Titolo originale: Piranha 3-D
Nazione: USA
Anno: 2010
Genere: horror
Durata: 1h28m
Regia: Alexandre Aja
Sceneggiatura: Pete Goldfinger, Josh Stolberg
Fotografia: John R. Leonetti
Musiche: Michael Wandmacher
Cast: Steven R. McQueen, Elisabeth Shue, Ving Rhames, Jerry O’Connell, Cody Longo, Brooklynn Proulx, Sage Ryan, Richard Dreyfuss, Christopher Lloyd, Eli Roth, Jessica Szohr, Kelly Brook, Riley Steele, Adam Scott, Ricardo Chavira, Dina Meyer, Paul Scheer, Brian Kubach, Cavin Gray Schneider, Gianna Michaels, Tim Bishop
Trama
Il Lake Victoria, in Arizona, ogni anno si riempie di studenti per lo Spring Break, una settimana di vacanze all’insegna del sole, alcool e baldoria. Lo sceriffo Julie Forester assieme al suo staff dovrà contrastare gli eccessi di questa massa di studenti impazziti. Quest’anno, però, lo sceriffo dovrà preoccuparsi di un pericolo ben maggiore: un forte terremoto ha generato una profonda crepa sul fondo del lago dalla quale riemergono banchi di famelici piranha assassini.
Recensione
Sull’onda del successo de “Lo squalo” (1975) di Steven Spielber, nel 1978 uscì nelle sale cinematografiche “Piranha”, diretto da Joe Dante e prodotto da Roger Corman. “Piranha 3D” non è la versione tridimensionale del film di Dante, né un suo remake, ma una rivisitazione, aggiornata e corretta. In quegli anni era ancora viva la polemica contro l’intervento militare americano in Vietnam. Dunque ai piranha modificati in laboratorio in macchine da guerra e sfuggiti al controllo, qui si tratta di un antenato preistorico del terribile pesce. Nel precedente, erano l’avidità e gli interessi economici delle autorità a provocare la strage, qui è invece la stupidità umana, in particolare di giovani universitari che, durante lo Spring Break (settimana di vacanza dagli studi), riuniti per divertirsi, ubriacarsi e fare sesso.
Un mix tra la comicità delle commedie demenziale americane (e qui presente, infatti, Jerry O’Connell, uno dei maggiori interpreti del genere) e dell’horror che vedono gli animali contro l’uomo.
Scritto da Peter Goldfinger e Josh Stolberg, “Piranha 3D” segue e porta all’esasperazione luoghi comuni e stereotipi del genere. Sballo e divertimento. Ormai i giovani si divertono solo se ubriachi. E in topless. In una assurda compilation di gnocche e machi scolpiti (beh, a dire il vero, un ragazzo con la panza riesce ad apparire in un fotogramma) bevono e ballano senza sosta in una esplosione ormonale. Un casting al quale sembra aver partecipato Hugh Hefner, patron della rivista Playboy! Ed, infatti, nel cast appaiono le pornostar Ashlynn Brooke, Riley Steele e Gianna Michaels in tutta la loro generosità. Le prime due sono protagoniste, nei panni di moderne sirene, completamente nude, di una sensuale danza subacquea. L’ultima, invece, in uno stuzzicante volo sull’acqua con paracadute ascensionale. Il resto del cast di “Piranha 3D” è la celebrazione del cinema del recente passato: Richard Dreyfuss, nel prologo, è una chiara citazione ed omaggio a “Lo squalo” nel quale fu protagonista; Elisabeth Shue è dura e seria nei panni dello sceriffo Julie Forester; Christopher Lloyd strizza l’occhio a Doc di “Ritorno al futuro”; il già citato Jerry O'Connell nei ruolo di regista di film porno; il mitico Ving Rhames è il vicesceriffo Fallon; Adam Scott che è Novak; il regista e attore Eli Roth (“Hostel”) è l’organizzatore del concorso “Miss maglietta bagnata”, ormai appare ovunque come il prezzemolo.
