lunedì 4 aprile 2011

LO STRAVAGANTE MONDO DI GREENBERG

Lo stravagante mondo di Greenberg
Titolo originale: Greenberg
Nazione: USA
Anno: 2010
Genere: commedia, drammatico
Durata: 1h47m
Regia: Noah Baumbach
Sceneggiatura: Noah Baumbach, Jennifer Jason Leigh
Fotografia: Harris Savides
Musiche: James Murphy
Cast: Ben Stiller, Greta Gerwig, Rhys Ifans, Chris Messina, Susan Traylor, Jennifer Jason Leigh, Merritt Wever, Emily Lacy, Aaron Wrinkle, Heather Lockie, Chris Coy, Zach Chassler, Mina Badie, Blair Tefkin, Mark Duplass, Jake Paltrow, Charlotte Vida Silverman, Nicole Luizzi

Trama
Roger Greenberg è appena uscito da un ospedale psichiatrico dove è rimasto in cura per un esaurimento nervoso. Torna a Los Angeles, sua città natale. Si sistema a casa del fratello Phillip, partito con la famiglia in vacanza in Vietnam. Nella grande villa con piscina ci sono soltanto lui ed il cane Mahler. Roger conosce Florence Marr, l’assistente tuttofare del fratello. I due sembrano piacersi ed, infatti, complici alcune situazioni, iniziano a frequentarsi. Nel frattempo, tenta di riallacciare rapporti con i vecchi amici e con Beth, la sua ex-ragazza, che, a differenza sua, sono andati avanti e si sono fatti una vita.

Recensione
Alcune persone sanno esattamente cosa vogliono dalla vita e fanno di tutto per ottenerlo. Altri tirano avanti cercando di allontanare problemi ed avversità. Poi c’è Roger Greenberg che rifiuta di muoversi, sta lì e non fa nulla, proprio perché non vuole fare nulla. Una scelta rispettabilissima, ma un tale comportamento può “far male alla gente”.
“Lo stravagante mondo di Greenberg” racconta la storia di Roger, un uomo preda delle delusioni e delle occasioni perdute. Biasima tutti ma, in realtà, è se stesso che dovrebbe biasimare. Ce l’ha con il mondo e così scrive bizzarre lettere di protesta alla American Airlines perché i pulsanti del sedile non erano funzionanti, al servizio di trasporto animali perché il mezzo aveva un pavimento non troppo comodo ed al sindaco di New York esortandolo a mettere vigili nei punti strategici in modo tale da debellare la pessima abitudine dei newyorkesi di suonare il clacson.
La storia sembra essere quella di un film divertente ed interessante. Ma “Lo stravagante mondo di Greenberg” è un film pretenzioso e noioso. Roger è un personaggio stravagante (un discreto Ben Stiller). Ma Roger è davvero troppo antipatico nella sua freddezza ed apatia nel confronti delle situazioni in cui si trova. Noah Baumbach si concentra totalmente sul personaggio mettendo in secondo piano la storia, scritta assieme alla moglie, l’attrice Jennifer Jason Leigh che appare, irriconoscibile, nei panni di Beth, l’ex di Roger. Greenberg è spento, la bellezza di Florence, la ragazza che incontra ed inizia a frequentare, è spenta. La Los Angeles, città di solito piena di vita e di luci, è spenta. Anche gli approcci e le scene di sesso, compresa quella discussa del rapporto orale, sono del tutto spenti. Persone che non reagiscono, ma subiscono passivamente iniziative meccaniche, per nulla audaci e passionali. Baumbach ci mostra Greenberg con la sua vulnerabilità, con la sua pacata collera, in situazioni noiose e monotone che penalizzano ancor di più un personaggio già poco interessante.
Roger non è Umberto D. e Baumbach non è avvicinabile al genio di Vittorio De Sica che attraverso la sua visione neorealista raccontava la triste quotidianità di persone comuni attraverso storie semplici che, in realtà, nascondevano profonde riflessioni sulla vita e sull’essere umano. Oltre alla viscerale lentezza del film, si evidenzia un’incapacità di comunicare allo spettatore il fine stesso della pellicola, se davvero ne esiste uno.
Baumbach realizza un film raffinato che mostra stile ricercato, pieno di rimandi musicali (ottima la colonna sonora) e letterari, che indicano una nostalgica visione della vita di Roger.
La scelta di una Los Angeles lontana dal glamour e dal mondo patinato dello star system hollywoodiano regala un senso di realtà alla pellicola. Greenberg non guida e, così, l’ambientazione si limita a pochi isolati. Tra le location scelte ci sono il Runyan Canyon, luogo perfetto, oltre che per il trekking, per fare lunghe passeggiate riflessive con il proprio cane e il distretto Fairfax, centro della comunità ebraica, che porta in conto il credo ebraico di Ben Stiller che l’attore non si risparmia di portare nei suoi personaggi.
“Lo stravagante mondo di Greenberg” non appassiona perché non comunica nulla o, forse, non ci riesce. Eppure la regia piace, le musiche sono davvero carine, la fotografia è originale e le interpretazioni del cast sono di buon livello. In particolare Greta Gerwig (Florence) è sensazionale nel suo umore dimesso e un po’ passivo. Tutto inutile quando manca una storia interessante.

Voto: 51%


2 Comments:

RobertWW87 said...

Credo che invece Greenberg sia un personaggio indimenticabile. Cosa ci sia di stravagante nel suo mondo non lo capisco! La sorrida traduzione italiana non rende giustizia ad un mondo fatto di persone normali.

Anonimo said...

Lo andrò sicuramente a vedere! Ben Stiller è fantastico: lo adoro!!!!