
Nazione: Spagna
Anno: 2009
Genere: drammatico, storico
Durata: 2h06m
Regia: Alejandro Amenabar
Sceneggiatura: Alejandro Amenabar, Mateo Gil
Fotografia: Xavi Gimenez
Musiche: Dario Marianelli
Cast: Rachel Weisz, Max Minghella, Oscar Isaac, Michael Lonsdale, Rupert Evans, Ashraf Barhom, Richard Durden, Sami Samir, Manuel Cauchi, Homayoun Ershadi, Oshri Cohen, Harry Borg, Charles Thake, Yousef “Joe” Sweid
Trama
Durante il IV secolo d.C. Alessandria d'Egitto, ancora colonia di un Impero Romano sull’orlo della crisi, cristiani, pagani ed ebrei riescono a convivere anche se in modo sempre più precario. La città possiede anche la più grande biblioteca del mondo antico ed una serie di scienziati e filosofi sono molto impegnati nella ricerca. Tra questi spicca Ipazia, filosofa e scienziata, una donna incantevole la cui immensa cultura conquista il suo schiavo Davus ed uno dei suoi discepoli, Oreste.
Recensione
“Agora” rappresenta una scelta molto rischiosa da parte di Alejandro Amenabar. Infatti già con “Mare dentro” si era addossato le critiche da parte della religione cristiana trattando il tema dell’eutanasia, adesso si cimenta in una prova ancor più difficile: raccontare gli anni più bui del cristianesimo. Quattro secoli dopo la morte di Cristo, la religione, utilizzata per scopi lontani da quelli dettati dal figlio di Dio, fu protagonista di feroci atti di violenza ed intolleranza. Se da un lato i parabolani dedicavano la propria vita aiutando i poveri e gli afflitti, dall’altro si resero protagonisti di atti di fanatismo non molto diversi da quelli perpetrati oggi dai talebani. Oltre ai continui contrasti macchiati di sangue prima con i pagani e poi con gli ebrei (peraltro religione di Cristo), i cristiani di quel tempo trovarono come bersaglio principale la donna, in particolare, quel ruolo di filosofa ed accesa scienziata assunto da Ipazia che non volle accettare la religione cristiana. I suoi incessanti studi per negare il geocentrismo, cercando di spiegare il particolare movimento di alcune stelle, i cosiddetti “astri erranti” furono le prime basi dell’astronomia. Ipazia, nei secoli, non è mai stata considerata come merivata, ma lo stesso Keplero fondò i propri studi su quelli da lei tramandati. Critiche a parte, merito dunque di Amenabar di aver portato al grande pubblico un personaggio fondamentale per lo studio dei cieli. Quello che subito sorprende di “Agora” sono le splendide scenografie utilizzate. In realtà, Amenabar ha fatto un utilizzo limitato della computer grafica, ottenendo immagini molto più vicine alla realtà. Rachel Weisz è straordinaria, si sente benissimo il suo attaccamento appassionato e convinto al personaggio. L’attrice trasuda una bellezza interiore difficile da trovare sul grande schermo. Bene anche il resto del cast. Di ottimo livello i dialoghi, in particolare quelli tenuti da Ipazia durante le lezioni ai suoi discepoli. Bisogna però ammettere che Amenabar non riesce a contenere tutti gli argomenti e tutti gli episodi storici, delegando ad “Agora” il ruolo di kolossal privo del necessario spessore. I personaggi vengono poco sviluppati lasciandoli così imprigionati in etichette che li rendono poco reali. Ipazia è troppo concentrata sui suoi studi, il vescovo Cirillo è troppo cattivo, lo schiavo Davus è troppo vittima degli eventi, Oreste è troppo succube della donna e così via. Tutto è troppo definito e così “Agora” pecca per la mancanza di sfumature che gli avrebbero concesso maggior credito.
“Agora” mostra dunque tutta la smania di Amenabar di raccontare tanti anni di storia che pesano sulla complessità della struttura narrativa, rivelandosi in alcuni punti troppo dottrinale e poco approfondito. L’ottima prova degli attori, in particolare l’intensa Rachel Weisz, le straordinarie scenografie e la storia coinvolgente ne fanno una pellicola molto interessante.
Voto: 71%
Trailer di “Agora”
4 Comments:
Qualcuno saprebbe dirmi dove vedere Agora in streaming gratis?
io l'ho trovato decisamente valido, pur non essendo un gran fan dei film storici
forse nella seconda parte scende un po' il ritmo, ma la prima parte è decisamente ottima
ho adorato questo film... storia romanzata è vero, però è un carico di emozioni davvero forti :):)
grazie per essere passato ;)
xx
Sinceramente mi sarei aspettata un'americanata da strapazzo, e invece è stato meno peggio di quanto avessi immaginato.
Il mito della grande Ipazia, prima donna matematica della storia, è stato raccontato a chi non lo conosceva, ed è stato dato un pizzico di romanzo a chi già aveva avuto il piacere di conoscerlo.
bye
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