Il regista Alexandre Aja dirige riconduce “Piranha 3D” ai canoni dell’exploitation degli anni ’70/’80 esasperando il tutto nell’ostentazione di sangue e tette. Il 3D non offre nulla di significativo, se non in qualche scena subacquea. Assieme agli effetti speciali e di trucco (degli esperti Howard Berger e Gregory Nicotero), il risultato ottenuto è sicuramente convincente. Dirige con tanta ironia, prendendo in giro un America i cui piaceri si basano paradisi tanto artificiali (tette rifatte) quanto effimeri (droga ed alcool). Quando, poi, si tratta di fare il proprio dovere, ovvero proporre lo splatter, Aja non si tira indietro. La mattanza dei ragazzi è fulminea e crudele con alcune insistenti inquadrature al limite del sadico. Il talentuoso regista raggiunge, infine, livelli esilaranti nella sua crociata contro la stupida fallocrazia diffusa tra molti giovani, con la scena dell’”uccello” che un piranha vince in una contesa con gli altri suoi simili, ma dopo averlo ingoiato lo risputa schifato.
Complici le meravigliose location dal Lake Havasu, in Arizona (il Lake Victoria del film è immaginario), la fotografia è uno degli aspetti migliori di “Piranha 3D”: colori meravigliosi tra il blu del lago, il verde della natura ed l’azzurro del cielo. John R. Leonetti utilizza un pizzico di saturazione per dare enfasi ad un paesaggio già di per se incantevole. Buona anche durante le riprese nelle profondità del lago, laddove era ostico per l’assenza di luci.
A parte una critica nei confronti di una gioventù piena di valori fugaci ed futili, “Piranha 3D” è il classico b-movie horror tutto tette e sangue. Nessuna denuncia, nessun argomento sviscerato. Ad essere sviscerati, smembrato, spolpati e disossati sono quegli ottusi dal testosterone a mille, pieni di alcool e droga. Esemplare quando il vicesceriffo avverte i ragazzi: “Lo sceriffo ha dichiarato lo stato di emergenza" ed uno dei ragazzi risponde incoscientemente: "Tranquillo, di birre ne abbiamo ancora!”. E’ trash puro sa divertire chi ama questo genere di film. Da vedere in compagnia senza pretesa alcuna.
Nazione: USA
Anno: 2010
Genere: horror
Durata: 1h28m
Regia: Alexandre Aja
Sceneggiatura: Pete Goldfinger, Josh Stolberg
Fotografia: John R. Leonetti
Musiche: Michael Wandmacher
Cast: Steven R. McQueen, Elisabeth Shue, Ving Rhames, Jerry O’Connell, Cody Longo, Brooklynn Proulx, Sage Ryan, Richard Dreyfuss, Christopher Lloyd, Eli Roth, Jessica Szohr, Kelly Brook, Riley Steele, Adam Scott, Ricardo Chavira, Dina Meyer, Paul Scheer, Brian Kubach, Cavin Gray Schneider, Gianna Michaels, Tim Bishop
Trama
Il Lake Victoria, in Arizona, ogni anno si riempie di studenti per lo Spring Break, una settimana di vacanze all’insegna del sole, alcool e baldoria. Lo sceriffo Julie Forester assieme al suo staff dovrà contrastare gli eccessi di questa massa di studenti impazziti. Quest’anno, però, lo sceriffo dovrà preoccuparsi di un pericolo ben maggiore: un forte terremoto ha generato una profonda crepa sul fondo del lago dalla quale riemergono banchi di famelici piranha assassini.
Recensione
Sull’onda del successo de “Lo squalo” (1975) di Steven Spielber, nel 1978 uscì nelle sale cinematografiche “Piranha”, diretto da Joe Dante e prodotto da Roger Corman. “Piranha 3D” non è la versione tridimensionale del film di Dante, né un suo remake, ma una rivisitazione, aggiornata e corretta. In quegli anni era ancora viva la polemica contro l’intervento militare americano in Vietnam. Dunque ai piranha modificati in laboratorio in macchine da guerra e sfuggiti al controllo, qui si tratta di un antenato preistorico del terribile pesce. Nel precedente, erano l’avidità e gli interessi economici delle autorità a provocare la strage, qui è invece la stupidità umana, in particolare di giovani universitari che, durante lo Spring Break (settimana di vacanza dagli studi), riuniti per divertirsi, ubriacarsi e fare sesso.
Un mix tra la comicità delle commedie demenziale americane (e qui presente, infatti, Jerry O’Connell, uno dei maggiori interpreti del genere) e dell’horror che vedono gli animali contro l’uomo.
