Titolo originale: id.
Nazione: Francia, Italia, USA
Anno: 2010
Genere: azione, thriller
Durata: 1h44m
Regia: Florian Henckel von Donnersmarck
Sceneggiatura: Julian Fellowes, Christopher McQuarrie, Florian Henckel von Donnersmarck
Fotografia: John Seale
Musiche: James Newton Howard
Cast: Angelina Jolie, Johnny Depp, Paul Bettany, Timothy Dalton, Steven Berkoff, Rufus Sewell, Alessio Boni, Christian De Sica, Igor Jijikine, Vladimir Orlov, Vladimir Tevlovski, Neri Marcorè, Raoul Bova, Maurizio Casagrande, Renato Scarpa
Trama
Frank Tupelo è un turista americano in vacanza in Italia. Durante il viaggio in treno per raggiungere Venezia, conosce Elise, una donna bellissima e misteriosa. Frank ne resta subito affascinato. L’incontro è tutt’altro che casuale, infatti Elise lo ha scelto per depistare la Polizia che sta inseguendo un criminale, suo amante. Frank si troverà invischiato in una serie di situazioni pericolose, braccato dalla polizia italiana e inglese, nonché da una banda di russi, capitanata da uno spietato boss criminale inglese.
Recensione
Remake del film francese “Anthony Zimmer” (mai giunto nelle sale cinematografiche italiane) diretto da Jerome Salle ed interpretato da Sophie Marceau e Yvan Attal, “The tourist” è il perfetto esempio di come non deve essere un film d’azione/thriller. Quello che più dispiace è vedere come protagonista di questa debacle Florian Henkel von Donnersmarck, regista tedesco autore de “Le vite degli altri”, perla cinematografica tra le più belle mai realizzate da un regista esordiente, tanto da entusiasmare critica e pubblico di tutto il mondo e vincere meritatamente l’Oscar come miglior film straniero nel 2007. “The tourist” difetta totalmente di ritmo, è lento addirittura nelle scene d’azione, che appaiono falso quanto sono surreali; è irritante nella sua smisurata eleganza; parte dei personaggi della storia sono ridicole macchiette (non si salvano neanche i due protagonisti); è pieno di irritanti cliché nei confronti delle Forze dell’Ordine italiane (ottuse e corrotte); i dialoghi sono apatici (privi di tensione, di brio, di romanticismo a seconda delle scene). Tra i due attori protagonisti, poi, manca del tutto la chimica: la love story appare assurda ed improbabile. Angelina Jolie è asettica, non dona carattere al personaggio, è immobilizzata in abiti meravigliosi. Una dea di inestimabile bellezza, ma priva di anima. Johnny Depp è imbambolato, incerto, appesantito e, pur interpretando un semplice turista americano, troppo goffo. Perché, poi, un professore di matematica deve essere così imbranato? Infine, il suo personaggio viene annichilito dalla presenza dalla sua partner femminile. Paul Bettany offre una delle sue peggiori interpretazioni, ma può giustificarsi per aver interpretato un personaggio davvero stupido. La cosa ancor più tragica è la presenza degli attori italiani, relegati a ruoli secondari (portieri d’albergo, sarti, conti e via dicendo) o inutili cameo: Nino Frassica (carabiniere che traduce “non ti buttare!” nell’inglese “don’t butt!”), Neri Marcorè (concierge che bolla gli americani come “tutti uguali”), Raul Bova (al quale viene regalata una sola battuta), Renato Scarpa (triste vederlo relegato al ruolo di sarto del mafioso), Maurizio Casagrande (da mattatore della commedia italiana a “signor nessuno” in una produzione americana), Alessio Doni (forse l’unico a salvarsi da questa catastrofe). Dulcis in fundo, Christian De Sica, autore di una performance ridicola e chinata allo stereotipo di commissario italiano, corrotto e spregevole. Piatto, inconcludente, appare in sudditanza psicologica alla presenza di Johnny Depp. Dovrebbe ricordare chi è suo padre, infinitamente più grande dell’attore americano. Sembra proprio che tutte queste partecipazioni abbiano avuto come unica finalità quella di migliorare i curricula degli attori nostrani.
“The tourist” ha, o meglio, avrebbe ottime location, quali Parigi e Venezia, ma vengono sfruttate in modo orrendo. Se Parigi è protagonista soltanto nell’incipit e dunque poco sfruttata, è Venezia a dover subire un grave torto: un approccio fotografico piatto la restituisce fredda e impersonale. Si devono, inoltre, appurare alcune incoerenze, figlie di una conoscenza approssimativa della città lagunare.
“The tourist” è un film privo di tensione, di azione, di profondo romanticismo e di scene d’azione degni di questo nome. Henckel-Donnersmarck si dimostra inadatto a questo genere ed è forse meglio ritorni a film low budget più interessati a contenuti drammatici. Il film è accettabile solo come parodia di “007 - Casino Royale”.
