giovedì 10 febbraio 2011

SHOOTER

Shooter

Titolo originale: id.
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: azione
Durata: 2h04m
Regia: Antoine Fuqua
Sceneggiatura: Jonathan Lemkin
Fotografia: Peter Menzies Jr.
Musiche: Mark Mancina
Cast: Mark Wahlberg, Michael Peña, Danny Glover, Kate Mara, Elias Koteas, Rhona Mitra, Jonathan Walker, Louis Ferreira, Tate Donovan, Rade Serbedzija, Alan C. Peterson, Ned Beatty , Lane Garrison, Zak Santiago


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Trama
Bob Lee ha abbandonato per sempre il suo lavoro nei Marines, durante una missione in Etiopia viene tradito dai suoi superiori e il suo giovane compagno rimane ucciso. Swagger è uno dei migliori tiratori scelti in circolazione. Viene chiamato per sventare un attentato al Presidente degli Stati Uniti, ma rimane vittima di un complotto . Swagger inizia una disperata corsa contro il tempo per riuscire a dimostrare la sua innocenza, cercando di sfuggire a una oscura organizzazione che gli sta dando la caccia allo scopo di eliminarlo.

Recensione
Tratto dal romanzo “Una pallottola per il presidente” di Stephen Hunter, “Shooter” ne sviluppa la trama in modo scarno e prevedibile: dopo essere rimasto vittima di un complotto politico, un uomo contro tutti (un altro figlio di Rambo) intende farsi giustizia a tutti i costi, non prima di essersi rivolto invano ad una giustizia che appare con le mani legate. La sceneggiatura si caratterizza per superficialità e palesi incoerenze. Bob Lee Swagger, il protagonista, sembra il classico invulnerabile ed infallibile: uccide chiunque al primo colpo da qualsiasi distanza, mentre gli altri, sempre in numero decine di volte maggiore, non lo beccano mai. L’eroe è invincibile ed i cattivi sono del tutto stupidi ed incompetenti.
Il regista Antoine Fuqua afferma di voler utilizzare il film come critica nei confronti della politica americana (e non solo). Elementi di “Shooter” sono infatti la classica teoria della cospirazione ed un brutale senso di vendetta personale, entrambe già viste numerose volte sul grande schermo. Problemi reali (denaro, corruzione, petrolio e corruzione raccontati in modo ridicolo) vengono trattati in modo superficiale. “Shooter” non ha alcuna intenzione di prendersi sul serio, ma un lavoro più accurato nell’architettare una storia intricata e plausibile avrebbe portato a risultati più graditi.
Positiva l’interpretazione di Mark Wahlberg. Il temperamento misurato e blando che tende ad adottare ogni volta che interpreta un ruolo da protagonista gioca in “Shooter” a suo vantaggio. Wahlberg affibbia a Bob Lee Swagger una ambiguità irresistibile, non si è mai del tutto sicuri di ciò stia pensando o di ciò che ha intenzione di fare. Swagger non combatte per salvare il mondo, non si vendica perché gli hanno ucciso la sua famiglia. E’ infastidito perché l’hanno messo in mezzo ed hanno cercato di farlo fuori, è contrariato perché gli hanno ucciso il suo adorato cane. Troppo in secondo piano la protagonista femminile interpretata da una “carina ma non troppo” Kate Mara. Il suo personaggio assume tutti gli stereotipi dei film d’azione: infermiera che cura l’eroe, dolce fanciulla che quando si incazza imbraccia il fucile e spara senza esitazione, ostaggio che l’eroe deve salvare. Bene Michael Peña nei panni di un impiegato dell’FBI meno stupido di quanto colleghi e superiori immaginano e Danny Glover sempre in ottima forma.
L’unico modo per non denigrare “Shooter” è di concentrarsi solo ed esclusivamente sulla componente action: sparatorie, combattimenti con armi da taglio, inseguimenti ed esplosioni proposti con crudezza (il sangue schizza spesso in primo piano) e con (pochi) effetti speciali realizzati ad opera d’arte. Si tratta di un film d’azione ben realizzato tecnicamente e finalizzato unicamente all’intrattenimento, ma non appena si tenta un’analisi su come vengano trattate le tematiche che affronta e la superficialità con cui sono state realizzate alcune scene importanti, il giudizio precipita verso l’insufficienza. Per molti spettatori interessati a film d’azione quanto mostrato basta ed avanza.

Voto: 63%


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