domenica 24 ottobre 2010

DIECI INVERNI

Dieci inverni: trama e recensioneTitolo originale: id.
Nazione: Italia
Anno: 2009
Genere: sentimentale
Durata: 1h39m
Regia: Valerio Mieli
Sceneggiatura: Valerio Mieli
Fotografia: Marco Onorato
Musiche: Francesco De Luca, Alessandro Forti
Cast: Isabella Ragonese, Michele Riondino, Glen Blackhall, Sergei Zhigunov, Sergey Nikonenk, Liuba Zaizeva, Alice Torriani, Roberto Nobile, Sara Lazzaro, Francesco Brandi, Luca Avagliano, Francesca Cuttica, Luis Molteni

Trama
Nell’inverno del 1999, Camilla, una ragazza diciottenne appena arrivata a Venezia per studiare slavistica, nota tra la gente che affolla il vaporetto un ragazzo. E’ Silvestro, un suo coetaneo. Quando il vaporetto arriva alla fermata di Camilla, Silvestro decide di seguirla perdendo così l’ultimo traghetto che lo avrebbe portato ad incontrare i suoi amici. Lui le chiede di ospitarlo e lei, all’inizio un po’ restia, accetta. Inizia così un’avventura lunga dieci inverni tra Venezia e i suoi calli alla fredda Mosca d’inverno.

Recensione
La primavera e l’estate sono tradizionalmente le stagioni in cui nascono e si consumano amori e avventure. Nel caso di “Dieci inverni”, però, è la fredda stagione invernale ad essere lo scenario di un amore che nasce e che si sviluppa lentamente nel corso di dieci anni. Valerio Mieli descrive le tappe di questo amore in un romanzo che trasporta al cinema con un film del quale cura sia sceneggiatura che regia. Questo film d’esordio è stato realizzato nella stessa scuola in cui si è diplomato, il Centro Sperimentale di Cinematografia. “Dieci inverni” non inizia con il classico colpo di fulmine. Un giorno d’inverno due ragazzi si incontrano, si conoscono, ma non danno immediato seguito al loro reciproco interesse. Inizia così una serie di incontri, sempre in inverno, durante i quali si rendono conto, pian piano, di quello che provano. Mieli dipinge due personaggi che sembrano usciti da un racconto fiabesco ma che, al tempo stesso, sono molto legati alla realtà quotidiana. Entrambi studenti fuori sede, vivono tra la solitudine dei libri e le feste con gli amici, sfuggendo il loro amore a causa della loro immaturità nei sentimenti, mai pronti a fare il passo di accogliere quello che il destino aveva loro riservato. Camilla è timida e un po’ egoista, diffidente ma attratta da Silvestro, un ragazzo apparentemente sfacciato e orgoglioso, ma in realtà frenato dall’inesperienza e dall’ingenuità. Due ragazzi troppo giovani per prendersi sul serio, preda delle incertezze e delle paure della loro età.
Mieli racconta “Dieci inverni” con un tono rilassato ed intimo tra dialoghi quotidiani, a volte divertenti, a volte seri, a volte banali, senza mai cedere il campo al sentimentalismo. Consente allo spettatore di conoscere soltanto alcuni episodi sporadici delle loro vite, spesso conseguenze dei periodi non mostrati sullo schermo e che indubbiamente li hanno visti crescere nel carattere. I due attori protagonisti, Isabella Ragonese e Michele Riondino, sono due giovani attori alle prese con due personaggi non facili. Il risultato è ottimo, grazie alla loro sorprendente capacità di dosare con equilibrio e leggerezza quel vago interesse.
In linea con le pagine del suo libro, Mieli mostra Venezia lontana dall’immagine da cartolina: nebbiosa e uggiosa, è una città particolarmente malinconica e reale, descritta attraverso i mercatini e le zone meno frequentate. C’è anche qualche breve passaggio nella fredda e notturna Mosca, città nella quale Camilla decide di vivere per proseguire i suoi studi di slavistica.
Le note del pianoforte che fanno da sfondo alla colonna sonora di “Dieci inverni”, opera del duo Francesco De Luca - Alessandro Forti, aiutano ad immergersi nella poesia delle immagini, in perfetta sintonia con gli stati d’animo dei personaggi. Il brano “Parla piano”, un’intensa ballata di Vinicio Capossela che lui stesso suona al pianoforte in un cameo, è il meraviglioso sottofondo della scena più bella ed importante del film. E’ un momento in cui Camilla e Silvestro si trovano così vicini nei sentimenti, ma così lontani per loro vite in quel momento troppo diverse.
“Dieci inverni” è una storia ben raccontata e impreziosita dalle interpretazioni dei due attori protagonisti, convincenti nella loro naturalezza. Un film piacevole e profondo, non privo di alcuni passi poco credibili, ma che regala con delicatezza momenti molto emozionanti.

Voto: 87%


1 Comment:

Anonimo said...

Bello. Visto tempo fa e confermo la tua recensione di Dieci inverni. Meraviglioso e poetico.