lunedì 1 marzo 2010

TRA LE NUVOLE

Tra le nuvoleTitolo originale: Up in the air
Nazione: USA
Anno: 2009
Genere: commedia
Durata: 1h49m
Regia: Jason Reitman
Sceneggiatura: Jason Reitman, Sheldon Turner
Fotografia: Eric Steelberg
Musiche: Rolfe Kent
Cast: George Clooney, Vera Farmiga, Anna Kendrick, Jason Bateman, Amy Morton, Sam Elliott, Melanie Lynskey, J.K. Simmons, Danny McBride, Chris Lowell, Marvin Young, Zach Galifianakis, Steve Eastin


Trama
Ryan Bingham è un esperto tagliatore di teste, figura professionale dedita al licenziamento di personale in esubero di grandi aziende. E’ un uomo affascinante ed è volontariamente privo di qualsiasi legame affettivo. La sua vita si svolge sempre “tra le nuvole”: Ryan trascorre, infatti, la maggior parte della propria vita in giro per l’America, tra aeroporti ed alberghi di lusso. Tutto il necessario per vivere entra nel suo fidato trolley. E’ membro esclusivo di tutti i programmi di fedeltà delle compagnie aeree. L’arrivo di una giovane dipendente nella sua azienda rischia di stravolgere la sua vita: per risparmiare, tutte le attività lavorative (licenziamenti) potranno essere fatti dall’ufficio, in videoconferenza. Per Ryan questo significa perdere la possibilità di continuare i suoi adorati viaggi e raggiungere l’obiettivo che si è prefissato.

Recensione
Dopo “Thank you for smoking” e “Juno”, torna alla regia (ed alla sceneggiatura) il giovane e talentuoso Jason Reitman, figlio d’arte del prolifico regista Ivan Reitman. “Tra le nuvole” non si discosta molto dal genere cinematografico già proposto nei suoi precedenti film: una commedia agrodolce, ironica e graffiante, che diverte pur illustrando i difficili problemi attuali della società americana. La crisi economica e la globalizzazione sono argomenti che vengono trattati con caustica comicità senza rimanere superficiali. Ci troviamo “Tra le nuvole”. Ebbene, ce ne sono davvero tante. In tutta pellicola, infatti, non ci sono, metaforicamente parlando, giornate soleggiate e spensierate. Ryan Bingham, il protagonista, è sempre in volo da un paese all’altro dell’America. Aeroporti e alberghi sono diventati ormai la sua casa. Le sue relazione sono sostanzialmente lavorative, a meno di qualche fugace avventura con qualche rampante donna conosciuta per caso che, guarda caso, condivide il suo modo di vivere. Tutta la sua vita è nel suo trolley. Ryan così riesce ad essere libero, privo di qualsiasi vincolo. Il suo lavoro è quanto di più spregevole possa esistere: le aziende americane devono tagliare teste per sopravvivere, e Ryan è il boia, il messaggero di licenziamenti che dirigenti ed amministratori delegati, privi di “attributi”, non hanno il coraggio di comunicare ai loro colleghi subordinati. Una società capitalista, quando non è più in grado trovare fonti di guadagno, può percorrere soltanto una strada: il risparmio. Ecco dunque che entra in scena una giovane laureata che da perfetta geek e “web 2.0 oriented”, propone pratiche di licenziamento in teleconferenza. Skype e simili diventano così strumenti utili per risparmiare sui lunghi e seccanti viaggi che i “tagliatori di teste” devono sorbirsi per esplodere la frase funesta “Caro Tizio, l’azienda non ha più bisogno di lei! Ha pochi minuti di tempo per raccogliere le sue cose e liberare la stanza”. Viva la tecnologia!
Ottima la regia di Reitman, sobria ed equilibrata in un campo minato nel quale era davvero complicato muoversi. La pesantezza dell’argomento viene risolta con dialoghi intelligenti e situazioni brillanti che fanno sorridere ed, al tempo stesso, riflettere su una realtà che può essere molto vicina allo spettatore. L’ironia con cui Reitman guida la pellicola è un pennello efficace per dipingere l’amarezza e l’assurdità della società moderna, vittima non solo della crisi economica, ma anche di quella dei rapporti umani.
George Clooney, uomo dal appeal indiscusso, si ritrova in un personaggio che sembra creato apposta per lui. Sicuro della sua vita e dei suo mezzi, Clooney ha un sorriso capace di ingentilire un lavoro così disprezzabile ed la maturità giusta per manifestare il senso di alienazione e disillusione. Vera Farmiga è Alex Goran. E’ impressionante come, attraverso i suoi occhi di ghiaccio ed il suo incantevole sorriso, sia riuscita a costruire un alter ego femminile del protagonista. La loro particolare relazione, dunque, non può che apparire credibile e pienamente riuscita. Anna Kendrick (Natalie Keener, l’aspirante tagliatrice di teste) esprime, con sensibilità e vigore, un preciso concetto: non sempre chi ha un “cervello” è capace di usarlo. Natalie, gioca un duplice ruolo, l’apprendista bramosa di carpire i segreti del suo maestro, ma al tempo stesso un piccolo “grillo parlante” che insinua dubbi potenzialmente devastanti nella vita schematicamente perfetta di Ryan.
“Tra le nuvole” una commedia che alterna momenti tristi e divertenti con equilibrio. Impeccabili la regia e la sceneggiatura dell’attento e misurato Jason Reitman. Interpretato da un da Oscar, non può che essere un film da vedere incondizionatamente. Originale e spiazzante.

Voto: 77%

Trailer “Tra le nuvole”


3 Comments:

Cannibal Kid said...

ottima pellicola, concordo in pieno

in particolare mi è piaciuta l'interpretazione di anna kendrick. sicuramente un nome da tenere d'occhio in futuro

Girovaga said...

...Ero dietro a questo film già da un po', certa che ce l'avrei fatta ad andarlo a vedere. E invece poi le settimane sono passate, ne è capitata sempre una nuova e l'ho perso...ma lo aspetto nuovamente al varco per guardarmelo tranquillamente a casa appena uscirà in dvd. La tua recensione conferma in effetti quanto mi aspeto dal film e...a questo punto mi incuriosisce ancora di +.
Ciao

AlDirektor said...

Visto in anteprima al festival del cinema di roma (in una sala scomodissima). Bel film, tecnicamente eccellente.