Nazione: Francia, Italia, USA
Anno: 2010
Genere: azione, thriller
Durata: 1h44m
Regia: Florian Henckel von Donnersmarck
Sceneggiatura: Julian Fellowes, Christopher McQuarrie, Florian Henckel von Donnersmarck
Fotografia: John Seale
Musiche: James Newton Howard
Cast: Angelina Jolie, Johnny Depp, Paul Bettany, Timothy Dalton, Steven Berkoff, Rufus Sewell, Alessio Boni, Christian De Sica, Igor Jijikine, Vladimir Orlov, Vladimir Tevlovski, Neri Marcorè, Raoul Bova, Maurizio Casagrande, Renato Scarpa
Trama
Frank Tupelo è un turista americano in vacanza in Italia. Durante il viaggio in treno per raggiungere Venezia, conosce Elise, una donna bellissima e misteriosa. Frank ne resta subito affascinato. L’incontro è tutt’altro che casuale, infatti Elise lo ha scelto per depistare la Polizia che sta inseguendo un criminale, suo amante. Frank si troverà invischiato in una serie di situazioni pericolose, braccato dalla polizia italiana e inglese, nonché da una banda di russi, capitanata da uno spietato boss criminale inglese.
Recensione
Remake del film francese “Anthony Zimmer” (mai giunto nelle sale cinematografiche italiane) diretto da Jerome Salle ed interpretato da Sophie Marceau e Yvan Attal, “The tourist” è il perfetto esempio di come non deve essere un film d’azione/thriller. Quello che più dispiace è vedere come protagonista di questa debacle Florian Henkel von Donnersmarck, regista tedesco autore de “Le vite degli altri”, perla cinematografica tra le più belle mai realizzate da un regista esordiente, tanto da entusiasmare critica e pubblico di tutto il mondo e vincere meritatamente l’Oscar come miglior film straniero nel 2007. “The tourist” difetta totalmente di ritmo, è lento addirittura nelle scene d’azione, che appaiono falso quanto sono surreali; è irritante nella sua smisurata eleganza; parte dei personaggi della storia sono ridicole macchiette (non si salvano neanche i due protagonisti); è pieno di irritanti cliché nei confronti delle Forze dell’Ordine italiane (ottuse e corrotte); i dialoghi sono apatici (privi di tensione, di brio, di romanticismo a seconda delle scene). Tra i due attori protagonisti, poi, manca del tutto la chimica: la love story appare assurda ed improbabile. Angelina Jolie è asettica, non dona carattere al personaggio, è immobilizzata in abiti meravigliosi. Una dea di inestimabile bellezza, ma priva di anima. Johnny Depp è imbambolato, incerto, appesantito e, pur interpretando un semplice turista americano, troppo goffo. Perché, poi, un professore di matematica deve essere così imbranato? Infine, il suo personaggio viene annichilito dalla presenza dalla sua partner femminile. Paul Bettany offre una delle sue peggiori interpretazioni, ma può giustificarsi per aver interpretato un personaggio davvero stupido. La cosa ancor più tragica è la presenza degli attori italiani, relegati a ruoli secondari (portieri d’albergo, sarti, conti e via dicendo) o inutili cameo: Nino Frassica (carabiniere che traduce “non ti buttare!” nell’inglese “don’t butt!”), Neri Marcorè (concierge che bolla gli americani come “tutti uguali”), Raul Bova (al quale viene regalata una sola battuta), Renato Scarpa (triste vederlo relegato al ruolo di sarto del mafioso), Maurizio Casagrande (da mattatore della commedia italiana a “signor nessuno” in una produzione americana), Alessio Doni (forse l’unico a salvarsi da questa catastrofe). Dulcis in fundo, Christian De Sica, autore di una performance ridicola e chinata allo stereotipo di commissario italiano, corrotto e spregevole. Piatto, inconcludente, appare in sudditanza psicologica alla presenza di Johnny Depp. Dovrebbe ricordare chi è suo padre, infinitamente più grande dell’attore americano. Sembra proprio che tutte queste partecipazioni abbiano avuto come unica finalità quella di migliorare i curricula degli attori nostrani.
“The tourist” ha, o meglio, avrebbe ottime location, quali Parigi e Venezia, ma vengono sfruttate in modo orrendo. Se Parigi è protagonista soltanto nell’incipit e dunque poco sfruttata, è Venezia a dover subire un grave torto: un approccio fotografico piatto la restituisce fredda e impersonale. Si devono, inoltre, appurare alcune incoerenze, figlie di una conoscenza approssimativa della città lagunare.
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Voto: 35%
Trailer “The tourist”
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4 Comments:
A me è piaciuto tantissimo!!!
raramente ti vedo dare voti così bassi, cinepanettone a parte :)
mi sa che questo film è davvero di quelli terribili..
eh, film che mi ha deluso non poco, depp cerca di salvare il salvabile, la jolie si limita ad ammiccare, trama illogica... vabbè ;)
buona giornata!
Marco
CN
Effettivamente, seppur ci sei andato pesante, il film è deludente. Non comprendo però la parte su De Sica "Dovrebbe ricordare chi è suo padre, infinitamente più grande dell’attore americano...". Credo piuttosto che dovrebbe ricordarlo quando sforna quelle solite commedie vergognose di Natale, perchè personalmente quando ho visto i due recitare faccia a faccia mi è sorto spontaneo domandarmi perchè Depp avesse accettato un film così di basso livello da riciclare,sebbene per pochi minuti, il Christian nostrano dei film tette culi e corna. -Rob-
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