Titolo originale: Morning glory
Nazione: USA
Anno: 2010
Genere: commedia
Durata: 1h47m
Regia: Roger Michell
Sceneggiatura: Aline Brosh McKenna
Fotografia: Alwin H. Kuchler
Musiche: David Arnold
Cast: Rachel McAdams, Harrison Ford, Diane Keaton, Jeff Goldblum, Noah Bean, Jack Davidson, Vanessa Aspillaga, Patrick Wilson, Jeff Hiller, John Pankow, Linda Powell, Mike Hydeck, Joseph J. Vargas, Mario Frieson
Trama
Becky Fuller, brillante produttrice televisiva, lavora con dedizione in una rete televisiva locale. Convinta di essere promossa per tutto il lavoro svolto viene, invece, licenziata. Quando trova un nuovo lavoro in un programma mattutino di un’altra rete televisiva, Becky decide di rivitalizzare il programma riproponendo il vecchio conduttore Mike Pomeroy. Purtroppo, Pomeroy, giornalista di grande fama, si rifiuta di trattare temi di intrattenimento e non gradisce la presenza della sua co-conduttrice Colleen Peck, una ex-miss. Becky si trova, di nuovo, a dover salvare il suo lavoro.
Recensione
“Il buongiorno del mattino” è una commedia romantica ambientata nel mondo della TV. La sceneggiatura di Aline Brosh McKenna segue molto da vicino il modello del suo precedente “Il diavolo veste Prada”: una giovane donna grintosa che cerca di farsi strada nella giungla lavorativa, sottraendo tempo alla sua vita privata e, guarda caso, trova in ufficio l’amore della sua vita. “Il buongiorno del mattino”, però, non offre la freschezza della precedente pellicola, si riversa di cliché (giovani lavoratori non accolti con la giusta considerazione, il collega burbero e antipatico, la signorina carina ed ignorante assunta per meriti sessuali) e mostra una storia d’amore breve e per nulla approfondita. Per giunta, non convince e non coinvolge.
Roger Michell (“Notting Hill”, “Ipotesi di reato”) spreca l’eccellente cast a disposizione mostrando Harrison Ford e Diane Keaton come ridicole caricature, attori prossimi alla pensione. Il primo interpreta il ruolo di vecchio giornalista, uno di quelli sempre in prima linea, costretto malvolentieri in una trasmissione d’intrattenimento. Se il ruolo è ben interpretato è solo perché Ford si ritrova nella stessa situazione: si vede palesemente quanto sia poco convinto del film. Peggio capita alla Keaton con il suo personaggio che si ritrova a lottare contro un lottatore di sumo e a ballare col tutù assieme ad un gruppo di bambine. Il risultato non è divertente, bensì sconfortante. Le gag tra i due mostri sacri del cinema divertono soltanto i primi minuti, dato che si ripetono all’infinito. Michell punta troppo sulla dolce Rachel McAdams che, seppur brava, non è ancora in grado di sopportare il peso di un’intera pellicola. L’attrice canadese non riesce a dare spessore al suo personaggio, riducendolo ad una serie di faccette che subito stancano. Buona, invece, la prova di John Pankow: un’interpretazione mai sopra le righe che alla fine risulta perfetta per il suo ruolo. Chi sorprende e diverte davvero tanto è Matt Malloy, tanto ironico da far diventare il suo personaggio quello più simpatico e riuscito.
“Il buongiorno del mattino” è un film prevedibile dall’inizio alla fine ma non è neanche questo l’aspetto peggiore. Chiamare attori come Ford e Keaton e sfruttarli in modo così orribile è un colpa imperdonabile per un produttore del calibro di J.J. Abrams (“Lost”, “Angel”, “Fringe”, “Cloverfield”).
Nazione: USA
Anno: 2010
Genere: commedia
Durata: 1h47m
Regia: Roger Michell
Sceneggiatura: Aline Brosh McKenna
Fotografia: Alwin H. Kuchler
Musiche: David Arnold
Cast: Rachel McAdams, Harrison Ford, Diane Keaton, Jeff Goldblum, Noah Bean, Jack Davidson, Vanessa Aspillaga, Patrick Wilson, Jeff Hiller, John Pankow, Linda Powell, Mike Hydeck, Joseph J. Vargas, Mario Frieson
Trama
Becky Fuller, brillante produttrice televisiva, lavora con dedizione in una rete televisiva locale. Convinta di essere promossa per tutto il lavoro svolto viene, invece, licenziata. Quando trova un nuovo lavoro in un programma mattutino di un’altra rete televisiva, Becky decide di rivitalizzare il programma riproponendo il vecchio conduttore Mike Pomeroy. Purtroppo, Pomeroy, giornalista di grande fama, si rifiuta di trattare temi di intrattenimento e non gradisce la presenza della sua co-conduttrice Colleen Peck, una ex-miss. Becky si trova, di nuovo, a dover salvare il suo lavoro.
Recensione
“Il buongiorno del mattino” è una commedia romantica ambientata nel mondo della TV. La sceneggiatura di Aline Brosh McKenna segue molto da vicino il modello del suo precedente “Il diavolo veste Prada”: una giovane donna grintosa che cerca di farsi strada nella giungla lavorativa, sottraendo tempo alla sua vita privata e, guarda caso, trova in ufficio l’amore della sua vita. “Il buongiorno del mattino”, però, non offre la freschezza della precedente pellicola, si riversa di cliché (giovani lavoratori non accolti con la giusta considerazione, il collega burbero e antipatico, la signorina carina ed ignorante assunta per meriti sessuali) e mostra una storia d’amore breve e per nulla approfondita. Per giunta, non convince e non coinvolge.
Roger Michell (“Notting Hill”, “Ipotesi di reato”) spreca l’eccellente cast a disposizione mostrando Harrison Ford e Diane Keaton come ridicole caricature, attori prossimi alla pensione. Il primo interpreta il ruolo di vecchio giornalista, uno di quelli sempre in prima linea, costretto malvolentieri in una trasmissione d’intrattenimento. Se il ruolo è ben interpretato è solo perché Ford si ritrova nella stessa situazione: si vede palesemente quanto sia poco convinto del film. Peggio capita alla Keaton con il suo personaggio che si ritrova a lottare contro un lottatore di sumo e a ballare col tutù assieme ad un gruppo di bambine. Il risultato non è divertente, bensì sconfortante. Le gag tra i due mostri sacri del cinema divertono soltanto i primi minuti, dato che si ripetono all’infinito. Michell punta troppo sulla dolce Rachel McAdams che, seppur brava, non è ancora in grado di sopportare il peso di un’intera pellicola. L’attrice canadese non riesce a dare spessore al suo personaggio, riducendolo ad una serie di faccette che subito stancano. Buona, invece, la prova di John Pankow: un’interpretazione mai sopra le righe che alla fine risulta perfetta per il suo ruolo. Chi sorprende e diverte davvero tanto è Matt Malloy, tanto ironico da far diventare il suo personaggio quello più simpatico e riuscito.
“Il buongiorno del mattino” è un film prevedibile dall’inizio alla fine ma non è neanche questo l’aspetto peggiore. Chiamare attori come Ford e Keaton e sfruttarli in modo così orribile è un colpa imperdonabile per un produttore del calibro di J.J. Abrams (“Lost”, “Angel”, “Fringe”, “Cloverfield”).
Voto: 53%
Trailer “Il buongiorno del mattino”
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