giovedì 3 dicembre 2009

MOON

Moon Duncan Jones
Titolo originale: id.
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2009
Genere: fantascienza
Durata: 1h37m
Regia: Duncan Jones
Sceneggiatura: Duncan Jones, Nathan Parker
Fotografia: Gary Shaw
Musiche: Clint Mansell
Cast: Sam Rockwell, Dominique McElligott, Rosie Shaw, Adrienne Shaw, Kaya Scodelario, Robin Chalk


Trama
Sam Bell è un astronauta legato da un contratto di lavoro che lo ha tenuto segregato da solo nella base lunare Selene. Si occupa dell’estrazione dell'Elio-3, unica salvezza per la Terra ormai impoverita di ogni risorsa energetica. Tra due settimane il contratto scadrà e Sam potrà finalmente fare ritorno sulla Terra dove lo aspettano sua moglie Tess e la piccola Eve. Sam vive in completo isolamento, a meno della presenza di un robot di nome Gerty con il quale parla quotidianamente come ad un amico. Durante questi ultimi giorni però Sam inizia ad avere strane allucinazioni che lo porteranno a capire che la base lunare nasconde alcuni segreti che lo coinvolgono in prima persona.

Recensione
“Moon” è il sorprendente film d’esordio di Duncan Jones, figlio del cantante ed attore David Bowie. Tratto liberamente dal libro “Entering Space: Creating A Spacefaring Civilization” dell’ingegnere spaziale Robert Zubrin, “Moon” è un film di fantascienza, ma totalmente privo di azione (non ci sono creature terrificanti in stile “Alien” o gli inseguimenti ed i combattimenti con spade laser di “Guerre stellari”, né razze nemiche da annientare come in “Star Trek”). “Moon” si riconduce infatti a quella tipologia di pellicole che attraverso storie di fantascienza attraverso cui analizzare le paure, i dubbi ed i tormenti, caratteristiche tipiche della labile natura umana. Sono dunque film come “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick, “Solaris” di Andrei Tarkovsky, “Blade runner di Ridley Scott, Silent running (titolo originale dell'ignobile traduzione italiana “2002 - La seconda odissea”, utilizzata allo scopo di sfruttare il successo del film di Kubrick) di Douglas Trumbull i modelli cui il regista si è ispirato apertamente per approfondire i temi universali ed atemporali: l’isolamento e la solitudine, la lontananza dalla propria casa e dalla propria famiglia ed i rapporti tra uomo e macchina. Jones stesso ha affermato di aver preso da quei film gli elementi che amava, cercando di rielaborarli in modo originale. Considerazioni su tematiche complesse che però il regista britannico può riportare con assoluta consapevolezza, da laureato in filosofia presso il College of Wooster, Ohio (USA) con la tesi, dal titolo “How to kill your computer friend” (“Come uccidere il tuo amico computer”). La sua analisi sulla natura umana, le complessità che si nascondono nella psiche ed il rapporto tra uomo e le macchine dotate di un’intelligenza artificiale si ritrovano in “Moon” ed, in particolare, in Sam, personaggio principale, ed essenzialmente unico, del racconto filmico. Un uomo che ha vissuto per ben tre anni solo nella base ripetendo ogni giorno le sue attività lavorative e quando è prossimo al suo ritorno a casa, mentre si sta riposando all’interno della base improvvisamente gli appare un donna, seduta sulla poltrona (chiaro qui il riferimento a “Solaris”). Alienazione? Eccessiva stanchezza? Segni di una possibile follia o qualcosa di incomprensibile sta accadendo dentro ed intorno a Sam? Un incidente nel quale si troverà coinvolto, avrà importanti conseguenze e il minatore lunare inizierà a cercare di far luce su un evento assurdo che qui è meglio non rivelare per non rovinare la visione del film.
Si può affermare che nel cast ci sia il solo Sam Rockwell, interprete dell’unico lavoratore di una base mineraria lunare dove viene estratto l’Elio-3, fondamentale per la Terra ormai a secco di risorse energetiche. Le brevi apparizioni di Dominique McElligott nel ruolo della moglie Tess, di Kaya Scodelario nel ruolo della figlia Eve, e di qualche altra comparsa fanno solo da contorno ad una storia che in realtà si svolge del tutto nella mente e nei ricordi di Sam. Sam Rockwell, sul quale Duncan ha affermato di aver costruito la storia, è interprete perfetto dei ruoli cucitigli addosso, trasmettendo con spontaneità e con una autentica minuziosità ogni aspetto della difficile personalità si Sam, privato per tre lunghi anni di ogni contatto umano. Unico compagno è Gerty, un robot che si occupa della base e della sua salute. Spontaneo il paragone tra Gerty ed HAL 9000 del film di Kubrick. A differenza del suo analogo, Gerty è un computer che funziona con perfetta logica e, soprattutto, dimostra comportamenti rivolti al “bene” nel caso di obiettivi incoerenti, lasciandosi influenzare (ed ingannare) dal suo collega ed amico umano. Forse perché Gerty è dotato di stati d’animo non vengono espressi soltanto dalle simpatiche emoticons presenti sul suo monitor, ma anche dalle sfumature della sua voce, prestatagli nella versione originale da Kevin Spacey, e, in quella italiana, da Roberto Pedicini, il “Jack Folla” della trasmissione radiofonica “Alcatraz” nonché doppiatore di Spacey in quasi tutti i suoi film.
Particolari le scenografie di Tony Noble: secondo l’idea di Jones di far riferimento a film come “2001 - Odissea nello spazio” e agli altri sopra citati, non ci sono megacomputer innovativi, anzi, ci troviamo ad oggetti antiquati come, ad esempio, la TV presente nella base, uno schermo piccolo ed in bianco e nero. Limitando al minimo il lavoro di computer grafica si è fatto uso, ad esempio, di semplici modellini per riprodurre gli esterni della superficie lunare. Risultati che mostrano il carattere retrò della pellicola. I brani della colonna sonora di “Moon”, composti da Clint Mansell, ex leader del gruppo pop britannico “Pop will eat itself” ed autore già in passato di ottime colonne sonore, tra tutte quella di “Requiem for a dream”, sviluppano quel senso di inquietudine, mistero e malinconia vissuti da Sam. L’utilizzo base del piano, con poche semplici note che si ripetono incessantemente è accompagnato da effetti elettronici che ne amplificano le sensazioni disturbanti. La fotografia di Gary Shaw contribuisce al senso di inquietante quiete della vita sulla Luna, alternando gli asettici ed illuminati interni della base con il buio degli esterni sulla superficie lunare.
“Moon” è un film che non apporta nulla di innovativo al genere fantascientifico, ma ha il gran merito di riportare in auge il genere sci-fi degli anni ’70 e ’80 che sembrava ormai tramontato da molti anni. Non tutti riusciranno a digerire questo film lento e claustrofobico, ma che chi ha amato i classici sopra citati e il cinema d’autore in genere lo amerà sicuramente.

