lunedì 15 novembre 2010

UN'IMPRESA DA DIO

Titolo originale: Evan Almighty
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: commedia
Durata: 1h36m
Regia: Tom Shadyac
Sceneggiatura: Joel Cohen, Steve Oedekerk, Alec Sokolow
Fotografia: Ian Baker
Musiche: John Debney
Cast: Steve Carell, Morgan Freeman, Lauren Graham, Johnny Simmons, Graham Phillips, Jimmy Bennett, John Goodman, Wanda Sykes, John Michael Higgins, Jonah Hill, Molly Shannon, Harve Presnell, P.J. Byrne, Ralph Louis Harris


Trama
Il giornalista televisivo Evan Baxter, da poco eletto al Congresso degli Stati Uniti d'America, diviene improvvisamente il prescelto di Dio per costruire una nuova Arca, proprio come fece Noè. Evan inizia a ad assumere le sembianze del profeta, con barba e capelli che iniziano a crescere velocemente nonostante  provi a tagliarli. Evan inizia allora a costruire l’arca anche se questo gli comporta problemi con la famiglia e con il suo lavoro al Congresso.

Recensione
Quando Dio chiama nessuno dovrebbe esimersi dal rispondere, ma nel caso di “Un’impresa da Dio” questo è avvenuto. Il film, infatti, concepito come seguito di “Una settimana da Dio”, sempre diretto da Tom Shadyac, non ha come protagonista Jim Carrey, impegnato in altri progetti. Dunque il regista riveste Steve Carell nei panni di protagonista, sempre quel Evan Baxter che nel precedente film era invece l’antagonista di Bruce Nolan (Jim Carrey). Sfruttando il successo ottenuto dal “Una settimana da Dio”, ma mancando il protagonista, era necessario trovare una trama interessante e divertente, ma il lavoro affidato agli sceneggiatori non ha portato risultato soddisfacenti. La storia del nuovo Noé che deve costruire un’arca per salvare l’umanità è messa in scena in modo grossolano e la componente religiosa, delicata se proposta in una commedia, è sicuramente non blasfema, ma Dio, in questo caso, non riesce a convincere lo spettatore dell’importanza delle sue richieste e dei suoi insegnamenti. In realtà, appare come un bambino dispettoso che si diverte a torturare il protagonista, rendendolo ridicolo e arrivando a rovinargli la vita. Carrell è un attore divertente, ma non può reggere il confronto con Carrey. Morgan Freeman, ancora nei panni di Dio, delude perché è evidente che sia poco convinto della storia e di come è trattato il personaggio. Inoltre manca lo splendido affiatamento che era nato con Jim Carrey. Nonostante “Un’impresa da Dio” abbia un taglio estremamente ecologista (l’uomo troppo interessato agli affari a discapito dell’ambiente), risulta superficiale il modo in cui viene proposto.
“Un’impresa da Dio” diverte poco (battute poco originali e poco divertenti) e la sua trama è assurda (il nuovo Noé preserva, facendole salite sull’arca, le coppie di animali di tutto il mondo, quando è chiaro che la calamità non riguarda soltanto la cittadina). Un film proponibile ad un pubblico poco esigente e che offre il meglio nei titoli di coda!

Voto: 45%


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