
La mostra intende approfondire il rapporto Dalì con il paesaggio ed il sogno. Un’occasione per analizzare il legame di Dalì con la pittura rinascimentale italiana, il surrealismo e la metafisica, in un processo che, secondo il curatore Vincenzo Trione, porta il pittore dal caos dell’inconscio al silenzio. Quadri che vogliono documentare un Dalì contemplativo e spirituale. Ogni sezione è accompagnata da ampie sezioni documentarie dove lo stesso Dalì, attraverso interviste e allestimenti video, racconta il suo rapporto con alcuni delle regioni e dei paesaggi da lui amati, la Catalogna, Parigi e l’Italia.
Paesaggi storici: guardare dietro di sé e intorno a sé
Nella Stanza della Memoria sono raccolte le opere che illustrano il rapporto dell’artista con il passato, come “La Venere di Milo con tiretti”, proveniente dal museo Boymansvan Beuningen di Rotterdam, o le tele dedicate al Velaquez. Nella Stanza del Male viene illustrato il rapporto dell’artista con elementi contemporanei. Il tema principale affrontato è quello legato alla guerra, come nella “Melanconia Atomica” del Reina Sofia di Madrid e nel “Visage de la guerre” del Boijmans Museum di Rotterdam.
Paesaggi autobiografici: guardare dentro di sé
Nella Stanza dell’Immaginario sono presenti le opere maggiormente legate al periodo surrealista, in cui l’artista analizza le tematiche legate all’inconscio, all’introspezione e alla ricerca di sé: da “Le Tre età” proveniente dal Museo di St. Petersburg (Florida) a “La Ricerca della quarta dimensione” della Fondazione di Figueras. L’ideale surrealista trova massima rappresentazione all’interno della Stanza dei Desideri dove viene ricostruita, ad opera dell’architetto Oscar Tusquets Blanca, la celebre Stanza di Mae West.
Paesaggi dell’assenza: guardare oltre di sé
Nella Stanza del Silenzio di può osservare il momento in cui Dalì abbandona le immagini di persone privilegiando quelle dei paesaggi. La Stanza del Vuoto mostra invece una pittura caratterizzata scenari desolanti. Infine, si raggiunge l’astrazione, come testimonia l’ultimo olio dipinto dall’artista prima della morte, nel 1983, “Il rapimento di Europa.
Epilogo
L’ultima sezione del percorso espositivo rappresenta la sintesi di tutto ciò che il visitatore ha precedentemente ammirato. Viene documentato il rapporto tra Dalì e Walt Disney. Quadri che rimandando ad ideali classici, memorie rinascimentali ed iconicità pop.
Info
Sede: Palazzo Reale - Piazza Duomo, 12 - Milano
Periodo: 22 settembre 2010 - 30 gennaio 2011
Orari: 9.30-19.30 (da martedì a domenica), 14.30-19.30 (lunedì), 9.30-22.30 (giovedì)
Ingresso: intero €9,00 - ridotto €7,50
Tel: 0254913 (infos e prenotazioni)
Note: la biglietteria chiude un’ora prima.
5 Comments:
avevo letto la notizia di questa mostra questa primavera e contenta ho atteso che arrivasse.. ora spero di organizzare appena possibile per vederla!
I like it
:)
Quanto mi piacerebbe riuscire ad andarci!
Per Salvador Dalì è un grande ritorno a Milano. Una mostra bellissimoa!
Bellaaa!
Sarò a milano a ottobre (per motivi che preferirei evitare, ma...) quindi mi rioslleverò lo spirito andando sicuramente. Grazie!
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