Il rincaro dei biglietti dei traghetti da e per la Sardegna sta minacciando il turismo dell’isola per l’estate 2011. Gli albergatori hanno dichiarato che la stagione turistica è già compromessa a causa di un 25% di prenotazioni disdette, per l’eccessivo costo dei biglietti dei traghetti.
Secondo le compagnie di navigazione si tratta di una misura obbligata dall’aumento del greggio, ma sembra essere una giustificazione infondata dato che la denuncia era partita dall’associazione Altroconsumo già a gennaio quando aveva verificato un aumento dei prezzi per andare e tornare dalla Sardegna con la nave. Erano state prese in esame le più grandi compagnie di navigazioni, Grandi navi veloci, Moby Lines, Sardinia Ferries, ad esclusione di Tirrenia, in amministrazione controllata. I risultati della ricerca hanno evidenziato un aumento medio del 66% per tutte le compagnie, con punte del 130%. Un aumento simile per tutte, il che fa pensare ad un cartello che il garante dovrà verificare. L’articolo 2 della 287/90 vieta espressamente alle imprese di “impedire, restringere o falsare” la concorrenza.
Fedele Sanciu, presidente della provincia di Olbia-Tempio, ha annunciato che interverrà per risolvere la situazione in favore dei consumatori: “Sul rincaro delle tariffe navali serve un’azione forte del governo, della Regione, delle Province e dei comuni. Solleciterò la convocazione di un consiglio provinciale aperto nel porto di Olbia, chiedendo di fare lo stesso ai sindaci dei comuni del territorio. Se sarà necessario bloccheremo le partenze e gli arrivi, estendendo la protesta anche ai porti di Porto Torres e Cagliari”.
Al momento, l’unica soluzione possibile al caro traghetti sembra essere l’aereo. Sfruttando le offerte delle compagnie aeree quattro biglietti aerei più il noleggio di un auto costerebbero molto meno.
Secondo le compagnie di navigazione si tratta di una misura obbligata dall’aumento del greggio, ma sembra essere una giustificazione infondata dato che la denuncia era partita dall’associazione Altroconsumo già a gennaio quando aveva verificato un aumento dei prezzi per andare e tornare dalla Sardegna con la nave. Erano state prese in esame le più grandi compagnie di navigazioni, Grandi navi veloci, Moby Lines, Sardinia Ferries, ad esclusione di Tirrenia, in amministrazione controllata. I risultati della ricerca hanno evidenziato un aumento medio del 66% per tutte le compagnie, con punte del 130%. Un aumento simile per tutte, il che fa pensare ad un cartello che il garante dovrà verificare. L’articolo 2 della 287/90 vieta espressamente alle imprese di “impedire, restringere o falsare” la concorrenza.
Fedele Sanciu, presidente della provincia di Olbia-Tempio, ha annunciato che interverrà per risolvere la situazione in favore dei consumatori: “Sul rincaro delle tariffe navali serve un’azione forte del governo, della Regione, delle Province e dei comuni. Solleciterò la convocazione di un consiglio provinciale aperto nel porto di Olbia, chiedendo di fare lo stesso ai sindaci dei comuni del territorio. Se sarà necessario bloccheremo le partenze e gli arrivi, estendendo la protesta anche ai porti di Porto Torres e Cagliari”.
Al momento, l’unica soluzione possibile al caro traghetti sembra essere l’aereo. Sfruttando le offerte delle compagnie aeree quattro biglietti aerei più il noleggio di un auto costerebbero molto meno.
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