie aeree che vedono ingiustificato un aumento sul quale manca soltanto la firma del ministro dell’Economia Giulio Tremonti; dall’altro lato, Assaeroporti chiaramente favorevole al decreto, giustificando il proprio consenso con la necessità di migliorare le strutture aeroportuali italiane. Forte il dissenso di Carlo Pileri, presidente dell’ADOC, il quale fa notare che in Italia le tasse aeroportuali già siano più alte del 15% rispetto alla media europea ed il servizio degli aeroporti sia pessimo, con lunghi tempi al check-in ed ai controlli di sicurezza, ritardi di consegna e smarrimento dei bagagli dei viaggiatori.
Dura inoltre la risposta delle principali compagnie aeree low cost, in primis Ryanair e EasyJet, che vedono compromessa la loro politica in favore di trasporti vantaggiosi per i viaggiatori. James Dampsey, tesoriere di Ryanair, ha dichiarato che a causa di questi rincari, la sua compagnia sarà costretta a valutare la convenienza di alcune rotte che inevitabilmente dovranno essere soppresse per riuscire a rientrare negli utili necessari alla sopravvivenza di una compagnia che punta esclusivamente alla convenienza ed al risparmio.


4 Comments:

calendula said...

Se per quello in Italia ci sono tariffe telefoniche allucinanti rispetto al resto dell'Europa non parliamo di benzina etc.... ormai la gente è assuefatta a questa situazione.... basta che in tv ci sia il grande bordello... e tutti sono contenti.

Anonimo said...

come al solito cacciamo euro su euro...

?? said...

il commento precedente mi ha tolto le parole di bocca....

Anonimo said...

x calendula
Perché stupirsi? La gente vuole il bordello e pagherà fior di soldoni per quello, il resto a confronto è regalato