Scritto da Peter Goldfinger e Josh Stolberg, “Piranha 3D” segue e porta all’esasperazione luoghi comuni e stereotipi del genere. Sballo e divertimento. Ormai i giovani si divertono solo se ubriachi. E in topless. In una assurda compilation di gnocche e machi scolpiti (beh, a dire il vero, un ragazzo con la panza riesce ad apparire in un fotogramma) bevono e ballano senza sosta in una esplosione ormonale. Un casting al quale sembra aver partecipato Hugh Hefner, patron della rivista Playboy! Ed, infatti, nel cast appaiono le pornostar Ashlynn Brooke, Riley Steele e Gianna Michaels in tutta la loro generosità. Le prime due sono protagoniste, nei panni di moderne sirene, completamente nude, di una sensuale danza subacquea. L’ultima, invece, in uno stuzzicante volo sull’acqua con paracadute ascensionale. Il resto del cast di “Piranha 3D” è la celebrazione del cinema del recente passato: Richard Dreyfuss, nel prologo, è una chiara citazione ed omaggio a “Lo squalo” nel quale fu protagonista; Elisabeth Shue è dura e seria nei panni dello sceriffo Julie Forester; Christopher Lloyd strizza l’occhio a Doc di “Ritorno al futuro”; il già citato Jerry O'Connell nei ruolo di regista di film porno; il mitico Ving Rhames è il vicesceriffo Fallon; Adam Scott che è Novak; il regista e attore Eli Roth (“Hostel”) è l’organizzatore del concorso “Miss maglietta bagnata”, ormai appare ovunque come il prezzemolo.
Il regista Alexandre Aja dirige riconduce “Piranha 3D” ai canoni dell’exploitation degli anni ’70/’80 esasperando il tutto nell’ostentazione di sangue e tette. Il 3D non offre nulla di significativo, se non in qualche scena subacquea. Assieme agli effetti speciali e di trucco (degli esperti Howard Berger e Gregory Nicotero), il risultato ottenuto è sicuramente convincente. Dirige con tanta ironia, prendendo in giro un America i cui piaceri si basano paradisi tanto artificiali (tette rifatte) quanto effimeri (droga ed alcool). Quando, poi, si tratta di fare il proprio dovere, ovvero proporre lo splatter, Aja non si tira indietro. La mattanza dei ragazzi è fulminea e crudele con alcune insistenti inquadrature al limite del sadico. Il talentuoso regista raggiunge, infine, livelli esilaranti nella sua crociata contro la stupida fallocrazia diffusa tra molti giovani, con la scena dell’”uccello” che un piranha vince in una contesa con gli altri suoi simili, ma dopo averlo ingoiato lo risputa schifato.
Complici le meravigliose location dal Lake Havasu, in Arizona (il Lake Victoria del film è immaginario), la fotografia è uno degli aspetti migliori di “Piranha 3D”: colori meravigliosi tra il blu del lago, il verde della natura ed l’azzurro del cielo. John R. Leonetti utilizza un pizzico di saturazione per dare enfasi ad un paesaggio già di per se incantevole. Buona anche durante le riprese nelle profondità del lago, laddove era ostico per l’assenza di luci.
A parte una critica nei confronti di una gioventù piena di valori fugaci ed futili, “Piranha 3D” è il classico b-movie horror tutto tette e sangue. Nessuna denuncia, nessun argomento sviscerato. Ad essere sviscerati, smembrato, spolpati e disossati sono quegli ottusi dal testosterone a mille, pieni di alcool e droga. Esemplare quando il vicesceriffo avverte i ragazzi: “Lo sceriffo ha dichiarato lo stato di emergenza" ed uno dei ragazzi risponde incoscientemente: "Tranquillo, di birre ne abbiamo ancora!”. E’ trash puro sa divertire chi ama questo genere di film. Da vedere in compagnia senza pretesa alcuna.
Voto 3D: 65%
Trailer “Piranha 3D”
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3 Comments:
che film di merda, uno dei più brutti di sempre!
Ho sperato per tutto il film che i piranha mangiassero quei coglioni. Il 3D non serve a nulla. Mi sono divertito però da matti!
Del film salvo solo l'interpretazione dei Piranha. Però mi ha divertito. Il 3D? Soldi buttati!
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