Voto: 80%


6 Comments:

Flò =) said...

Grazie mille per il sostegno *w*/

Anonimo said...

-COMMENTO/AVVISO A TUTTI I MIEI LETTORI.SCUSATE L'IMPERSONALITA'-
Sto per piangere!
Ho modificato link e nome del Blog, ma ignoravo che facendo questo avrei cancellato per sempre tutti i commenti.E dico tutti!...I vostri commenti da due anni a questa parte...Che tristezza...

Se penso che ieri stavo per chiudere il Blog...beh...Mi dico...Forse era destino.Ricominciare tutto da capo.
Meglio sorridere della mia incompetenza vah...eheheh :/

Per chi vuole ancora seguirmi, il mio link nuovo è www.l-ultimadea.blogspot.com

Al mio vecchio indirizzo spiego brevemente il perchè del cambio.

Un bacione e un abbraccio!

Anonimo said...

Ma quando esce al cinema?

Recenso said...

Confermo quanto hai detto molto bene. Complimenti!
Sono d'accordo sul problema che hai rilevato. La distribuzione è pessima, da me stranamente c'è già ma in molte altre città no e si lamentano se uno non va al cinema.
Grazie della visita.
Moon

vaghestelledellorsa. said...

Film visto.
Di altissimo livello.

Distribuzione indecente. Vero.

Saluti,
VSDO

Ser Vlad said...

Visto di recente e apprezzatissimo con grande sorpresa. La pecca più grande è forse il titolo di non grande impatto anche se coerente.

Davvero ben diretto e con quella introspezione e schizofrenia adeguata a tenere incollati allo schermo. Sam Rockwell che si conferma grande interprete in questo one man show. Davvero molto bello e il voto è pienamente condivisibile! ;)

Complimenti per il blog! ;)